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Tango Negro, all'esterno, piega di misura Token Bi (Foto Rosellini - Snaitech)
Tango Negro, i diritti della classe
25 Maggio 2019

Sabato di corse al Sesana che ha regalato spunti tecnici di spessore e ha avuto il suo mattatore in Enrico Bellei, autore di un bel triplo. Il “figlio del vento” si è imposto anche nel  Premio Lisa America, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. C-D che rappresentava la moneta più ricca del pomeriggio, con un Tango Negro che però si è dovuto impegnare al massimo per domare il coriaceo battistrada Token Bi, che dopo un km in 1.13 ha venduto cara la pelle anche nel mezzo giro finale: il cavallo di Claus Hollmann è risalito con coraggio in terza ruota e alla fine ha fatto valere i diritti della classe acciuffando il rivale nelle ultime battute, a media di 1.12. Terza una Tatanka Op che non finisce di stupire, capace di tenere il contatto sino in fondo.

Il primo successo del top driver toscano era arrivato nella prova di apertura, il Premio Ok America, grazie a Zaffiro Jet, giunto al nono successo in quindici uscite: il cavallo di Andrea Baveresi ha fatto sfoggio di gran condizione, seguendo in seconda pariglia in scia a Zelia Cc Sm per sferrare l’attacco al mezzo giro finale e liquidare i rivali con un solo parziale, spaziando in retta al nuovo limite di 1.12.9. Con bel finale a centro pista Zippo Bi e Zeno del Ronco sono terminati alle piazze, mentre Ziameme Cla, battistrada dal via, è calata terminando al quarto posto.

Ancora per il training di Claus Holmann, Enrico Bellei si è poi imposto nel Premio Guida America, la prova sui 2040 metri per validi tre anni con Alrajah One, tornato a fare la voce grossa dopo essere stato costretto ad inchinarsi ad un ottimo coetaneo come Adler Cup a Torino (ma lì, a detta del driver toscano, il cavallo non era al top): il figlio di Maharajah ha mosso dopo 800 metri avvicinando la battistrada Adeline, sul penultimo rettilineo ha intensificato l’azione passando in vantaggio e con un ultimo parziale in 28.4 ha chiuso a media di 1.14.1 questo primo esame sul doppio km. Adeline ci ha provato, è uscita sconfitta dal confronto con un rivale dimostratosi superiore ma non è andata al tappeto, chiudendo ancora seconda mentre gli altri sono terminati dispersi per la pista, con Archimede Grif terzo a distacco.

Gentlemen protagonisti nel Premio Chirone Dei, sui 1640 metri in sediolo a cavalli di 4 anni: Zapiro La Sol, con Roberto Barsi, è andato in testa e ha potuto trottare un primo km in 1.18 e spiccioli, sull’avanzata di Zolid Wise As ha cambiato registro ed è riuscito a difendersi sino in fondo, a media di 1.16. La minaccia maggiore è arrivata dall’appostata Zeila Mj, che ci ha provato in preferenziale, mentre la netta favorita Zolid Wise As in retta non è stata in grado di perseverare, pagando probabilmente il rientro.

Dopo periodo opaco, Sama Jet si è rivista su livelli più consoni ai suoi trascorsi siglando in bello stile il Premio Donnina, la prova sui 1640 metri per anziani di cat. G: ben servita dal ritmo sostenuto imposto in avanti da Uganda dei Greppi (primo km in 1.14.5), la cavalla di Sandro Capenti guidata da Andrea Esposito sul penultimo rettilineo è scattata dalla terza pariglia e al termine di una incisiva progressione è passata di slancio in retta per imporsi a media di 1.14. Un coraggioso Rob Mabel, scoperto all’esterno  per il km finale, è emerso al secondo posto su Plutonio Om, quest’ultimo con qualche difficoltà a reperire il varco in retta.

Esente da errori, Tikad ha messo il suo sigillo sul Premio Radysin America, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. E: con Antonio Greppi in sediolo, il cavallo di Riccardo Pezzatini si è portato gradualmente su Vania del Ronco, che dopo breve lotta si era installata al comando ribattendo a Ummagumma, sull’ultima curva ha liquidato la rivale difendendosi poi con coraggio dagli assalti di Ulisse Grif e Ulassai, che ne avevano seguito le mosse all’esterno. Vania del Ronco ha confermato il momento di forma poco brillante, Ummagumma non è riuscita a inserirsi nel finale.

Chiusura spettacolare affidata al Premio Zagabria Dei, l’handicap ad invito su tre nastri valido come TQQ del sabato che ha visto il dominio assoluto dello start: con in sediolo Roberto Andreghetti, uno Shaghy pimpante come non lo si vedeva da tempo ha risolto la contesa con uno speed vibrante, agguantando sul filo di lana Urbe del Ronco che dal canto suo ha corso alla grande, debellando con un percorso allo scoperto la battistrada Sissi Mamma che al via aveva detto no a Spirit Roby. Terzo posto per Papandreu su Sissi Mamma e Reims dei Greppi. Arrivo convalidato dopo intervento della giuria e che non ha registrato vincitori per Quarte’ e Quinte’.