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Ushuaaia Bi, con Marta Matarazzo, sfugge a Poseidon Bar (Foto Rosellini - Snaitech)
Ushuaia Bi, fuga per la vittoria
31 Agosto 2019

Ultimo convegno del mese di agosto al Sesana di Montecatini. Gli specialisti del trotto montato erano protagonisti del Premio Romanesque, sulla distanza del miglio: Ushuaia Bi si è esibita in un deciso percorso di testa, con in sella la brava Marta Matarazzo, l’allieva di Andrea Bigliardi ha distribuito alla perfezione le energie, azzeccando l’allungo decisivo al mezzo giro finale che le ha permesso di guadagnare un vantaggio poi amministrato sino in fondo per chiudere a media di 1.15.6. Poseidon Bar ha provato a risalire all’esterno sul penultimo rettilineo ma ha trovato l’anticipo di Strillozzo Jet che ne ha rallentato per un attimo l’azione: il cavallo di Ehlert infatti non è venuto avanti di un metro, Poseidon Bar ha dovuto spostare in terza ruota ma intanto la battistrada era “scappata” e il vecchione della Bellosguardo, pur finendo in recupero, si è dovuto adeguare al secondo posto. Terzo a qualche lunghezza il solito regolare Nobile di Poggio, mentre al via avevano sbagliato Umber Kronos e Rossano.

Sfortunato all’ultima uscita a Follonica (in errore a pochi metri dal traguardo quando stava provando a insidiare per la vittoria Zimmer Grif), Zapata Rab si è rifatto coni gli interessi nel Premio Lady Abb: presto ai lati di Zolengo Mark, il cavallo allenato da Andrea Bertolin e guidato da Marco Volpato ha aumentato il pressing sul penultimo rettilineo per passare in retta e imporsi in bello stile a media di 1.14.4. Zolengo Mark ha conservato il secondo posto su Ziko Ek.

Un errore “venale” è costato la vittoria a Ulisse Grif nel Premio Moni Maker- Memorial Marcello Ducci. Massimiliano Matteini ha guidato con determinazione il suo allievo uscendo prontamente dalla scia di Velina Jet per anticipare le mosse dell’avanzante Trogone Jet e sfilare al comando in meno di 500 metri, solo che nel completare il sorpasso il figlio di Libeccio Grif ha toccato gli anteriori di Velina Jet (che volentieri gli aveva concesso strada) e di conseguenza a fine corsa, dopo la revisione del filmato, è scattato il distanziamento. Peccato davvero, perchè Ulisse Grif dopo un primo km in 1.16.5 aveva tenuto a bada sino in fondo i tentativi dei rivali tagliando per primo il traguardo. La vittoria è andata così a Vulcan Rodi: l’allievo di Edi Moni è risalito all’esterno trovando posto nella scia del rivale ad un giro dalla fine, ci ha poi provato vanamente in retta ma si è visto consegnare la vittoria a media di 1.15.7, mentre alle sue spalle sono terminati vicinissimi nell’ordine Ulassai (finito senza troppo spazio tra i cavalli) e Voila’ Buio, con Vinci per Noi quarto a ridosso.

Tre anni protagonisti nel Premio Guantanamera: pur partendo con la massima prudenza, la favorita Mon Cherie Helda è incappata nell’ennesimo errore e la sua corsa si è chiusa dopo poco più di 200 metri. E’ stato Arles dei Greeppi a provare la corsa di testa, avvicinata all’esterno da Aurora Show che sul penultimo rettilineo riusciva a sistemarsi secondo in corda: dalla terza posizione scattava deciso Aristide Dipa, che con passo deciso avvicinava e poi superava di slancio la battistrada in retta imponendosi a media di 1.17. Arles dei Greppi doveva adeguarsi al secondo posto, mentre Aurora Show gettava al vento il terzo sbagliando a metà retta e regalando il piazzamento ad Afrodite Op.

Nel Premio Madras, una maiden per cavalli di 3 anni sul doppio km con partenza tra i nastri, a centrare la prima vittoria della carriera è stata Ariel di Poggio. Con il suo preparatore Massimo Barbini in sediolo, la portacolori della scuderia Mistero è stata svelta nella giravolta rilevando in breve Atlantico Jet e mettendo così una bella ipoteca sul discorso vittoria: dopo un primo km in 1.17, la figlia di Quaker Jet ha prodotto l’allungo decisivo sul penultimo rettilineo prendendo sugli immediati inseguitori un discreto vantaggio che ha poi amministrato sino in fondo, tagliando il traguardo a media di 1.17.9 sui 2040 metri. Arkana of Nando ha affrontato quasi tutto il tragitto all’esterno scoperta, al mezzo giro finale ha superato lo stanco Atlantico Jet scendendo in corda e provando un ultimo inseguimento del battistrada alla quale ha recuperato terreno in retta ma senza completare l’aggancio. Per il terzo posto Ava Gardner Treb ha regolato Aru dei Ronchi, poi distanziato dall’ordine di arrivo per un danneggiamento ad Atlantico Jet ai 350 finali.

Perfettamente dosato in avanti da Graziano Tacconi, Risk Bieffe ha dominato da cima a fondo il Premio Iberico, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. G con alla guida i gentlemen. Il cavallo allenato da Enzo D’Isanto ha respinto al via Passion Barboi, poi accodatosi nella sua scia, ha controllato l’avanzata nel mezzo giro finale di Polipo Jet e in retta ha tenuto a bada i rivali chiudendo a media di 1.16.6. Passion Barboi all’interno ha salvato il secondo posto da Polipo Jet, Vega del Ronco non è riuscita a inserirsi nel discorso vittoria dopo avere seguito in terza posizione dal via.

Nel Premio Lampione, una reclamare sui 1640 metri per cavalli anziani, facile primo piano di Paspartu’ Blv: con in sediolo Afrim Shmidra, che ne cura da qualche mese la preparazione, il portacolori del signor Giuseppe Giannusa è sfilato subito al comando e dopo metà gara comoda in 1.02 sul penultimo rettilineo ha allungato in progressione per svettare netto a media di 1.15.9. Per il secondo posto Omsk dei Greppi, dopo averla pedinata nella risalita all’esterno, ha sopravanzato in retta Uganda dei Greppi.