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Banderas Bi (A.Gocciadoro) controlla Corallo Pisano e si impone nel Premio Penwood, centrale di giovedì 16 a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
A Banderas Bi non sfugge il Premio Penwood nel giovedì di corse all’Ippodromo Snai La Maura. Prossima riunione domenica 19 febbraio
16 Febbraio 2023

Il convegno infrasettimanale all’Ippodromo Snai La Maura proponeva come corsa di cartello il Premio Penwood, una maratonina a resa di metri nella quale il classico Banderas Bi rivestiva ruolo di chiaro favorito: benché costretto a centellinare i suoi impegni agonistici, il figlio di Ganymede rimane soggetto di classe, capace di imporre la sua legge a questi livelli, soprattutto in uno schema e su una distanza nei quali sembra trovarsi perfettamente a suo agio: il portacolori della Pachino Horse aveva centrato la prima vittoria sotto la gestione Gocciadoro proprio in una prova similare disputata il 4 settembre, sempre sfruttando la sua abilità nella giravolta per impostare la corsa al comando: se in quella occasione si era dovuto esprimere a media di 1.13.4, qui gli è stato sufficiente trottare i 2700 metri in 1.15.1 perché i rivali lo hanno lasciato fare e Banderas si è permesso un miglio in 2.01: poi naturalmente ha cambiato marcia nell’ultimo nell’ultimo giro, volato in 1.13, e non ha avuto difficoltà a tenere in rispetto tutto e tutti. Se il nome del vincitore era scontato, meno prevedibile era quello del secondo arrivato: unico penalizzato del campo, Corallo Pisano sembrava di fronte a compito in salita anche sul prevedibile schema, ma invece la mossa azzardata da Carlo Hudorovic nei primi 600 metri si è rivelata azzeccata: Corallo Pisano è riuscito a scavarsi un posto alle spalle del battistrada e lo ha brillantemente mantenuto sino in fondo, così come Tyron, terzo dal via, è stato bravo a far suo il gradino più basso del podio: Baronerosso Play ha provato a smuovere le acque nell’ultimo giro e coraggiosamente è rimasto al quarto posto.

Every Time Winner ritrovava la vittoria nel Premio Pine Chip, l’invito sui 2250 metri per cavalli di 3 anni che copriva il pomeriggio: tutto facile per il portacolori della Scud. S.K.C allenato da Mauro Baroncini e guidato da Andrea Farolfi che andava in testa e dopo un km tranquillissimo in 1.20 si staccava progressivamente nei 600 finali per chiudere a media di 1.16, anche perché i rivali sono tutti mancati: il controfavorito Espada ha sbagliato all’imbocco dell’ultima curva quando però era ancora lontano dal vincitore, Elycrisium Font ha tagliato il traguardo al secondo posto ma è stato squalificato per rottura prolungata (aveva sbagliato sul penultimo rettilineo), Evandro Degli Dei (abbandonato al betting) si è gettato di galoppo sul penultimo rettilineo coinvolgendo Elenoire Roc. Alla fine alla piazza d’onore è terminata Evoque D’Arc, anche se… fuori dai radar.

Tre anni di scena nel Premio Piney Hanover ma a reclamare e sulla distanza del miglio: un coriaceo Expoo dei Greppi era capace di replicare allo scatto violento della favorita Elettra Bright sul penultimo rettilineo, rientrava alla rivale con il favore della curva e sapeva resistere sino in fondo. Nuovo record (1.14.8) per il cavallo di Clauss Hollmann affidato a Edoardo Loccisano, assolutamente meritevole perché entrato nel vivo anche nello strappo iniziale, a conferma dei progressi mostrati in occasione della vittoria ottenuta ad Albenga all’ultima uscita: Elsa Cap chiudeva al terzo posto.

Campo ridotto all’osso nel Premio Pine Speed, la prova a resa di metri per cavalli di 4 anni con i gentlemen in sediolo. Per Dr Lara Font era un gioco da ragazzi onorare il ruolo di nettissima favorita, anche perché in poco meno di 200 metri la figlia di Robert Bi affidata a Matteo Zaccherini aveva rifatto la penalità ed era sfilata in testa: da lì faceva corsa per proprio conto trottando a media di 1.14.4 sui 1670 metri. Malgrado una giravolta balbettante, l’altra penalizzata Dessie dei Greppi terminava seconda a intervallo regolando allo sprint Dagranit Dipa.

Si risolveva solo in foto il Premio Silver Pine, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G: ben graduato in avanti da Francesco Di Stefano, Urla del Ronco a media di 1.15.1 riusciva a salvarsi di stretta misura dal duplice attacco conclusivo sferrato da Zittozitto Gso e Chico dei Daltri.

Nel Premio Paso Double, un grintoso Borg Grif regalava ad Alessandro Gocciadoro il secondo successo del pomeriggio: il portacolori della scuderia Marseglia srl si impegnava in graduale risalita esterna, ai 600 finali (sospinto da Cannes dei Greppi) si portava all’attacco di Continental Ek, in retta passava e si imponeva a media nei 1.12.1. In costante terza ruota negli 800 finali, Cannes dei Greppi chiudeva ancora valida seconda, ma correva bene Continental Ek, vitale sino all’ingresso in retta nonostante la spesa iniziale notevole per conquistare il comando (con i 600 iniziali completati in meno di 42) e ancora terzo al traguardo.

Ecatombe di errori nel Premio King Pine, con soli quattro superstiti dopo appena 400 metri, capeggiati da Domy Av: il cavallo dei fratelli Pistone (Giuseppe al training e Manuel alla guida) gestiva il ritmo e nel finale sapeva sfuggire al forcing conclusivo di Diablo Roc, al nuovo personale di 1.13.8: il portacolori della Sant’Eusebio peggiorava di andatura nei metri finali e veniva squalificato per ambio dopo revisione del filmato, così al secondo e al terzo posto erano promossi Don Toni Jet e Depp dell’Olmo.