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Anatra Jet e Filippo Rocca siglano il Premio Oasis Bi (Foto Dena - Snaitech)
Anatra Jet non si prende
8 Marzo 2019

Con il mese di marzo ecco di nuovo gli appuntamenti del venerdì con le corse al trotto a La Maura. Sette le corse in programma in questo 8 marzo, con i cavalli di tre anni che avevano a disposizione le monete più ricche. Il Premio Oasis Bi chiamava gli esponenti della leva 2016 all’esame dei nastri: sei al via, e tutti al nastro dei 1650 metri, con Anatra Jet e Filippo Rocca che hanno sfruttato a dovere lo svolgimento e le “titubanze” altrui per centrare la seconda vittoria della carriera, a media di 1.16.4. Seconda dal via dietro Aurora Bieffe, la portacolori della scuderia Sant’Eusebio ha liquidato con un solo parziale la rivale sul penultimo rettilineo (con un penultimo quarto in 28.6) e ha poi proseguito sicura sino in fondo. Aurora Bieffe è rimasta al secondo posto, mentre A Modo Mio Bi ha concluso terzo anche perché gli altri erano tutti finiti sul tabellone degli squalificati: Jody Dragon (alla prima uscita per il training di Gocciadoro) ha galoppato nella fase iniziale quando tentava di serrare seconda (probabilmente spaventata da Anatra Jet che scendeva  decisa in giù, ma tra le due non c’è stato contatto); Aber dell’Olmo e Atlas Font hanno sbagliato quasi contemporaneamente sul penultimo rettilineo, il primo mentre provava a risalire all’esterno, il secondo da terzo in corda.

Il Premio Candid Effe ha aperto il pomeriggio di corse: dopo l’inattesa battuta d’arresto dell’ultima uscita, ha subito ripreso la marcia vincente la stimata Zeudi Amg: l’errore in avvio di Zittozitto Gso e quello sulla penultima curva di Zambesia Dany che provava la risalita all’esterno hanno facilitato il compito alla cavalla di Max Castaldo che dopo un primo km in 1.14.1 ha staccato facile facile nei 400 finali firmando con 1.12.9 la sesta vittoria della carriera (in undici uscite) e il nuovo personale. Al secondo posto Zarina Ross, che in retta ha disposto di Zuzurro D’Asti, poi battuto anche per il terzo da Zonzo.

Alessandro Gocciadoro ha “raddrizzato” un pomeriggio sino a quel momento poco fortunato grazie all’atteso rientrante Vicario nel Premio Up Front Jm: in testa dopo 500 metri rilevando la compagna di training Vesna, il portacolori della scuderia Verner ha volato la seconda parte di gara in 57, media finale di 1.11.7 firmata in assoluta scioltezza e con impressione eccellente considerando che non era annunciato al top. Vesna ha conservato chiaramente il secondo posto su Vendome Ok, che ha regolato il gruppo per il terzo: poi Variago Selva, finito bene tra i cavalli dopo aver rinunciato al lancio trovando spazio solo in retta.

Tre anni di livello modesto nel Premio Zenith Effe, una reclamare sui 1650 metri con i gentlemen in cabina di regia: nella categoria non trascendentale, ha fatto la voce grossa Apple Time, centrando la prima vittoria della carriera e pure con un certo stile. La cavalla dei fratelli Castaldo (Massimiliano la “mente” e Marco il braccio) ha puntato decisa in avanti al passaggio e ai 700 finali ha sfondato su Akira Pizz, proseguendo sul passo per prendere vantaggio e vincere a media di 1.17. Akira Pizz è calata drasticamente in retta, così alle piazze è emersa Aly Prav finendo bene in retta sull’appostata Arrow Run, terza dal via.

Nel premio Champion On Ice, una “maratonina” a resa di metri per cavalli di cat. F/G, a piazzare la zampata vincente è stato Tapis: con il suo preparatore Andrea Guzzinati in sediolo, il portacolori della scuderia Mary e Roby è entrato in azione nei 600 finali, sull’ultima curva ha affiancato Platone Gso, passato al mezzo giro finale liquidando la battistrada Saira, e in retta è passato sul rivale non particolarmente brillante per svettare a media di 1.16.8 sui 2700 metri, mentre Platone Gso è stato sopravanzato anche per il secondo posto da Velodrome.

Nel Premio Firm Tribute, finalmente esente da errori, ha ritrovato la via della vittoria il potente Veantur: guidato con decisione da Andrea Farolfi, il cavallo allenato da Andrea Sarzetto si è presentato subito su Revillon per rilevarlo al comando e andare via di gas (600 iniziali in 42.7, km in 1.12.) conservando comunque le energie per mantenersi in chiaro vantaggio anche nel finale e chiudere a media di 1.12.7. Un Teddymar rivisto su ottimi livelli ha preceduto per il secondo posto Ultimaluna Grif, che comunque si è comportata onorevolmente dovendo affrontare una risalita complicatissima, mentre Revillon dopo aver pedinato come un’ombra il vincitore è andato in bolletta in retta.

Il Premio Robert Bi, prova sui 1650 metri riservato a cavalli di 3 anni alla ricerca della prima vittoria in carriera, ha visto il successo di Akela Play: il cavallo allenato da Battista Congiu e guidato da Roberto Andreghetti ha sfruttato a dovere lo svolgimento mosso e nel finale è venuto a regolare in 1.15.5 il battistrada Adolf Indal, capace negli ultimi metri di rientrare all’attaccante Azteco dei Greppi: quarta a ridosso l’appostata Ambaraba Cc Gnafa.