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Adelante precede America Ek sul traguardo del Premio Dalmazia (Foto Dena - Snaitech)
Adelante, avanti tutta
12 Gennaio 2020

Nel segno di Alessandro Gocciadoro la domenica di trotto a La Maura: l’uomo in giallo ha firmato un tris da guidatore e da allenatore, anche se in una occasione si è imposto da catch con Zohan dei Lupi (soggetto che ben conosce) e in un’altra è stato Rene’ Legati a portare a traguardo Apocalypto. Partiamo proprio da quest’ultimo, che ha siglato benissimo la prova di apertura, il Premio Coccinella, il cui leit-motiv della vigilia era proprio il preventivato match tra il portacolori della Indal e l’imbattuto Amur Ny Run: l’allievo di Andrea Guzzinati ha respinto il rivale al via ma dopo una prima metà corsa comoda, non ha saputo replicare al nuovo attacco del coetaneo, passato di forza già al termine di un penultimo quarto in 28.5 e capace di volare i 400 finali in 28.7 staccandosi dai rivali al nuovo record di 1.13 netti, mentre Amur Ny Run, poco centrato di meccanica più che in altre occasioni, sul palo è stato sopravanzato anche da Alfa Wise As e Attost, che sono andati così alle piazze.
Il primo successo da driver Alessandro Gocciadoro lo ha ottenuto con Zohan dei Lupi nel Premio Etrille, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G: soggetto potente ma molto alterno e per questo scarico di somme vinte, il portacolori della Nuova Mirabello ci sta “stretto” nella categoria di minima e facendo una volta tanto il giudizioso, lo ha ampiamente dimostrato in questa prima uscita da anziano: l’allievo di Luciano Pasolini è avanzato deciso al passaggio sfondando dopo 600 metri su Valent Sf (che subito dopo ha avuto problemi, rallentando bruscamente e creando un pò di caos nel gruppo) e ha proseguito sicuro, km in 1.13.8, media finale di 1.14.1, mai avvicinato dai rivali. Tra questi è emerso al secondo posto Light The Fire, che sfruttando i problemi di Valent Sf era riuscito ad accodarsi secondo sulla penultima curva, mentre Sauvage Roc e Vesta D’Esi hanno rimontato Vortice Leo sull’ultima curva per le altre piazze.

Il bis da driver (e anche da allenatore) è arrivato nel Premio Dalmazia con lo stimato Adelante, che stavolta ha fatto il… bravo e ha dato un saggio del suo potenziale: in testa su Amarcord, il portacolori di Renato Bruni ha preso progressivamente netto vantaggio dai rivali e in retta si è limitato a controllare, trottando la distanza a media di 1.13.2. Dopo aver seguito all’esterno Arribarriba Fi nei 600 conclusivi, America Ek ha sprintato in retta regolando l’appostato Amarcord e chiudendo seconda dietro il compagno di training.

Il tris infine in chiusura con Vicario nel Premio Takeda, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. E: cavallo da “tutto o niente”, il portacolori della Verner esente da errori non ha avuto difficoltà a imporre la sua legge, e conquistato in breve il comando è andato via sul passo “sparando” un penultimo quarto in 28 secchi che gli ha poi permesso di vivere di rendita in retta e controllare il comunque ottimo finale di Velina Vald, a media di 1.12.7. L’appostata Zona Da ha concluso al terzo posto su Zenny Cup (senza troppo spazio) mentre Vaitor sul gran ritmo ha fatto una gran fatica a migliorare all’esterno.

La gara più ricca del pomeriggio era  il Premio Ortles, la maratonina sui 2700 metri che aveva come protagonisti i gentlemen. Con una gran partenza dal terzo nastro, Uragano Op ha subito messo una seria ipoteca sulla vittoria: all’imbocco della prima curva il cavallo di Paolo MIrabello affidato a Michele Bechis era già quarto, e dopo 400 metri sull’errore di Uetra Fel si è potuto addirittura sistemare secondo alle spalle del battistrada Really Dl: il ritmo regolare imposto dal battistrada ha potuto permettere a Uragano Op di ricaricare le batterie dopo lo strappo iniziale e così, quando ai 500 finali Venere Breed ha spostato in terza ruota puntando decisa sui primi, Michele Bechis l’ha anticipata trovando nel suo allievo ancora energie per riuscire a respingerla sino in fondo, a media di 1.15.7 sui 2740 metri. Really Dl non ha saputo opporsi ai due rivali nei 300 finali ma è rimasto terzo.

I tre anni sono entrati in azione nel Premio Napoleon Bar: Buzz Stecca si è gettato di galoppo sulla prima curva quando era già al comando, Bellezza lo ha imitato poco dopo e così il rientrante Bravissimo Lp si è ritrovato al comando senza spesa: l’allievo di Maurizio MIlani affidato ad Andrea Farolfi il successo se lo è comunque meritato guidando sicuro sino in fondo e staccando nettamente, al nuovo record di 1.13.9, i rivali alla fine capeggiati da Bellerofonte Gar, in retta prevalente su Benny Trio.

Gran bella vittoria di Zorro Wind nel Premio Coktail Jet: nelle mani di Andrea Guzzinati, il cavallo di Erik Bondo ha dimostrato di saper anche partire forte ed è riuscito a acavalcare Zeus Lovers Treb e soprattutto a contenere la rivale dichiarata Zarina Bi, la quale si è sistemata alle spalle del rivale: Zorro Wind ha ridotto il ritmo consentendo a Zoara’s Club di avvicinarlo, ma in retta ha allungato secco staccandosi dai rivali per vincere in 1.12.3. Non altrettanto brillante la retta finale di Zarina Bi, che non è riuscita a rimontare Zoara’s Club la quale così ha potuto concludere seconda.