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Il nitido primo piano di Victor Ferm, con Santo Mollo, dominatore della prova di cartello di venerdì a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Victor Ferm, la legge del più forte
16 Marzo 2018

Al centro del pomeriggio di corse a La Maura il Premio Ruty Grif, una prova sui 1650 metri per validi cavalli di 4 anni che ha visto il ritiro di Vallecchia Dr nell’imminenza della partenza. Pur priva della favorita, la gara ha offerto uno spettacolo tecnico all’altezza delle attese, e non è un caso che ad imporsi sia stato quel Victor Ferm che nelle valutazioni della vigilia era indicato come principale alternativa alla cavalla di Alessandro Gocciadoro. All’allievo di Mauro Baroncini affidato a Santo Mollo è bastato un solo parziale per risolvere la gara, uno speed “letale” con il quale ha dominato in retta Vanatta e il compagno di training Veleno D’Amore, che si era incaricato del lavoro sporco debellando la resistenza della battistrada Volcada Bar. Per il vincitore media finale di 1.14.2 ma con la dirittura finale volata in piena spinta, a dimostrazione di un eccellente stato di salute. In avvio si è invece eliminato Vincero’ Gar, che avrebbe potuto recitare ruolo di primo piano.

Apertura di pomeriggio con i gentleman impegnati nel Premio El Più Light in sediolo a cavalli di 4 anni sui 1650 metri: il preannunciato match tra Veltro del Sauro e Variago Selva si è concretizzato in pista, con il cavallo di Mauro e Roberto Baroncini che in testa ha provato ad arginare gli attacchi del rivale allenato da Pippo Gubellini e affidato a Marco Castaldo, il quale però si è dimostrato nell’occasione superiore, attaccando duramente il battistrada sul penultimo rettilineo per passare definitivamente in retta e imporsi a media di 1.15 controllando il finale di Vendome Ok, mentre l’esausto Veltro del Sauro ha chiuso al terzo posto.

Nel Premio Correr By Pass, sottoclou del pomeriggio, la “punta” ci ha visto giusto appoggiando con convinzione Zef, e il portacolori della scuderia del Rinoceronte ha ripagato i suoi sostenitori con una vittoria in perfetto stile “Gocciadoro”: un sicuro percorso di testa a media di 1.14.5, con 600 finali volati in 43 e spiccioli con i quali ha tenuto a bada un ottimo Ze Doca, rimasto in quota nonostante l’ultimo giro percorso allo scoperto. Zarchicco Park, saltato al via dal vincitore, ha provato a spostare in retta senza però guadagnare sui primi due e ha chiuso al terzo posto, mentre al via aveva sbagliato l’atteso Zetaway Fox.

Tre anni “di minima” nel Premio Intense Image: subito in errore il favorito Zaffiro Jet, è stato Zenith Eyes a incaricarsi di fare l’andatura, pedinato da Zoara’s Club e scortato all’esterno da Zax Club: il battistrada ha allungato sulla curva finale entrando in chiaro vantaggio in retta, ma sul palo è stato stampato dall’appostata Zoara’s Club, con in sediolo il suo preparatore Ferdinando Di Rienzo, finita “a bomba” a centrare la prima vittoria della carriera, a media di 1.16.3. Per il terzo posto Zifandel ha preceduto Zingara Bi.

Si è sviluppato a parziali invertiti il Premio Balanced Image, una prova sui 1650 metri per cavalli di cat. E che ha visto la scatenata battistrada Tzigana Bi ritrovarsi a corto di argomenti, dopo un primo km in 1.12.5, sull’attacco di Dream Magic Be: il cavallo di Paolo Romanelli è passato ma in retta è stato preda dello speed di Uptown Kronos, che Pippo Gubellini aveva prontamente spostato all’esterno ai 500 finali. Tamboss ha avuto percorso difficile nella risalita esterna ma ha avuto ragione per il terzo posto di Renee’ Dvs, presentatasi bene sull’ultima curva ma di passo in retta.

Nessun problema per il favoritissimo Thiago Three nel Premio Keystone Luanine, una prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G: ricevuto il via libera da Tarantola Fi, il cavallo allenato da Cristian Rizzo e guidato da Andrea Farolfi si è esibito in un comodo percorso di testa vincendo con largo margine davanti a Upho che in retta ha rimontato il generoso Rene’ D’Orio.

Gran bella prestazione di Tilde Spritz nel Premio Mirror Grif, prova ad inseguimento per cavalli di cat. D/F: la cavalla di Andrea Sarzetto, con Manuel Pistone in cabina di regia, con un penultimo quarto in 28.1 si è sbarazzata già al km del battistrada Royal Caf (poi in errore) e in retta ha amministrato il largo vantaggio acquisito controllando il ritorno di Ticino, prevalente nella volata per il secondo posto su Un Noir.