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Vallecchia Dr si aggiudica il Premio Nad Al Sheba, corsa di punta del mercoledì pomeriggio al trotto all'Ippodromo Snai La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Vallecchia Dr ci ha preso gusto
24 Settembre 2019

Dopo la “pausa” della scorsa settimana, il trotto tornava protagonista sulla pista de La Maura. Il centrale, posto in chiusura di pomeriggio, era il Premio Nad Al Sheba, una prova sui 1650 metri per cavalli di cat. B/C molto ben frequentata, in cui l’hanno fatta da padrone con Vallecchia Dr e Versus All i fratelli Mollo, Fabio Settimio in sediolo alla femmina e Santo Mollo nella duplice veste di guidatore del secondo e di allenatore di entrambi. Corsa, spettacolare com’era nelle previsioni, e tirata sin dal primo metro: Urora ha provato la corsa di testa reggendo al via Versus All che si è dovuto adeguare all’esterno per il pronto inserimento di Senator Roc; è stata allora Toscarella a puntare in avanti non concedendo respiro alla battistrada, che infatti ha alzato bandiera bianca ancor prima del km: Toscarella è passata, ma Versus All l’ha attaccata trascinandosi in scia la compagna di training la quale, avendo speso molto meno dei due rivali, in retta non ha avuto difficoltà a piazzare l’allungo risolutore e a svettare nitidamente a media di 1.12.4, migliore velocità della giornata. Perfetto Fabio Settimio in sediolo alla vincitrice, con la quale si era già imposto all’ultima uscita sempre a Milano e sempre in versione “attendista”. Versus All dal canto suo ha corso benissimo, sul “pezzo” dal via (primo quarto in 27.6 e ancora in grado di rimontare per il secondo Toscarella, che ha provato a giocare in contropiede ma alla fine ha pagato lo sforzo: Up Right Bi ha concluso al quarto posto su Senator Roc, blindato all’interno.

Potrebbe essere un debutto interessante, quello al quale abbiamo assistito nel Premio Divina Dei, la prova riservata ai puledri: il tempo finale di 1.15.9, figlio di un primo km tranquillo, potrebbe non dire tanto ma quel che è più piaciuto dell’esordiente Beautiful Colibri è l’allungo con il quale nei 300 finali la cavalla affidata ad Andrea Guzzinati ha lasciato sul posto i rivali. E poi c’è una genealogia regale (Ready Cash e Gilly Lb) e il training “dietro le quinte” di Philippe Allaire. Se son rose…: vedremo, intanto la annotiamo sui nostri taccuini. Babymon ha seguito le mosse della vincitrice sin dal via e pur perdendone la scia in retta, ha mantenuto agevolmente il secondo posto. Bernardette Jet ha provato ad avvicinarsi nel mezzo giro finale ma sull’accelerazione si è dovuta adeguare al terzo posto, posizione poi difesa con i denti da Bugia D’Amore e da Heracles du Mont. Al via aveva sbagliato Balsamine Font.

Nel Premio Ora Pronobis, la prova sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, ritorno al successo per lo stimato Aster Prav: l’allievo di Carlo Belladonna e Flavio Martinelli si è reso autore di un bel percorso “coast to coast”, volando al comando e guadagnando qualche lunghezza di vantaggio che ha poi difeso bene sino in fondo, a media di 1.13.8, eguagliando così il suo personale. Anubis (reduce dalla bella prestazione di Torino in cui aveva venuto cara la pelle contro Aber dell’Olmo) ha seguito il vincitore sin dal via, per un attimo in retta ha dato l’impressione di poterlo impensierire, alla fine si è dovuto accontentare del secondo posto. Avasinis Jet ha mosso al mezzo giro finale passando terza sul calo di Ajlen Dl ma non è più venuta avanti in retta.

Al rientro dalla trasferta svedese, un Vaprio in versione bulldozer ha dominato il Premio Ares degli Dei, la prova sui 1650 metri cavalli di cat. E nel quale il portacolori della scuderia Indal era chiamato a confrontarsi con un altro “nobile decaduto” come Uno Italia. Rinunciatario al via, l’allievo di Aessandro Gocciadoro con in sediolo Rene’ Legati ha iniziato la sua risalita al passaggio, avvicinando il rivale dichiarato che intanto era potuto sfilare in avanti in 450 metri con spesa contenuta: nonostante lo svantaggio tattico, Vaprio ha messo sotto Uno Italia sul penultimo rettilineo (penultimo quarto in 27.8), ha insistito anche sull’ultima curva e in retta infine è passato, svettando a media di 1.12.8. Uno Italia non è ancora quello dei giorni migliori ma ha comunque corso con onore e ha conservato il secondo posto davanti a Sugar Ray che non è riuscito a interferire nel discorso-vittoria, come anche Real Mede Sm.

Ai trottatori di 4 anni toccava il compito di aprire il pomeriggio nel Premio Forbante Dei, una prova a resa di metri sulla distanza del miglio. La corsa dei due favoriti Zeudi Amg e Zita Vez è finita poco dopo la giravolta con un galoppo quasi contemporaneo, e della debacle dei più attesi è stata lesta ad approfittarne Zola Budd: guidata con tempismo da Luca Farolfi, la cavalla di Ettore Vairani ha rifatto in breve la penalità sfilando in breve sull’accondiscendente Zandroz e dopo un km soporifero ha allungato sul penultimo rettilineo sull’avanzata di Zarina Ross e si è mantenuta in vantaggio sino in fondo, anche perché Zandroz, che all’imbocco della dirittura sembrava l’avversario più insidioso, ha sbagliato in zona proibita quando provava a filtrare all’interno. Media di 1.17.1 per la vincitrice, alle spalle della quale è terminata Zarina Ross sfruttando le “disgrazie” di Zandroz, con Zunbawe, unico superstite, al terzo.

La connection Ettore Vairani-Luca Farolfi ha concesso il bis nel Premio Nocturne Hanover, una prova sui 1650 metri per cavalli di cat. F, grazie ad una volitiva Tempesta Lux, capace di girare all’esterno nell’ultimo km al battistrada Ultrasonido e prevalere in retta, a media di 1.15.,4, con maggiore facilità di quanto possa dire il distacco finale. Ultrasonido sembrava aver messo una seria ipoteca guadagnando facilmente il comando e gestendo a piacimento i parziali, ma ha trovato sulla sua strada una rivale molto ispirata. Deludente Polipo Jet, calato ai 400 finali nonostante un comodo percorso in corda, è stato Turbo Bye Bye ad emergere al terzo posto, mentre Sherwood Bi è incappato in una delle sue giornate-no e non ne ha voluto sapere di prendere il trotto.

Tutto facile infine per la favoritissima Venere degli Dei nel Premio Nosaka Prav, la reclamare sui 1650 metri per cavalli anziani con alla guida i gentlemen: con in sediolo Filippo Monti, l’allieva di Matteo Restelli è sfilata al comando dopo 600 metri su Volterra e dà lì ha controllato saldamente le operazioni, allungando netta in retta per imposti a media di 1.15.5. Al secondo posto, con 500 finali in terza ruota, è emersa Undisclosed superando in retta l’appostata Volterra, mentre la generosa Valkyria Run ha corso scoperta per oltre un km restando in quota e chiudendo ancora quarta.