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Interessante debutto di Camelia nella prova di apertura di giovedì al Sesana (Foto Rosellini - Snaitech)
Camelia si presenta bene
16 Luglio 2020

Convegno del giovedì al Sesana, da guardare in particolare un paio di prove, e tra queste la prova di apertura, il Premio Savannah Bi, sui 1640 metri riservata ai puledri di 2 anni: genealogia regale (Father Patrick e la campionessa Orsia), bella in sgambatura, Camelia ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere in qualifica rendendosi protagonista di un autorevole percorso d’avanguardia concluso a media di 1.18.3, ritmo non sostenibile per i rivali di giornata: Coffee Col ha provato a tenere il contatto con la cavalla allenata e guidata da Erik Bondo e che veste la giubba di Aldo e Carlo Borsani ma alla fine ha pagato lo sforzo, raggiunto e battuto in zona traguardo da Cloney Om e Cover You Sm per le migliori piazze.

Nel Premio Equinox Bi Bea del Ronco ha subito volto a suo favore la partita con un lancio volante che le ha permesso di conquistare in un amen il comando: in testa, la cavalla di Clauss Hollmann con Giampaolo Minnucci in sediolo ha allungato in progressione appena Barbie Wind ha provato a muovere all’esterno e non si è mai fatta avvicinare, chiudendo forte (43.3 i 600 finali, ma in totale scioltezza) per una media conclusiva di 1.15.7. L’appostata Brooklyn Lux ha conservato il secondo posto su Barbie Wind, generosa nel percorso quasi interamente allo scoperto ma mai in grado di minacciare la vincitrice.

Nel Premio Dakota Bi il favorito Alchemist Bi ha imposto come prevedibile la legge del più forte. Reduce dal quarto posto di domenica nella divisione maschile del Città di Trieste contro coetanei più forti di quelli odierni, il cavallo di Alessandro Gocciadoro affidato a Federico Esposito è sfilato in breve su Alfred giostrando a piacimento i parziali (km in 1.18.1) per poi allungare facilmente nel mezzo giro finale e chiudere solitario a media di 1.14.6. Azteco dei Greppi si è scoperto all’esterno senza “provocare” il battistrada, sul calo di Alfred è passato secondo e ha mantenuto il piazzamento a distacco, mentre per il terzo posto Arcobaleno ha regolato lo stanco Alfred. Deludente Albachiara Dipa, in difficoltà anche quando il ritmo non si era ancora acceso.

Ancora cavalli di 4 anni, ma di categoria decisamente inferiore nel Premio Enjoy di Jesolo, una “reclamare” sui 1640 metri. Ava Gardner Treb è andata davanti e ha provato a graduare il più possibile (km in 1.20 e spiccioli), con Alcatraz che l’ha raggiunta in breve limitandosi a scortarla avendo in scia il favorito Atollo dei Greppi: quest’ultimo ha mosso ai 500 finali accendendo la miccia e sospingendo Alcatraz a premere con maggiore decisione sulla battistrada: con Antonio Miguel Fernandez Lopez in sediolo, l’allievo di Gennaro Casillo in retta ha prodotto le battute migliori imponendosi a media di 1.17.1. Atollo dei Greppi si è dovuto adeguare al secondo posto su Ava Gardner Treb, poco tenace nonostante il ritmo di comodo: quarta senza spazio Athena Grif.

Era il turno dei gentlemen nel Premio Gill di Jesolo: respinto al via da Verita’ Chuc Sm, Zax Club (Filippo Monti) si accodava in scia alla rivale per muovere all’attacco sull’ultima curva e passare a metà retta: a quel punto però il cavallo di Bondo (al raddoppio in serata da allenatore) doveva guardarsi dal finalone a centro pista di Zacinto Dl, che solo per poco non riusciva a beffare il favorito. Media di 1.17.8 per entrambi, con Verita’ Chuc che chiudeva ancora terza.

La scarsa esperienza tra i nastri ha tradito molti dei protagonisti del Premio Personal Banner, e tra questi anche l’atteso Borg Grif. Ha invece fatto tutto bene il penalizzato Bacco degli Dei, pedina della premiata ditta Holger Ehlert-Roberto Vecchione, che nella risalita all’esterno ha trovato la schiena preziosa di Hugo D’Ecajeul e sull’ultima curva ha piazzato uno scatto notevole in terza ruota per passare netto in retta e imporsi a media di 1.17.4 sui 2060. Altrettanto bene ha corso il compagno di nastro Bolero di Poggio, che ha seguito le orme del vincitore ed è finito molto forte in retta, mentre l’avvantaggiata Bimba Capar in testa ha provato prima ad addormentare la corsa e poi ad allungare in progressione ma non è riuscita a sottrarsi a due rivali di maggiore spessore.

Nel Premio Delmary Hanover Antonio Greppi decideva di giocarsela in testa con Vertigo Spin respingendo il netto favorito Panfollia: scelta azzardata ma ben ponderata, visto che il cavallo di Sabina Breccia, dopo un primo km tattico sul piede dell’1.17, era capace di respingere la bordata del rivale (13.8 sul rettilineo di fronte), e allungare in retta per chiudere a media di 1.14.9. Per il secondo posto Zodiaco Matto rimontava all’interno Panfollia, che marcava qualche passo falso all’ingresso in retta e veniva così squalificato a favore di Vinci Per Noi.