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Raymond Tusk precede Walsingham sul traguardo del Premio del Jockey Club (Foto Dena - Snaitech)
Raymond Tusk nel Jockey Club: Anda Muchacho eroe del Di Capua
21 Ottobre 2018

Edizione bellissima del Gran Premio del Jockey Club, il Gruppo 2 sui 2400 metri che rappresentava la prova di cartello della spettacolare domenica di San Siro. C’è stata battaglia vera per tutta la retta d’arrivo: l’inglese Raymond Tusk, un allievo di Richard Hannon che vantava frequentazioni importanti (Coral Eclipse e St Leger) al termine di una lunga progressione ha messo in riga i rivali: il portacolori della Middleham Park Racing ha agito sin dal via ai lati del battistrada Wiesenbach che naturalmente ha provato a impostare una andatura blanda, la corsa si è così accesa in dirittura quando, richiesto da Jamie Spencer, Raymond Tusk è partito in lunga progressione con Night Music che provava a non perdere il contatto mentre più indietro Presley e l’altro tedesco Walsingham, impiegato all’estrema attesa, provavano a unirsi alla lotta. La reginetta di San Siro mollava la presa nei 100 metri finali, Raymond Tusk invece proseguiva e si manteneva in vantaggio su Walsingham che ha avuto il merito di provarci sono in fondo. Presley ha chiuso al quarto posto mentre Wiesenbach dopo la corsa di testa è calato a traguardo lontano.

L’urlo della tribuna di San Siro ha salutato il successo di Anda Muchacho nel Premio Vittorio Di Capua, il Gruppo II sui 1600 metri della pista grande: il portacolori della Incolinx rientrava da un infortunio con tutti i dubbi del caso ma ha spazzato via le perplessità con una performance che ha esaltato gli appassionati e ha confermato tutta la sua classe. Secondo dal via mentre Ancient Spirit in testa tirava via a buona andatura, il campione dell’ ingegner Diego Romeo ha avvicinato il battistrada in dirittura ancora mano al suo interprete Fabio Branca e ai 250 finali ha allungato per prendere chiaramente il sopravvento e sottrarsi alla rincorsa del tedesco Degas che è emerso al secondo posto. Ancient Spirit ha concluso la sua generosa prova di testa al terzo posto. Gli altri più indietro, capeggiati dall’altro italiano Wait Forever su Poeta Diletto mentre il favorito della prova, l’inglese Oh This Is Us è terminato in gruppo senza mai trovare la giusta azione.

Superiorità schiacciante di Akoya nel Premio Milano Jockey Club, il Gruppo 3 per i purosangue arabo che ha aperto il convegno. Il cavallo allenato da Karin Van Den Bos con in sella Edoardo Pedroza si è presentato facile ai fianchi della battistrada Eiman du Loup in retta per allungare e vincere per distacco: il secondo posto ha visto Shadwan Al Khalediah respingere Jaldi Karo.

Call Me Love ha confermato l’ottimo debutto dominando il Premio Campobello Listed sui 1800 metri della pista media per cavalli di 2 anni: la portacolori della Effevi ha vinto con il piglio della cavalla che può essere davvero importante, lo dimostra la facilità con cui ha disposto dei rivali, considerando anche che era soltanto alla seconda uscita della carriera. Con Dario Vargiu in sella, la figlia di Sea The Stars ha allungato in retta e salutato la compagnia, dalla quale è emerso al secondo posto The World Is Your, con la monta accorta di Fabio Branca su Armageddon, che aveva provato la corsa di testa.

Parla italiano il Gran Criterium, Gruppo 2 per i puledri di due anni sui 1500 metri della pista media. Mission Boy, il portacolori della Blueberry, ha risolto la corsa nonostante uno svolgimento tutt’altro che favorevole: ai 250 finali il cavallo dei Botti era chiuso in seconda linea ma quando si è aperto il varco, con uno scatto secco ha superato i rivali: si è dovuto inchinare anche il grande favorito della prova, il tedesco Quest the Moon che ha corso in prima linea sin dal via ma non ha potuto nulla sullo scatto del vincitore ma che ha comunque lottato sino in fondo, rimontando Out Of Time che lo aveva superato all’interno: quest’ultimo negli ultimi metri ha perso incisività e così al terzo posto è emerso Revelstoke, autore di bel finale all’esterno. L’inglese Leroy Leroy ha corso in testa ma è calato in retta.

Noblesse Oblige saluta l’Italia con il successo più importante della sua carriera mettendo il sigillo sul Premio Dormello, il Gruppo 3 per femmine di 2 anni sui 1600 metri della pista media: venduta a una scuderia australiana ma in pista oggi per l’ultima volta con i colori della scuderia del Girasole, la cavalla di Marco Gasparini si è confermata in grande ascesa  dimostrando di avere trovato una incisività che le era mancata nelle prime corse della carriera: impiegata all’attesa da Luca Maniezzi, Noblesse Oblige ha trovato un varco ai 250 finali e ha piegato la favorita della prova, la tedesca Barbados che si era presentata a centro pista col piglio della dominatrice. Per il terzo posto Must Be Late ha preceduto Miss Moon che aveva provato la corsa di testa.

Chiusura con il Premio Omenoni, la volata sui 1000 metri in pista dritta che ha confermato la statura di velocista di rango di Ipompieridiviggiu (ancora un ispirato Fabio Branca per il training della Grizzetti Galoppo), autore di un’ottima performance condita da un riscontro cronometrico di rilievo (57.8 su pista non proprio scorrevole), venendo a dominare su Imperial Tango che nel finale aveva ragione per il secondo posto della battistrada Buonasera.