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Premio Scarlet Turgot, invito ad handicap per gli specialisti della sella, è stato dominato da Tam Tam Roc, training di Fausto Barelli e monta di Santino Mollo, qui nella foto con il Direttore B.U. Ippodromi SNAI, Dott. Stefano Marzullo (Foto Dena - Snaitech)
Tam Tam Roc suona la carica
25 Maggio 2018

Consueto appuntamento del venerdì con il trotto a La Maura: sette le corse del programma con il ritorno del trotto montato, specialità che l’ippodromo milanese propone frequentemente agli appassionati. E proprio il Premio Scarlet Turgot, invito ad handicap per gli specialisti della sella, era la prova di maggior dotazione del pomeriggio. Corsa senza storia, dominata in lungo e in largo dalla favorita Tam Tam Roc, al primo nastro, training di Fausto Barelli e monta di Santino Mollo, vero “drago” al montato: presentata con tutti e 4 i ferri, la portacolori della scuderia Sant’Eusebio ha presto conquistato il comando ed è andata via di gas, imponendo ritmo proibitivo per i rivali per vincere da lontano, a media di 1.13.5. Painkiller Va, secondo dal via a debito intervallo dalla vincitrice, è stato ben dosato da Sergio Urru e nel finale è riuscito a conservare il piazzamento davanti Skroce D’Aghi e a Reims dei Greppi, mentre Paco Rabanne ha pagato una partenza non brillante restando molto lontano nella fase iniziale per poi inscenare un valido inseguimento.

Con l’errore al via di Vaio dei Veltri, il Premio Poveglia, una “reclamare” sui 1650 metri per cavalli di 4 anni, si è trasformato in una pura formalità per Valeriass: la portacolori del signor Aldo Rondena, con Marco Castaldo in sediolo per il training del fratello Massimiliano, ha potuto gestire indisturbata i parziali allungando solo in dirittura e tenendo a distanza di sicurezza Viola, che l’ha pedinata come un’ombra sin dal via abbozzando un tentativo in retta, però respinto chiaramente dalla vincitrice a media di 1.14.9. Terzo posto per Virtus di Mira che ha usufruito dell’errore sull’ultima curva di Vabella Si.

Sorpresissima nel Premio Faliero As, invito sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, con la vittoria dell’estremo outsider Zorador che ha pagato addirittura 112,86 come vincente al Totalizzatore: non piazzato nelle due precedenti uscite della carriera, il cavallo di Cristian Rizzo affidato a Flavio Martinelli ha seguito a qualche lunghezza la “diatriba” tra il battistrada Zlatan Jbay e l’attaccante Zirconio Cr, quest’ultimo in errore sull’ultima curva, si è riavvicinato al battistrada in retta e lo ha colto in netta crisi, passando a media di 1.14.1, naturalmente nuovo personale. Zeus Ek e Zafira Jet hanno a loro volta sopravanzato Zlatan Jbay in apnea per le piazze.

Nonostante la penalità, il favorito Variago Selva non ha deluso le attese imponendosi nel Premio Doria As, prova ad inseguimento sui 1650 per cavalli di 4 anni: il portacolori del signor Giancarlo Bassano, Pippo Gubellini alla guida e al training, si è ritrovato subito secondo sugli errori di un paio di rivali, ha pedinato il battistrada Vasco Zack D’Asti per sferrare l’attacco in retta e piegare il rivale a media di 1.14.3. L’ottimo Vasco Zack D’Asti ha provato a giocarsela in testa e ha venduto cara la pelle, mentre Vanity Grif sempre per le vie brevi ha concluso terza a intervallo dai primi due, precedendo Vortex Va, vittima di incertezza nella giravolta (come anche Vallesina Jet).

Altro arrivo-shock nel Premio Victoria Sib, prova per cavalli di 3 anni sui 1650 metri, con il successo dell’outsider Zafira, alla quota di 67,85 al Totalizzatore: in una corsa condizionata dalla lotta iniziale tra Zebu’ Zl e Zoom Roc e sfruttando gli errori sull’ultima curva di Zai delle Selve e di Zurigo che la precedevano nel percorso esterno, la pupilla di Ivan Petronelli (nella triplice veste di proprietario, allenatore e driver) ha trovato strada libera per avvicinare Zebu’ Zl in retta, coglierlo a corto di argomenti e batterlo di precisione a media di 1.16. L’altro protagonista dello strappo iniziale, Zoom Roc, seppure in calo già sull’ultima curva ha usufruito della tante rotture per conservare il terzo posto.

Dopo un paio di prove brillanti in cui aveva raccolto solo piazzamenti, Uncle Nico ha ritrovato la meritata vittoria nel Premio Galiera As, prova ad inseguimento sui 1650 metri per cavalli di cat. D/F: il cavallo guidato e allenato da Massimiliano Castaldo ha usufruito di schema perfetto e in retta ha piazzato un cambio di marcia terrificante travolgendo i rivali a media di 1.13.6 sui 1670 metri. Medolla (molto giocata) ha provato ad anticiparne le mosse ai 400 finali ma l’importata non ha prodotto lo stesso passo del vincitore ed è stata anche intralciata dall’allargamento in retta di Roller Roc, comunque riuscendo a prevalere nella volata per il secondo posto. Roller Roc ha speso in avvio per respingere Unoicsdue Gnafa’ e ha dovuto allungare ancora sul penultimo rettilineo per ribattere all’attacco di Uptown Kronos (poi fallosa dopo un km), così in retta si è ritrovato a corto di argomenti ed è stato infilato all’interno anche da Unoicsdue Gnafa’ per il terzo posto.

Dopo il successo strapirante con Tam Tam Roc al montato, Santino Mollo ha concesso subito il bis siglando il Premio Tackle Box, prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G, grazie a un Telavevodetto più grintoso del solito, capace di fare partenza e sistemarsi secondo, spostare all’esterno a metà gara in anticipo su Sky Max, debellare la resistenza del battistrada Titus e difendersi in retta dall’ultimo assalto di Sky Max, mentre Tex Va, migliorato per le vie brevi, è riuscito a precedere Tuono di Grana per il terzo posto.