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Elaire Noire sigla il Premio Sga e prosegue da imbattuto la sua carriera (Foto Dena - Snaitech)
Mera-Maeva-Elaire Noire: tris per il team Biondi
7 Settembre 2019

Nel segno del team di Raffaele Biondi e di Andrea Mezzatesta il sabato di corse da San Siro: la connection è tornata a colpire duro, come già aveva avuto modo di fare prima della pausa estiva, a conferma dell’ottimo lavoro svolto con il materiale e in particolare con i puledri di 2 anni. I quali questo pomeriggio avevano a disposizione due condizionate sui 1500 metri in pista media, validi test di preparazione in vista dei Premi Riva e Coolmore: il trainer napoletano le ha siglate entrambe affidandosi alla monta precisa e senza sbavature del giovane jockey romano, sempre più una sicurezza per gli scommettitori.

Ad aprire la riunione sono state le femmine impegnate nel Premio Asta Selezionata SGA 2019. Dopo l’ottimo debutto, Mera di Breme non aveva reso secondo le attese nel Mantovani Listed: oggi, presentata con i paraombre laterali e impiegata al comando, la figlia di Holy Roman Emperor si è impegnata di più (“ma non dà ancora il massimo” – ha commentato nel dopocorsa il suo interprete Andrea Mezzatesta) e difatti nel finale si è dovuta guardare con una certa apprensione dal ritorno di Catenda, che nei due furlong conclusivi le ha rosicchiato metro su metro arrivandole ad una testa. Le due allieve dei Botti, che pure avevano riscosso attenzioni al betting (in particolare la debuttante Laurus Nobilis) sono sparite di scena a inizio dirittura.

Costretto a dare forfait nel De Montel per un rialzo febbrile, Elaire Noire ha riportato l’altra condizionata, il Premio SGA, replicando con sufficiente disinvoltura il successo ottenuto al debutto di inizio giugno e mantenendo così l’imbattibilità: subito in avanti, il portacolori del signor Luigi Roveda ha allungato solo ai 300 finali, giusto per mettersi al riparo da imprevisti, ma il risultato non è mai stato realmente in discussione. Cool And Dry infatti non ha mai dato l’impressione di poter minacciare il rivale, anzi nei 100 finali ha accorciato l’azione subendo la rimonta di Urus, ancora verde ma comunque efficace nella progressione finale.

Sull’onda lunga dei successi con i 2 anni, il team ha colpito duro anche con Maeva di Breme nel Premio Ravello, l’handicap sui 1700 metri in pista media per femmine di 3 anni e oltre: la portacolori della scuderia degli Anelli ha piazzato una bella progressione ai 400 finali piegando infine la resistenza di Mandorla, l’ultima ad arrendersi alla vincitrice, mentre Sweet Chili ha concluso al terzo posto.

L’altra prova di interesse del pomeriggio era il Premio Bellotta, l’Handicap Limitato sui 1800 metri in pista media per femmine di 3 anni. Ci hanno visto giusto i tanti scommettitori che hanno appoggiato Spietata: già a segno su questo stesso percorso e adatta al terreno, la cavalla di Nicolo’ Simondi è stata montata con calma olimpica da Sergiu Urru, il quale si è sempre mantenuto nelle primissime posizioni e ha atteso il più possibile per richiedere al massimo sforzo la sua allieva, tanto che ai 250 finali Cima Fire è passata in leggero vantaggio all’interno; Spietata però ha cambiato marcia e nelle ultime battute ha rimontato la rivale controllando al contempo il bel finale di Rose And Crown. Dragalma dopo aver menato le danze dal via è calata ai 300 finali ma ha salvato il quarto posto dal discreto finale di Lampoflex.

Intitolata ad Amedeo Tanzi la prima prova della stagione autunnale riservata ai cavalieri e alle amazzoni, un handicap sui 2000 metri della pista media per cavalli di 3 anni e oltre: vittoria “disarmante” per Nicola Casati e Voluntary, passata già ai 400 finali e in grado di incrementare senza eccessiva fatica il vantaggio su Sillaro, volato via della vincitrice dopo aver guidato con buon vantaggio ma rimasto chiaramente al secondo posto. Adler ha provato ad inserirsi nella lotta a inizio dirittura ma si è dovuto presto adeguare al terzo posto.

Infine bel percorso di testa di Fil Fede Xam nel Premio Tonale, l’handicap di minima sui 2400 metri in pista circolare che chiudeva il pomeriggio: veloce dalla gabbia larga, il cavallo di Cristiano Fais non ha trovato opposizione ed è sfilato subito davanti, nelle mani di Claudio Colombi ha imposto il suo ritmo e in retta ha allungato bene senza concedere speranze ai rivali. Al secondo posto una brillante Vitality su Babylinda.