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Piazza di Siena centra la prima vittoria in carriera, con Dario Di Tocco in sella (Foto Dena - Snaitech)
E’ il giorno di Piazza Di Siena
22 Maggio 2019

Pista circolare protagonista del convegno infrasettimanale da San Siro, quasi interamente riservato ai cavalli di tre anni. Il Team Gonnelli si è guadagnato i riflettori con un bel triplo siglando anche la prova più ricca del pomeriggio, il Premio Afrodite, l’handicap sui 1700 metri per femmine di 3 anni, grazie a Piazza di Siena, sicuramente agevolata dal pesino ma capace di imporsi con stile autorevole e di centrare così il secondo successo della carriera. Con in sella Dario Di Tocco (due successi nel pomeriggio), la portacolori del signor Gianluigi Candiani ha scortato dal via la battistrada Tutta Pepe liquidandola ai 400 finali e allungando con apparente facilità. Tutta Pepe dopo un attimo di smarrimento si è ripresa tornando al secondo posto su Rolly Billy, fattasi avanti in retta a centro pista, mentre Twinkle Dew e Sweet Chili dopo essersi affacciate in prima linea sono un pò mancate nell’ultimo furlong. Male Mubay Rose, che ha mollato a metà retta.

Il bis immediato è arrivato nel Premio Razza Spineta, l’affollata maiden sui 1800 metri, dove ha fatto centro all’undicesimo tentativo Happy Wind: cavallo non sempre sincero, il portacolori del signor Andrea Chiaravalli con Antonio Fresu in sella si è proposto bene a centro pista ai 400 finali, recuperando sul battistrada Thunderstorm per passare chiaramente nelle ultime battute. Thunderstorm ha corso al comando provando la difesa in retta ma si è dovuto arrendere al rivale. Terzo con buon finale tra i cavalli è sgusciata Final Coutdown rimontando Sir Maxalot, discretamente presentatosi sulle piste italiane. Non ha invece inciso l’atteso Anacreonte, incapace di seguire il vincitore nella progressione a centro pista.

L’hat-trick per il team del trainer senese è arrivato nel Premio Camparada, l’handicap di minima sui 2000 metri: a contendersi la vittoria Dolcedo e Piccolo Farore, rispettivamente penultimo e ultimo lungo il percorso, il che indica che probabilmente davanti si sono sbagliati i parziali: Piccolo Farore è avanzato tra i cavalli in retta, ovviando pure a qualche problema di traffico, Dolcedo invece si è fatto avanti a centro pista e nelle ultime battute ha proposto le battute migliori, superando di slancio il rivale che era passato ai 100 finali. In sella al vincitore Luca Maniezzi. Per il terzo posto Fortuna (anche lei nelle retrovie lungo il percorso) ha raggiunto e battuto Amica Mia.

Ad aprire il pomeriggio il Premio Mezzago, un handicap di minima sui 1600 metri in pista circolare per cavalli di tre anni, e prima vittoria in carriera per l’ospite toscana Dragon Billy, per il training di Roberto Cova e la monta di Dario Di Tocco: la portacolori del signor Ferruccio Giacobbe ha piazzato lo scatto ai 400 finali passando netta prima ancora dell’ultimo furlong lasciando Bovaglie e Texas Cactus in lotta per la seconda moneta, con la cavalla di Eugenio Goldin che nelle ultime battute è riuscita a rientrare alla rivale. Gli altri più indietro: Joenna e King of Watson sono stati poco incisivi in retta, Daisy Due è passata per prima ai 400 finali ma è rimasta sul passo, Dobbiaco si è spento presto dopo aver guidato dal via.

Primo successo in carriera anche per Nap Time, a segno nel Premio Grezzago, l’handicap sui 1800 metri: il cavallo allenato da Federica Tomasini e montato da Andrea Deias ci ha messo un pò ad ingambarsi, solo nei 200 finali ha trovato la giusta pedalata ed è venuto ad agguantare Principessa Aisha, che ai 250 finali era passata dando l’impressione di aver chiuso la partita: impressione errata, perché la cavalla di Diego Dettori ha perso pure il secondo posto, stampata sul filo di lana da Albareto. Picedo sul ritmo blando imposto da Le Soupirant aveva provato a smuovere le acque portandosi sul battistrada ma nei 300 finali è calato.

A chiudere il convegno il Premio Mara, un handicap sui 1400 metri per cavalli di 3 anni e oltre valido come TQQ del mercoledì: Sambuca e Mario Sanna hanno provato la “fuga per la vittoria”, la trascuratissima Shimmeringlady, sospinta energicamente da Gabriele Cannarella, è stata l’unica a recuperare in retta sul battistrada passando pure in leggero vantaggio nei 50 finali ma il rivale ha trovato la forza di reagire e i due sono terminati perfettamente in parità sul traguardo: parità sancita anche dal fotofinish e vittoria dunque da dividere tra l’importato di Valeria Toccolini e la grigia di Daniela Salerno. Ida Chicken ha rimontato Mister Maestro per il terzo posto, mentre Strong Effort, non troppo fortunata nell’avanzare per linee interne, ha completato il podio del Quinte’.