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Dunga con Antonio Di Nardo domina il Premio Fiaccola Effe (Foto Rosellini - Snaitech)
Dunga, non c’è match
4 Giugno 2022

Ultimo convegno in diurna per l’ippodromo Sesana di Montecatini: dal prossimo sabato si accenderanno i riflettori per la stagione in notturna. Intanto per questa riunione c’era da vedere una interessante prova a resa di metri per cavalli di 3 anni, il Premio Fiaccola Effe, che nelle previsioni della viglia doveva “vivere” sul match annunciato tra i due penalizzati Dunga e Dragons Bar, due soggetti che si sono già affacciati in prima categoria e che oggi per qualità spiccavano chiaramente sul resto del campo. Il match però è sfumato a causa dell’errore iniziale del cavallo di Enrico Bellei, e così per il coetaneo da Pascia’Lest la corsa si è messa subito in discesa: l’allievo di Gennaro Casillo affidato ad Antonio Di Nardo ha potuto fare tutto con calma, sfilando dopo un km per poi ingranare marcia superiore nei 600 finali staccando progressivamente i rivali e chiudere a media di 1.15.9 sui 2060 metri. La corsa degli altri è stata vinta a sorpresa dall’outsider Dolly Effe, grazie soprattutto al tempismo e alle scelte tattiche di Riccardo Pezzatini: la mossa di portare la sua allieva al comando dopo mezzo giro si è rivelata azzeccatissima, la cavalla ha poi dato strada al favorito e da lì ha organizzato una strenua difesa finale salvando il piazzamento da Destiny di Poggio, impegnatasi al largo dopo giravolta non felicissima: in linea con i due rivali sono terminati Decimomannu Lippi e Dama di Corte, tutti nel classico fazzoletto.

Aspiranti allievi ad aprire il pomeriggio nel Premio Oreste, in sulky a cavalli anziani sul miglio: Sara Mangoni sta bruciando le tappe e dopo appena sei corse può vantare già tre successi, due dei quali firmati con Zar Slm con il quale evidentemente c’è grande feeling: la giovane driver è stata abile a sfruttare la fase un pò caotica dovuta all’errore di Turbo Capar dopo 700 metri per liberarsi dalla posizione in corda e muovere all’esterno avvicinando Zodecar Verynice, che aveva sfondato dopo 700 metri: l’allievo di Andrea Bigliardi ha aumentato il pressing e in retta ha superato il rivale, sfuggendo a media di 1.16.1 al finale di Artes Mj, mentre Zodecar Verynice è rimasto terzo. 

I Gentlemen erano impegnati con cavalli di proprietà nel Premio Pacha dei Greppi: e chi se non Dallas dei Greppi, erede del campione cui era intitolata la corsa, e Nicola del Rosso, suo appassionato proprietario, potevano vincere la prova? Si scherza naturalmente, ma neppure troppo perchè il destino effettivamente ci ha messo lo zampino permettendo all’homebred di casa Del Rosso di ritrovarsi al comando senza colpo ferire sull’errore di Domus Aurea Par e Dante Cla, e poi di gestire comodamente la situazione sino in fondo perchè anche il favorito Dexter Lz è incorso in squalifica (seguendo poi bene da squalificato e chiudendo terzo “virtuale”). Per il vincitore media di 1.17.6, con Dollar Baby seconda e Dynamite Kandy (unica altra superstite) terza a intervallo.

Nicola del Rosso siglava da proprietario anche il Premio Opal Brown, e anche qui con un piccolo “aiutino” dalla sorte: l’errore di Zimmy Cub sull’ultima curva, oltre che togliere di mezzo il favorito, ha creato un pò di caos di cui ne ha fatto le spese Zuma Blessed e del quale invece è stato bravissimo ad approfittare Antonio Greppi, che con Bluff dei Greppi era scattato in terza ruota sull’ultima curva: così in retta il figlio di Nesta Effe è passato di slancio sul calante battistrada Attenti Al Lupo e ha tagliato il traguardo a media di 1.14, mentre l’appostato Brivio D’Elite sfruttando la corsia interna ha concluso secondo sfuggendo al finalone dello sfortunato Alfred, costretto ad allargare ai 250 finali per evitare i rivali in rottura. Al via aveva sbagliato Romantico.

Discreti anziani al via nel Premio Aladin Effe: trascurato al betting, Adone delle Selve con il suo preparatore Francesco Facci in cabina di regia confermava l’ottimo momento di forma risalendo all’esterno nell’ultimo km e piegando nel finale la battistrada Brunita Caf, a media di 1.14.1. A intervallo Blu Star vinceva la volata per il terzo posto: ancora una volta in errore (dopo 700 metri) Batik delle Badie quando era in pressing su Brunita Caf.

Nel Premio Nieves Vl, prova valida per il Trofeo Sesana, Massimo Barbini con Calima di Poggio faceva un piccolo capolavoro tattico, percorrendo un primo km in 1.20 per poi darsela a zampe levate sul penultimo rettilineo: a parte lo svolgimento tattico favorevole, la portacolori della scuderia Mistero era capace di chiudere con 600 finali in 42.1 (media finale di 1.17.3 sui 2040), dimostrando di sprizzare salute da tutti i pori, ed eludeva così la rincorsa della calda favorita, la penalizzata Chiara Letizia, che malgrado i 400 finali in terza ruota non riusciva ad agguantare la rivale. Cara Stella restava terza su Cabras di Casei, a sua volta finita bene seguendo le mosse di Chiara Letizia.

In chiusura nel Premio Louvre, la prova per femmine di 4 anni sui 1640 metri, arrivava il raddoppio per il team Gennaro Casillo-Antonio Di Nardo: la figlia di Nesta Effe andava al comando, addormentava la corsa ma poi metteva in campo 400 finali violenti (in 28.8) con i quali spegneva sul nascere le velleità dell’appostata (e giocata) Classica Matto, costretta ad adeguarsi al secondo posto. Clodinne restava terza come da posizioni al via: in errore allo stacco l’attesa Cesara dei Colli.