NEWS
Bubble Effe bagna con la vittoria il suo esordio (Foto Rosellini - SNaitech)
Bubble Effe, un debutto “effervescente”
5 Luglio 2019

Una serata piacevole all’ippodromo Sesana, con tanti motivi di interesse, in primis il debutto sulla pista della leva 2017 C’è sempre grande curiosità per vedere i primi passi dei puledri, e quello visto in azione stasera nel Premio Muscle Hill ha tutta l’aria di essere un prospetto promettente. Parliamo di Bubble Effe, un figlio di Nesta Effe e New York Effe che Gennaro Casillo ha affidato ad Antonio Di Nardo (con il quale aveva superato anche la prova di qualifica): respinto al via da Burrasca Op, Bubble Effe ha atteso i 600 finali per muovere all’attacco della rivale, che tuttavia ha retto bene dando così vita a 600 finali veloci (in 43.5), al termine dei quali il favorito ha fatto valere la sua superiorità svettando in 1.19, media che naturalmente risente del primo km soporifero (da 1.23). Ottima l’impressione per il vincitore, ovvero di un soggetto facile e manovrabile oltre che di buon potenziale, ma sono piaciute anche la tenace Burrasca Op e  la terza arrivata Barcelo Si’, che ha recuperato qualcosa sui primi due nella chiusa veloce. Boys Stecca, fratello pieno di Al Capone Stecca, ha sbagliato al termine dell’ultima curva quando era quarto a qualche lunghezza.

C’era poi da seguire la sfida tra i gentlemen italiani e i colleghi americani  impegnati in due prove e playoff del Challenge Italia-Usa. Dopo una lunga serie di piazzamenti, per il generoso Trogone Jet è arrivato finalmente un meritato primo piano nel primo round della sfida, e un merito va alla spavalda interpretazione di Graziano Tacconi che lo ha portato presto ai lati di Ultraledy Grad: al mezzo giro finale il cavallo allenato da Riccardo Pezzatini ha superato il deludente battistrada trascinandosi Turbo Capar (con John Calabrese) il quale in retta ci ha provato ma Trogone Jet , ben sostenuto dal suo interprete, ha salvato una testa di vantaggio concludendo a media di 1.16.1, mentre Villeroy Si (Rebecca Dami) ha concluso al terzo posto. Al via aveva sbagliato l’attesa Ummagumma.

I gentlemen americani hanno pareggiato il conto nel secondo round grazie al bel successo di Viola Orsini in coppia con Alan Schwartz: in testa dopo 600 metri veloci, la cavalla allenata da Massimo Barbini ha confermato il buon momento di forma rendendosi inavvicinabile a media di 1.15.7. Vega del Ronco (con Paul Minore) ha speso per superare il leader iniziale Twitter Grad, ha poi lasciato strada alla vincitrice e in retta, pur soffrendo, ha salvato il secondo posto dall’affondo di Usa Light (con Sandro Gori).

L’atto finale, riservato ai due migliori gentlemen di ogni schieramento, è andato ad una perfetta Rebecca Dami, in sediolo a Venusia: subito in testa, la cavalla di Manlio Capanna si è potuta permettere metà gara in 1.01, nell’ultimo giro ha controllato il pressing di Nobile di Poggio e solo in retta ha allungato, sottraendosi abbastanza agevolmente all’attacco dei due colleghi americani, ovvero Alan Schwartz all’interno con l’appostata Uganda dei Greppi e John Calabrese all’esterno col generoso Nobile di Poggio. Tayron Grad e Graziano Tacconi avevano compromesso la loro chance con un errore al via.

Un doppio d’autore, quello realizzato da Roberto Vecchione nel corso della serata, e davvero nel Premio Donato Hanover c’è voluta tutta la sua bravura per portare al traguardo l’atteso Azimut Grif. Cavallo stimato ma non facile da guidare, il cavallo di Holger Ehlert ha pure subito l’anticipo di Ambra Matto che ha sfondato per prima su Allure Gso: il driver aversano ha mantenuto il sangue freddo, si è portato sulla rivale aumentando gradualmente il pressing e in retta è riuscito a tirar fuori ancora un ultimo guizzo per passare, a media di 1.17.4, nonostante sia stato costretto a “guidare” per tutta la retta il figlio di Love You. Una coriacea Ambra Matto ha venduto cara la pelle terminando seconda, mentre terzo a contatto ha concluso Apollo Effe sul calo di Allure Gso.

Seppure al rientro da inizio maggio, Rum E Coca Day ha fatto valere i diritti della classe imponendo la sua legge nel Premio Yankee Glide, la prova a resa di metri sul doppio km per cavalli di cat. D/F. In realtà la performance del cavallo di Holger Ehlert è stata a dir poco strepitosa: veloce come sempre nella giravolta tanto da sistemarsi secondo in scia a Supremo, Roberto Vecchione ha spostato all’esterno il suo allievo dopo 700 metri per impedire al battistrada di ridurre eccessivamente il ritmo: Rum E Coca Day ha proseguito il suo pressing costante per liquidare il rivale all’imbocco dell’ultima curva e allungare sicuro verso il traguardo, tagliato all’ottima media di 1.15.5 sui 2040 metri, alla faccia dei due mesi di assenza dalle piste! Tatanka Op ha mosso ai 500 finali in terza ruota e con bella azione ha fatto suo il secondo posto su una poco fortunata Unica Gso, liberatasi solo in retta dalla scia del calante Supremo, in tempo per rimontare Urla del Ronco per il terzo posto.

Sempre più convincente Zilli in versione “Sandro Capenti”: dopo il bel successo ottenuto alla prima uscita per il nuovo training, il cavallo di Pieluigi Giannoni ha dato un ulteriore saggio del proprio potenziale sinora espresso solo in parte dominando i coetanei nel Premio Chapter Seven, dove i più soggetti attesi erano altri, ovvero Zoara’s Club e Zorro Wind i quali, scavalcati entrambi al via da Zeudy Mask, si sono marcati durante tutto il percorso: il maschio ha sbagliato sul penultimo rettilineo nel momento in cui stava piazzando il cambio di marcia, la femmina è passata al mezzo giro finale ma è stata “sverniciata” dal figlio di Look de Star, passato in tromba e capace di isolarsi a media di 1.15 sui 2040 metri. Zoara’s Club in retta si è ripresa dal momento di sbandamento ed è riuscita quantomeno a rientrare per il secondo posto a Zenzalinaz, con Zodiaco Sm e Zola’ dei Greppi a contatto. Sfortunato Zorro Wind, che al momento dell’errore sembrava avere ancora molto da dire.

A sorpresa  l’arrivo dell’ultima corsa, il Premio Cantab Hall riservato a cavalli di 4 anni, con l’errore nella fase iniziale di Zole Hal Sm. Luca Schettino con Zebra Crossing è stato lesto ad approfittare della situazione installandosi al comando su Zarkava Ans e riducendo drasticamente il ritmo: quando Francesco Ruffo ha provato a muovere sul penultimo rettilineo, la cavalla allenata da Cristian Rizzo ha cambiato decisamente registro e con chiusa veloce ha saputo mantenersi in avanti sino in fondo, controllando il tentativo di Zarkava Ans, con Francesco Ruffo che in età ha dovuto adeguarsi al terzo.