NEWS
Babirussa Jet, al secondo successo consecutivo, domina Barbarachiara Fi sul traguardo del Premio Louvre (Foto Dena - Snaitech)
Babirussa Jet, prova di forza
13 Settembre 2019

La connection Tiberio Cecere-V.P. Dell’Annunziata continua a dettar legge nelle prove riservate ai puledri di 2 anni: uno strike-rate impressionante, che crediamo non abbia eguali in Europa e probabilmente nel mondo, a testimonianza del lavoro eccezionale svolto dal trainer aversano in collaborazione con il suo “braccio armato”. Nel Premio Louvre Babirussa Jet ha confermato tutte le sue potenzialità, girando all’esterno per oltre un km alla battistrada Barbarachiara Fi: spicca il penultimo quarto in 28.5 con il quale la figlia di Pine Chip ha messo alle corde la rivale per passare in retta a media di 1.15.8. Secondo successo su tre uscite per questa promettente portacolori della signora Paola Maria Monja Agnello, che sarebbe probabilmente imbattuta senza uno sfortunato agganciamento patito nella prova di debutto. Barbarachiara Fi si è dovuta inchinare ad una rivale al momento più forte, mentre a intervallo Blondie Jet ha concluso al terzo posto.

Anouk Grad non ha avuto grosse difficoltà a rispettare il ruolo di favorito nel Premio Martin Prav, la “reclamare” sui 1650 metri per cavalli di 3 anni affidati ai gentlemen: con la consueta interpretazione “grintosa” di Monica Gradi, il figlio di Exploit Caf ha sfondato dopo 600 metri su Armoric e ha proseguito sicuro sino al traguardo, tagliato a media di 1.15.1. Armoric è calato in retta, così la volata per il secondo posto ha visto emergere Animo Tur su Allegra Dipa.

Il Premio Vi Dor l’ha risolto da opportunista Ser Giti, sfruttando il “lavoro sporco” di Tuberosa: terzo dal via, il cavallo allenato e guidato da Francois Conigliaro si è liberato ai 500 finali prendendo la scia della rivale che intanto stava “cucinando” a fuoco lento il battistrada Vodka Lemon, e in retta ha piazzato scatto imparabile passando a media di 1.15.4. Tuberosa non ha avuto la forza di parare l’affondo del rivale ma ha conservato il secondo posto da Usiku, finito bene dopo essersi liberato tardi. Victor Leo non ne ha voluto sapere di impegnarsi, è sembrato in crisi a traguardo lontano per poi riprendersi almeno in parte in retta tornando al quarto posto.

Il Premio Oreste, la maratonina a resa di metri sui 2700 metri per cavalli di cat. D/E, ha premiato lo specialista Noble Nord Fro. In testa in meno di 700 metri, il cavallo di Andrea Sarzetto guidato da Andrea Farolfi ha potuto gestire a piacimento il ritmo, visto che solo nell’ultimo giro Uragano Steccaa ha mosso all’esterno: a quel punto però il battistrada ha cambiato registro e sull’ultima curva ha salutato i rivali per imporsi solitario a media di 1.15.7 sui 2700 metri. Uncle Nico, che gli aveva concesso strada, ha conservato il secondo posto a intervallo, mentre Tinto del Nord ha chiuso al terzo.

Nel Premio Patrick Zodiac Dany Grif al comando l’ha presa un pò troppo allegra, volando i 600 iniziali in 43.6 e il km in 1.13.6: Zia Teresa l’ha pedinato da vicino e ai 300 finali ha colto in difficoltà il rivale, passando chiaramente in retta a media di 1.13.9 con in cabina di regia il suo preparatore Max Castaldo. Zodiac Dany ha prestato il fianco all’agguato della rivale ma sul vantaggio acquisito sul resto del gruppo ha conservato il secondo posto: Zandroz dopo un arresto sull’ultima curva è tornato al terzo rimontando Zeus Ross.

Sfortunato al debutto a Torino, dove però si era esibito in un bel recupero prima di tornare a sbagliare, alla seconda uscita Aldoc Dr non ha fallito il bersaglio nel Premio Defile’, la maiden per cavalli di 3 anni. Il figlio di S J’s Caviar ha dato sfoggio di un potenziale interessante per la categoria odierna: dopo aver seguito nella risalita esterna Alonso, il cavallo allenato e oggi interpretato da Fausto Barelli ai 600 finali ha messo la freccia a destra, ha liquidato il gruppo con un solo parziale e si è poi mantenuto in vantaggio sino in fondo tagliando il traguardo a media di 1.15.2. Aquila ha provato ad avvicinarsi al rivale ma in retta si è dovuta adeguare alla piazza d’onore guardandosi dal bel recupero di Amour dell’Olmo. Pochi argomenti per la battistrada Annette del Sauro al mezzo giro finale.

Chiusura con il Premio Ora D’Oblio, una prova sui 1650 metri per anziani di cat. G. Seppure al rientro, Vangog dei Veltri ha dimostrato di parlare un’altra lingua rispetto ai rivali di giornata: l’allievo di Matteo Restelli guidato da Cesare Ferranti è andato in testa dal 7, ha percorso metà gara in un comodo 1.02 e ha poi allungato in scioltezza per vincere a media di 1.16.1. Sauvage Roc ha corso all’esterno in scia a a Volartyl, ai 400 finali ha provato ad avvicinare il battistrada ma in retta è un pò calata e ha subito la rimonta di Tre Stelle, autrice di buon rientro.