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Davide regala ad Antonio di Nardo il primo dei tre successi della serata (Foto Rosellini - Snaitech)
Davide in versione gigante nel bel sabato al Sesana con Antonio Di Nardo che firma un tris di vittorie. prossima riunione sabato 17 giugno
10 Giugno 2023

Secondo convegno in notturna della stagione per l’ippodromo Sesana. Le due prove di maggior dotazione erano riservate ai gentlemen, ma la copertina se la guadagnava Antonio Di Nardo firmando un triplo con cavalli di allenatori differenti. Il driver campano saliva in cattedra nella parte finale del convegno: il primo acuto arrivava nel Premio Sc. Giglio con il giocato Davide per il quale l’impegno, ottenuta subito via libera da Dribbling Op, diventava ordinaria amministrazione, con un allungo perentorio nei 500 finali che permetteva al cavallo di Gennaro Casillo di largheggiare a media di 1.16.5. Donner Lunare sull’errore di Dribbling Op al km poteva sistemarsi in scia al rivale e, pur perdendo contatto nei 300 finali, manteneva la piazza d’onore mentre più distante Davinci Cla concludeva al terzo posto.

Il bis arrivava nel Premio Lame grazie a Caution As: la cavalla allenata da Enzo D’Isanto impostava un tranquillo percorso d’avanguardia (km in 1.19.7) che la figlia di Pascia’ Lest portava a compimento con un pò di sofferenza nel finale, a media di 1.18 sui 2040 metri, ma comunque tenendo a distanza di sicurezza l’affondo interno dell’appostata Zaira dei Veltri e lo speed incisivo di Abramo Petral, che pure a inizio dirittura aveva perso qualche battuta. 

Antonio Di Nardo calava il tris nel Premio Sc. Curi, la reclamare sui 1640 metri per cavalli di 4 anni, in sulky a Decollo Se: terzo dal via, l’allievo di Giulia Deschi guadagnava la scia dell’attaccante Devil Red Self al mezzo giro finale, attendeva che il rivale si fosse sbarazzato del battistrada Dono di Fata per prendere prepotentemente il sopravvento in retta e chiudere a media di 1.15.9. Devil Red Self doveva adeguarsi al secondo posto, la favorita Desiree Joyeuse (respinta al via da Dono Di Fata), si liberava al termine dell’ultima curva sul calo della battistrada e chiudeva terza a contatto, mentre dalle retrovie finiva bene Dakota Delong al quarto posto.

Dicevamo dei gentlemen protagonisti delle due prove più ricche del convegno. Faceva corsa per proprio conto il favoritissimo Espresso Grif nel Premio Sc. Vergaio: subito in testa sull’errore di Enya delle Badie, il cavallo di Enrico Fiaschi con Guido Gnoffo in regia guidava liberamente scrollandosi di dosso Expoo dei Greppi al km per vincere isolato a media di 1.17.5. Quarto successo in carriera per il portacolori di Ruggero Colletti, davvero un buon cavallino da corsa che potrà togliersi ancora soddisfazioni. Expoo dei Greppi calava nettamente nei 600 finali e veniva battuto per il secondo posto da Ecuador Cr, di ritorno da errore iniziale.

La seconda corsa della riunione era valida come II prova del Campionato Italiano gentlemen: con Zuid Afrika Jbay, Stefano Baldi era lesto a sfruttare l’agganciamento tra Athena Grif e Achille Caf che lo precedevano per presentarsi e rilevare al comando Chanel dei Colli: una volta in testa, la figlia di Nad Al Sheba non aveva difficoltà a controllare la corsa per poi staccare facile i rivali in retta e chiudere in un complessivo 1.17. Chanel dei Colli sfruttava la posizione e difendeva la piazza da Zimmy Cub, con Zeus di Girifaco quarto a contatto.

Vittoria facile facile anche per Everqueen, netta favorita nel Premio Sc. Anna Laura: in sulky alla cavalla di Afrim Shmidra, Enrico Bellei rilevava subito al comando Elettra del Ronco, graduava a piacimento (km in 1.21) e poi per la figlia di Ghiaccio del Nord era un gioco da ragazzi portare a casa il risultato in un complessivo 1.19.2. Elettra del Ronco sfruttava la scia della vincitrice e chiudeva seconda; Elva Jet, terza in corda dal via, rimontava a sua volta East dei Greppi (in leggera flessione in retta dopo percorso allo scoperto) e completava il podio.

Dopo un paio di battute a vuoto, Birkin Op tornava alla vittoria nel Premio sc. Milena, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. G: con la figlia di Mago D’Amore, Edy Moni non aveva timore ad affrontare il percorso in costruzione per debellare già al mezzo giro conclusivo la resistenza della battistrada Cleopatra Mark e tentare l’allungo decisivo prendendo un discreto vantaggio: nei 70 metri finali la stanchezza si faceva sentire, ma Birkin riusciva comunque a tagliare per prima il traguardo, a media di 1.17.1, conservando una mezza lunghezza di vantaggio su Sugar Bred e Artes Mj, tornati forte in retta e terminati nell’ordine. Alchemist Bi seguiva all’esterno la vincitrice ma sull’ultima curva era costretto a mollare la presa e chiudeva quarto.