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Uynona Ranch, all'esterno, batte proprio sul filo di lana Ultimatum Indal (Foto Rosellini - Snaitech)
Uynona Ranch sul filo di lana
5 Luglio 2018

C’è tanto, tantissimo di Enrico Bellei nella sofferta vittoria di Uynona Ranch nel Premio Atollo, prova sul miglio per cavalli anziani valida come Tris-Quarte’-Quinte’: il top driver toscano è riuscito a uscire indenne dalla delicata fase scatenatasi dopo 500 metri sul brusco rallentamento di Usa Light (rimasta all’esterno), ha poi preso tempestivamente la scia di Ultimatum Indal al km “bucando” Untouchable Lg e in retta ha tirato fuori dalla sua allieva le ultime energie per agguantare e stampare il portacolori della scuderia Indal proprio sul filo di lana, a media di 1.15.1, per una vittoria di una precisione “chirurgica”. Ultimatum Indal ha fatto il suo: ha mosso dalla seconda pariglia ai 500 finali aggredendo il battistrada Sydney dei Greppi, è passato in retta e si è dovuto arrendere solo in foto. Ottimo il finale di Unno Op, terzo su Silver Fox e Sidney dei Greppi, che aveva provato la gara di testa.

Ad aprire il convegno il Premio Patrick, una “reclamare” sui 1640 metri per cavalli di 4 anni. Vincitore sabato scorso con un perentorio percorso di testa, il netto favorito Volo Rivarco Op ha concesso il bis confermandosi al top della condizione: in testa in 200 metri, il cavallo di Antonio Velotti ha trottato la distanza a media di 1.14.4, staccando sull’ultima curva sul generoso Verduzzo Mdm, che nell’ultimo giro si è impegnato in una risalita al largo. Victory Grad, secondo dal via, è calato sull’ultima curva ma ha difeso il terzo posto dal ritorno di Venusia Jet.

Con il proprietario Marco Scarton in sediolo, Speedy Fez ha dominato il Premio Intesa Dvm, prova a resa di metri per anziani di cat. E/F/G affidati ai gentleman: nonostante rendesse un nastro ai soggetti dello start, l’allievo di Matteo Restelli in 400 metri è sfilato al comando su Tibet dei Greppi e si è potuto permettere un primo km in 1.21.4 conservando le migliori cartucce per i 400 finali quando ha salutato la compagnia per imporsi a media di 1.17.5. A vincere la volata per il secondo posto è stato il solito generoso Noodles Bieffe, che rendeva quaranta metri allo start, precedendo Urbe del Ronco e l’appostato Tibet dei Greppi.

Gran bella prestazione di Tikad nel Premio Oreste, prova sui 1640 metri per anziani di cat. F: con Marco Volpato in cabina di regia, il cavallo di Riccardo Pezzatini ha agito in scia a Timo Rivarco Op (rimasto all’esterno) per scattare ai 500 finali e lanciarsi all’inseguimento della battistrada Ulalia, che tentava un ulteriore allungo nel mezzo giro finale dopo un km in 1.16.3: Tikad completava la sua rimonta in retta e stampava in zona traguardo la netta favorita, a media di 1.15.2. Uno De Mayo sbagliava sull’ultima curva mentre gravitava sui primi due, così il terzo posto era appannaggio di Ulassai.

La fortuna aiuta gli audaci e nel Premio Defile’ ha dato una bella mano a Zaira del Ronco che con coraggio ha provato la gara di testa: la cavalla di Riccardo Picchi ha potuto gestire i parziali (metà gara in 1.01), sull’ultima curva si è scrollata di dosso la sagoma dell’attaccante Zorro Gual, ma in retta al suo interno è avanzato con fare minaccioso la favorita Zuid Africa Jbay, seconda dal via: le due però si sono agganciate e così Zaira del Ronco ha potuto salvare una testa di vantaggio dalla rivale, chiudendo a media di 1.16.4, mentre terzo a ridosso è piombato con gran finale Zolengo Mark.

I venti metri di penalità non sono bastati a fermare Valzer di Poggio nel Premio Steno: il portacolori della scuderia Mistero, in sediolo Massimo Barbini, ha pedinato nella risalita Vidal Tav, ha aggredito il rivale sull’ultima curva quando quest’ultimo ha liquidato Viacolventogal, e in retta ha fatto valere la maggiore prestanza imponendosi a media di 1.14.9 sui 2060 metri. Terzo posto per Vodka Jbay.

Sfortunato con Zuid Africa Jbay, Edoardo Baldi ha riscosso il suo credito con la sorte con Zero Nof nel Premio Louvre: d’altronde il portacolori di Ornella Picchioni era stato molto sfortunato all’ultima uscita, sbagliando sull’ultima curva quando sembrava prevalente su un cavallo guidato da Bellei (Zenit del Ronco), stavolta è toccato al figlio del vento a ricambiare il “favore” incappando in un errore a metà retta con il battistrada Zefiro degli Dei quando la vittoria sembrava ormai in cassaforte. Zero Nof, che aveva mosso all’esterno dall’ultima posizione ai 500 finali, è così passato a media di 1.15.2 sull’appostato Zebu’ Dipa, mentre Zalika ha concluso al terzo posto su Zampillo Op, che aveva agito in pressing sul battistrada.