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Mission Boy risolve in bello stile il Gardone (Foto Dena - Snaitech)
Mission Boy con stile, Verde e Rosa in crescita
6 Aprile 2019

Il rientro di Mission Boy era il leit-motiv di questa edizione del Premio Gardone, la Listed sui 1600 metri in pista grande per maschi e castroni di tre anni, e più in generale di tutto il pomeriggio milanese: ben presentato in questa prima uscita dalla vittoria nel Gran Criterium Gr. 2 del 21 ottobre, il portacolori della Blueberry ha superato brillantemente anche l’esame della pista centrando la quinta vittoria in altrettante uscite: dopo qualche piccola divagazione durante il percorso, in retta Mission Boy (che rendeva tre chili e mezzo ai rivali) si è presentato in maniera molto comoda su Zoman, che era passato in vantaggio ai 400 finali, e appena richiesto dal suo interprete Carlo Fiocchi è passato facilmente nell’ultimo furlong. Il ruolo di capofila della generazione ne esce ulteriormente rafforzato, e adesso si può puntare con la massima fiducia al Parioli. Si è ben comportato anche Zoman, ultimo ad arrendersi alla superiorità del rivale, mentre Siculi dall’ultima posizione ha guadagnato lungo lo steccato risalendo al terzo posto, seppure a lunghezze dai primi.

L’altra Listed del pomeriggio era il Premio Seregno, sempre sui 1600 metri di pista grande, riservata alle femmine di 3 anni naturalmente con vista sul prossimo Regina Elena: la linea della maiden del 20 marzo si è confermata estremamente valida, ma i valori sono stati ribaltati e Verde e Rosa si è presa una netta rivincita su Stone Tornado: con Fabio Branca (al secondo centro del pomeriggio) in sella, la portacolori della scuderia Incolinx si è limitata a scortare la rivale fino ai 400 finali, poi quando si è accesa la bagarre ha fatto valere chiaramente le sue ragioni mostrando un sensibile progresso rispetto alla precedente uscita, a tutto merito del lavoro svolto dal suo preparatore Nicolo’ Simondi. Stone Tornado ha agito in testa come già aveva fatto nel vittorioso debutto ma stavolta si è dovuta inchinare alla coetanea. Dietro alle due hanno agito sin al via Lampoflex e Lamaire che si sono disputate il terzo posto, andato alla portacolori della Dormello Olgiata che però non è riuscita ad inserirsi nel discorso vittoria.

Fresco della prima vittoria della carriera (ottenuta appena domenica scorsa a Capannelle), Land of Giant si è prontamente confermato nel Premio Dolzago, l’handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli di tre anni: terzo dal via, sempre in controllo della situazione, il portacolori della scuderia Dioscuri, oggi con Dario Vargiu in sella, non ha avuto difficoltà nell’ultimo furlong ad imporre la legge del più forte su Sopran Dante che aveva provato vanamente ad anticiparne le mosse portandosi ai lati del battistrada Like Nowhere Else a inizio dirittura: il cavallo del team Gonnelli ha difeso il piazzamento dal recupero a centro pista di Lodai, mentre Like Nowhere Else ha concluso al quarto.

Il Premio Germignaga, la condizionata per femmine di 4 anni e oltre, ha visto il ritorno al successo de La Base: con Fabio Branca in sella, la portacolori del signor Gaetano Ledda è stata autrice di una bella progressione a centro pista con cui ha regolato Key Master, che era passata ai 400 finali, e Great Aventura, che ha qualcosa da recriminare perché la vincitrice una volta passata si è appoggiata verso l’interno e così facendo ne ha ostacolato l’azione, non certamente in ottica vittoria ma nella lotta per il secondo posto con Key Master. La giuria dopo inchiesta ha convalidato l’ordine di arrivo. La tedesca Lady Magic ha corso da leader ma è calata in retta, così come Trixibelle che l’aveva pedinata dal via.

A 7 anni suonati, Pensierieparole è ancora un fior di velocista e in particolare a San Siro sa regalare grandi emozioni, lo ha fatto per l’ennesima volta nel Premio Oleggio, la condizionata sui 1000 metri per cavalli anziani: toltasi un pò di ruggine nella prova di rientro del 17 marzo, il cavallo allenato da Bruno Grizzetti con il fido Silvano Mulas in sella ha piazzato una stoccata micidiale nell’ultimo furlong con cui non ha lasciato scampo alla pur valida Buonasera, animatrice sin dalle fasi iniziali insieme a Zan O’Bowney, You Better Run e Intense Life, poi calati. Al terzo posto è emerso l’attendista Zapel, mentre è finito fortissimo al quarto posto Swallow Street, evidentemente su una distanza troppo breve per le sue caratteristiche.

Cavalieri e amazzoni protagonisti nel Premio Degli Amatori, sui 1400 metri in pista dritta: nonostante il percorso inedito, Cape Baba è riuscito a spuntarla su Dress Drive, che invece del tracciato è un comprovato specialista: forse proprio per questo Antonio Ferramosca in sella al vincitore ha preso come punto di riferimento il rivale montato da Samuel Longo, e i due hanno dato vita ad un vibrante testa a testa nei 300 finali risolto di misura dal toscano, mentre più indietro George Rooke ha battuto Gaval, leader iniziale, per il terzo posto.

Nel Premio delle Scuderie, handicap sui 1600 metri in pista media per cavalli di 3 anni, un tonico Royal Gunner, con Claudio Colombi in sella, ha saputo piegare di forza Stay Strong, che si era profilato in vantaggio ai 400 finali superando il battistrada Rock of Paloma. Prima vittoria in erba per il cavallo allenato da Michelino Bebbu, che in precedenza aveva firmato due successi sulla sabbia a Varese ma che non era affatto dispiaciuto nel Calvairate. Rock of Paloma ha conservato il terzo posto.