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Ugolinast svetta sul traguardo della Coppa di Milano su Tamia Jet e Tarim (Foto Dena - Snaitech)
Coppa di Milano: l’urlo di Ugolinast
9 Novembre 2018

Che spettacolo! La Coppa di Milano edizione 2018 è stata pienamente all’altezza delle attese, regalando grandi emozioni nelle due batterie e soprattutto nella combattutissima finale, e ha premiato una strepitosa Ugolinast, la quale il successo se l’è meritato tutto visto che sia nell’eliminatoria sia nell’atto conclusivo ha avuto percorsi durissimi. La figlia di Civil Action (seconda nell’Orsi Mangelli Filly 2016) è sempre stata cavalla di qualità ma con il training di Santo Mollo ha guadagnato quelle doti di combattente che in passato le avevano fatto difetto. Procediamo con ordine partendo dalla prima eliminatoria, intitolata a Walter Baroncini, che il ritiro per febbre del caldo favorito Owen’s Club ha reso apertissima: lo si è visto in corsa dove c’è stata battaglia dal primo all’ultimo metro, con Uma D’Asti, Uno Italia e Ugolinast che hanno “bisticciato” per puntare sulla battistrada Usher Kris, che dopo metà gara percorsa in maniera molto allegra è calata nettamente sul penultimo rettilineo: Uma D’Asti, che aveva contenuto i due rivali, è passata per prima in vantaggio al km, subito aggredita da Uno Italia che l’ha sopravanzata al termine della curva finale, ma lì è entrato in azione Tinto: fino a quel punto spettatore interessato, il cavallo guidato da Andrea Farolfi ha preso chiaramente la meglio in retta, a media di 1.11.9, confermando il salto di qualità prodotto sotto il training di Andrea Sarzetto mentre Tarim, impiegato all’estrema attesa, con una retta finale molto incisiva ha stampato Uno Italia per il secondo posto. Ugolinast, che è quella che ha subìto di più le scaramucce tattiche nella prima metà gara, è riuscita a battere per il quarto la generosa Uma D’Asti, ultima qualificata per la finale.

Nell’altra eliminatoria, intitolata ad Anselmo Fontanesi, Tamia Jet ha stravinto il previsto match con Showmar: come da previsione i due si sono marcati al via, con l’allievo di Andrea Guzzinati che ha badato soltanto ad anticipare la rivale e dopo 400 metri ha iniziato la risalita all’esterno puntando sul leader Ulyan Vik, e ha avuto pure il vantaggio di trovare Thiago Three a fare da “cuscinetto” tra sè e la cavalla di Gocciadoro: Showmar ha liquidato il battistrada sull’ultima curva ma è stato subito aggredito da Tamia Jet, scattata in terza ruota, che in retta è passata facile facile  svettando chiaramente a media di 1.11.7,. Showmar, che in costruzione non rende probabilmente al meglio, è stato avvicinato da Thiago Three ma ha difeso il secondo posto mentre Troi Holz e Tosca Joy hanno conquistato gli altri posti utili per la finale.

La finale vedeva Tamia Jet e Tinto dividersi i favori del pronostico e partire fianco a fianco ai primi due numeri dello schieramento: la cavalla di Goccadoro è riuscita a tenere la posizione rientrando al rivale ma a spesa di 400 iniziali in 27.7 e non ha avuto possibilità di rifiatare perché si è subito profilata la sagoma di Ugolinast, che dopo 600 iniziali percorsi per corsie proibitive l’ha affiancata e ha continuato in pressing costante, arrivando al km in 1.11.9: la spesa iniziale e le tante energie profuse nella eliminatoria non hanno fiaccato la splendida portacolori della scuderia Gt, che in retta ha preso alla fine il sopravvento, passando di misura a media di 1.11.7, nuovo personale. Tamia Jet ha pagato il violento strappo iniziale salvando comunque un esiguo margine su Tarim: in terza pariglia dal via, l’allievo di Bondo affidato ad Antonio Di Nardo è stato costretto a percorrere per corsie proibitive i 400 finali per superare il gruppo che intanto si era infoltito per la presenza in terza ruota di Uno Italia e Uma D’Asti: si è presentato cattivo all’ingresso in retta, dove però ha un pò affievolito lo spunto chiudendo terzo a ridosso delle prime due. Tinto, respinto al via da Tamia Jet, ha trovato la schiena della vincitrice dopo 600 metri ed è rimasto comunque in quota, quarto davanti a Thiago Three che dall’8 si era ritrovato secondo in corda dal via.

