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Cometa Petral induce alla resa Carlomagno D'Esi e si impone al debutto (Foto Rosellini - Snaitech)
Cometa Petral si presenta
23 Luglio 2020

Consueto appuntamento del giovedì sera con le corse al trotto all’ippodromo Sesana. Subito in apertura la moneta più ricca della riunione, il Premio Final Chance, protagonisti nove esponenti della generazione 2018, tutti al debutto ad eccezione di Cooper dei Greppi. Si è presentata in maniera molto interessante l’inedita Cometa Petral, da Ringostarr Treb e La Brunetta, allenata da Massimo Compagno e guidata con fiducia da Antonio Castiello: molto seguita al betting, la portacolori del signor Mauro Prospero ha lottato in partenza con Carlomagno D’Esi desistendo dopo 600 metri veloci per sistemarsi in terza posizione ma è presto tornata al largo e al mezzo giro finale ha mosso nuovamente all’attacco per passare netta in retta, a media di 1.18.4, dimostrando buon potenziale e di conoscere già il “mestiere”. Carlomagno D’Esi ha dovuto accettare la superiorità della vincitrice; terzo posto per una diligente Clori di Poggio, mentre Cleopatra Bar si è disunita dopo 500 metri mentre provava ad avvicinarsi alle prime posizioni.

Mattatori della serata sono stati Antonio Greppi e Antonio Di Nardo tra i driver e Gennaro Casillo tra gli allenatori. Il driver toscano ha piazzato una tripletta iniziando con la favoritissima Aurora Show nel Premio Fiammifero Rex: reduce da due r.p., la cavalla di Enrico Fiaschi si è avviata con circospezione, ha mosso all’esterno e nonostante abbia trovato una America di Risaia intenzionata a renderle la vita dura, alla fine ha fatto valere il maggiore spessore passando in retta a media di 1.15.5 con un ultimo km allo scoperto. Alla coetanea di Riccardo Pezzatini il merito di averci provato, andando davanti e mettendola sul ritmo nella speranza che la rivale magari incappasse in un’altra battuta a vuoto: nulla da fare, e così America si è dovuta accontentare del secondo posto. Adelasia al traino ha chiuso terza: in errore dopo 600 metri Andaluza la quale aveva mosso all’esterno provando ad anticipare le mosse della vincitrice.

Gli altri due successi di Greppi sono arrivati con altrettanti allievi di Afrim Shmidra: nel Premio Vanguard King, la “reclamare ” sui 1640 metri per cavalli di 5 anni e oltre, Velletri Jet riusciva a difendere il comando da Uranogal, completava il km in 1.17.4, quindi allungava in progressione nei 500 finali e in retta si salvava, a media di  1.15.2, dall’affondo ficcante di Tysonper. Terzo posto per Voldemort Nal: Uranogal provava a tastare il polso al vincitore ma calava a traguardo lontano.

Nel Premio Maya Baby, la prova per anziani di cat. G, tornava al successo Pegaso D’Alfa: il favorito sfilava senza spesa su Tunecede, poteva permettersi un primo km tranquillo sul piede dell’1.19 e nel finale naturalmente neon aveva grossi problemi a staccare i rivali ed emergere netto a media di 1.17.4. Tunecede faceva tesoro della posizione alle spalle del battistrada per conservare il secondo posto, mentre Sanrunner con finale incisivo ma tardivo faceva sua la terza moneta su Unica Key.

Il triplo da allenatore di Gennaro Casillo era naturalmente per buona parte costruito sulle vittorie di Antonio Di Nardo: il driver campano si scatenava nel finale di convegno, prima portando al traguardo la favorita Brooklyn Lux nel Premio Beaurina: la figlia di From Above al comando completava metà corsa in 1.03, sulla puntata in terza ruota di Bamako dei Greppi allungava in progressione e coglieva una perentoria affermazione a media di 1.16.1. Sempre al traino della rivale, Battiato Jet conquistava la seconda moneta senza però riuscire a minacciare la vincitrice: terza Brezza Grad, rimasta in quota nonostante tragitto dispendioso allo scoperto. 

Quindi nel Premio Robin Hood Mz, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. E/F, Ulisse Effe ripagava le attenzioni degli scommettitori con una prestazione notevole: all’esterno scoperto dal via, il figlio di Gruccione Jet muoveva con maggiore decisione sul battistrada Victor dei Ronchi nell’ultimo giro per sbarazzarsene già all’imbocco della curva finale e allungare in scioltezza: media finale di 1.14.3, con i 600 conclusivi volati in spinta in 43.9. Tikad faticava un pò sull’ultima curva a liberarsi dalla scia del calante Victor dei Ronchi, poi finiva bene al secondo posto precedendo Quincy Frontline. In errore ai 300 finali Venanzo Jet quando stava progredendo bene in terza ruota.

L’altro successo della serata per il traine campano era arrivato nel Premio Martini Rosso, la prova per cavalli di 3 anni affidati ai gentlemen. Sugli errori nella fase iniziale in cui sono incappati numerosi soggetti, e tra questi anche la favorita Baria Trgf Risaia all’imbocco della prima curva quando gravitava ai lati di Bimbamia D’Arc (a sua volta in errore), è stato lesto Thomas Manfredini in sediolo a Blair Witch Fi ad approfittare della situazione sfilando al comando in poco più di mezzo giro sull’accondiscendente Banca Italia San: in testa, la figlia di Toss Out era impegnata da Belvolo ma dopo un attimo di “tentennamento” sapeva reagire bene al rivale e in retta staccava per vincere a media di 1.16.9. Belvolo accusava la fatica nel finale ma conservava un meritato secondo posto su Bladerunner Font che veniva a regolare Banca Italia San per il terzo posto.