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Call Me Love domina il Premio Verziere Mem. Aldo Cirla (Foto Dena - Snaitech)
Premio Verziere: Call Me Love risponde “presente”
12 Ottobre 2019

Il sabato da San Siro offriva corse di qualità, su tutte il Premio Verziere Memorial Aldo Cirla, Gr. 3 sui 2000 metri per femmine di 3 anni e oltre. Dopo un rientro un pò in sordina, Call Me Love è tornata a offrire il suo migliore standard centrando il traguardo più importante della carriera. Tranquilla a centro gruppo mentre davanti Great Aventura imponeva alla gara un ritmo non trascendentale, l’allieva di Alduino Botti, appena richiesta da Fabio Branca ha piazzato una progressione travolgente e nell’ultimo furlong ha letteralmente “sverniciato” le rivali, chiudendo con oltre tre lunghezze di vantaggio su Elisa Again. Una vittoria che cancella le perplessità nate all’indomani della prova nel Premio Bessero (sul miglio, una distanza probabilmente ormai corta per la figlia di Sea The Stars) e che ne rilancia le ambizioni per il prosieguo della sua carriera e in particolare per il prossimo Lydia Tesio. La vincitrice dell’Archidamia Elisa Again ha fatto il suo dovere terminando chiaramente seconda davanti a Binti Al Nar, passata per prima in retta ma incapace di cambiare realmente marcia nella lunga volata finale. Light My Fire è rimasta in corsa per un piazzamento sino ai 200 finali, poi è calata drasticamente mentre è finita bene alla distanza l’altra ospite Queen Josephine che ha chiuso al quarto posto. Great Aventura è calata a traguardo lontano, Must Be Late invece ha deluso e non è mai stata della partita.

Fabio Branca era andato a segno anche nell’altra corsa di qualità della giornata, l’Handicap Limitato sui 2000 metri in pista grande intitolato ad Armando e Alberto Renzoni: il grigio Allimac ha preso di petto l’impegno andando davanti e impostando ritmo brillante, Blu Navy Seal lo ha pedinato da vicino passando ai 450 finali e dando il là alla volata finale: sul nuovo battistrada si sono portati Pythius e soprattutto Heartfield, quest’ultimo dando l’impressione di viaggiare meglio di tutti: il portacolori della Dormello Olgiata allenato da Renato Discepolo è infatti passato ai 100 finali ma una volta messa la testa davanti si è un pò piantato e così si è dovuto guardare dal tentativo di rimonta dei due rivali, con Pythius che nelle ultime battute ha stampato Blu Navy Seal per il secondo posto.

Ad aprire la riunione sono state le femmine di 2 anni impegnate nel Premio Arengario, una maiden sui 1800 metri in pista media. Dopo un paio di buone prestazioni (e pure un tentativo in Listed), è arrivato il turno dell’interessante Sa Paradura: stavolta l’allieva di Bruno Grizzetti montata da Silvano Mulas ha corso al comando dettando il ritmo e allungando in progressione in retta senza mollare di un metro, vincendo bene e dando l’idea di poter fare anche maggiore distanza. Laurus Nobilis è stata l’unica a riuscire a seguire da vicino la vincitrice e ha concluso al secondo posto, rispettando in pieno la linea della maiden del 20 settembre in cui le due erano terminate nell’identico ordine alle spalle della vincitrice Diavolaccia. Terza a intervallo No Profit su Good Girl: non pervenuta l’attesa Cosmic Queen, in difficoltà a seguire il ritmo e poi rallentata a traguardo lontano.

Dopo il buon rientro di dieci giorni fa, Annasandra ha centrato la seconda vittoria della carriera nel Premio Trofeo Agri – Lucchesi, la prova per cavalieri ed amazzoni: con la monta sempre precisa di Alberto Carrassi del Villar, la cavalla allenata e di proprietà di Renato Discepolo (all’immediato raddoppio) ha tenuto nel mirino Cashmere Guest e Queen Breath, in prima linea sin dal via, è passata di slancio ai 250 finali e ha controllato il tentativo di rimonta di Alshalaal e di Belkhab, emersi alle piazze mentre Queen Breath si è consolata vincendo la lotta personale con Cashmere Guest..

Vittoria disarmante di Chitarrista nella quarta e ultima eliminatoria del Trofeo Leonardo Classic, l’handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre: al ritorno su una distanza più consona alle sue attitudini, il cavallo di Marco Gasparini montato da Gavino Sanna si è sistemato in terza posizione mentre Head and Legs imponeva ritmo selettivo, in retta ha sfruttato la scia di Katsumoto fino ai 300 finali, poi ha spostato e si è involato verso il traguardo per centrare una affermazione nettissima. Katsumoto ha chiuso al secondo posto mentre un combattivo Mati Megabyte è emerso al terzo su Kingslynn.

Nel Premio Pizzi Gemelli, l’handicap sui 2500 metri in pista media che ha concluso il pomeriggio, Tommy Tony ha superato brillantemente l’esame con la distanza mai affrontata in precedenza: Fil Fede Xam ha provato a replicare il cliché di corsa risultato vincente nelle ultime due occasioni, ma stavolta l’allievo di Cristiano Fais si è dovuto sorbire l’attacco a traguardo lontano di Peruke N Periwig: esauritasi sulla curva la fiammata dell’attaccante, Fil Fede Xam ha provato a ripartire e a giocarsi la carta della fuga ma sulle sue tracce si sono lanciato gli inseguitori: tra questi il più incisivo è stato proprio l’allievo di Roberto Biondi, con Antonio Fresu in sella, che ha agguantato il fuggitivo nei 70 finali e si è salvato dal finale altrettanto efficace di Riana, sempre più convincente in versione fondista. Quarto a ridosso Paris Magic.