Il fatto che Ugolinast abbia saputo battere un’allieva di Gocciadoro rende ulteriore lustro alla sua vittoria, perché il team in giallo ha fatto sfracelli anche questo pomeriggio. Subito in apertura il primo centro, con Ares Caf che ha saputo archiviare in fretta la sfortunata parentesi fiorentina dominando in lungo e in largo il Premio Arazi Boko, la prova riservata a puledri di belle speranze. Il figlio di Ideale Luis ha mostrato il volto del cavallo “buono”, quello ammirato nelle prime due uscite: una volta delineatesi le posizioni di avvio (con Alaska Gams che ha respinto con 200 metri violenti All Prav), il portacolori della Orlando Stable ha puntato dritto sfondando con 600 iniziali in 42.9 e ha proseguito di slancio, completando il km in 1.12.8 per arrivare comodo comodo al traguardo, a media di 1.13.9, miglior prestazione stagionale per un 2 anni sulle piste italiane. Alle spalle del vincitore ha fatto bella figura Adel dei Veltri: prudente al via, l’allieva di Santo Mollo si è messa in moto ai 600 finali risalendo con gradualità all’esterno e terminando seconda in retta, mentre All Prav ha battuto per il terzo posto Alaska Gams.

Dopo il bis con Tamia Jet, nel Premio Tamure Roc, prova sui 1650 metri per buoni cavalli di 3 anni, è arrivata la terza affermazione personale per il driver emiliano grazie ad una grande prestazione di Zakk Wise: respinto al via da Zaffiro Gzo, il portacolori del signor Gabriele Bracco è tornato alla carica dopo 600 metri e ha liquidato il rivale già al km (penultimo quarto in 27.6) allungando sicuro per concludere a media di 1.12.4, nuovo personale. Zaffiro Gzo ha retto sino in retta, poi è crollato; Zaccheo del Ronco, terzo dal via, è emerso al secondo posto a intervallo dal vincitore, mentre terzo ha concluso Zio Salvio Jet arginando il finale di Zar Slm.

Il poker è arrivato nel Premio Radio Wise con Ua Huka. Antonio Di Nardo con Virtuale ha conquistato il comando e ha ridotto il ritmo (km in 1.16.5) provando a “imbavagliare” la favorita, ma la mossa non è riuscita perché alla portacolori della scuderia Indal sono bastati 150 metri per volare via il rivale con un parziale ad effetto e centrare il successo a media di 1.14.4, media che risente della melina del primo giro. Terzo posto per Verdon Wf, che dalla terza pariglia ha mosso sull’ultima curva trovando l’anticipo di Versus All ma è stato capace di finire bene in retta.

Nel pomeriggio c’era spazio anche per i gentlemen, impegnati nel Premio Arnaldo Uccelli con cavalli di cat. F. Bel successo di Timoz, che ha agito in terza pariglia all’esterno, in scia al favorito Top Gun Ross che nella risalita aveva trovato l’anticipo di Sherwood Bi: il treno esterno sul buon ritmo imposto in avanti da Vicentina Jet ha faticato a recuperare almeno fino in retta, dove Vicentina Jet ha un pò affievolito l’azione: Top Gun Ross è allora scattato superando Sherwood Bi, ma ancora più incisivo è stato il rush conclusivo del portacolori di Aleardo Dall’Oglio, che è passato di slancio in 1.14.1, senza che il suo interprete muovesse le mani, mentre Vicentina Jet ha mantenuto il secondo posto su Top Gun Ross.