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La testa di Chuky Roc, davanti ai rivali sul traguardo del G.P. Nazionale 2021 (Foto Dena - Snaitech)
G.P. Nazionale: Chuky Roc “temerario”, vittoria in volata
3 Luglio 2021

L’ultimo convegno a La Maura prima della pausa estiva ha regalato agli appassionati un’edizione spettacolare del Gran Premio Nazionale. L’ultimo Gruppo 1 per i 3 anni prima del Derby ha visto una retta di arrivo combattutissima e palpitante, con un risultato rimasto in bilico sino in zona traguardo. Alla fine a svettare è stato Chuky Roc, riprendendosi con gli interessi quanto non aveva raccolto in un paio di precedenti uscite. Il portacolori della scuderia Sant’Eusebio non figurava certamente tra i favoriti della vigilia: il numero al largo della prima fila suonava un pò come una condanna, e invece il cavallo e il suo driver hanno saputo fare buon viso a cattivo gioco rinunciando saggiamente alla partenza e sistemandosi a centro gruppo in quinta pariglia. Ai 700 finali Chuky Roc è scattato deciso in terza/quarta ruota, ma quella che sembrava una mossa “temeraria” di Filippo Rocca si è invece rivelata vincente grazie alla prestazione sopra le righe del figlio di Nad Al Sheba, che in retta ha trovato ancora le forze per acciuffare nei metri finali Callmethebreeze. Una vittoria strepitosa a media di 1.12.5, che tra l’altro gli vale il pass diretto per il Derby dove, alla luce di questa affermazione, sarà inevitabilmente tra i più attesi. Ottimo il vincitore, ma strepitosi anche i battuti. Callmethebreeze è rimasto in terza ruota nella fase iniziale, si è presentato “cattivo” su Capital Mail e un pò a sorpresa ha sfondato dopo 500 metri violenti: generalmente questi sforzi si pagano sui 2250 metri a La Maura, e invece il cavallo di Allaire – che ha pure dovuto reggere il pressing di Corazon Bar – è rimasto vitale sino alla fine riprendendosi da un attimo di impasse ai 300 finali e vendendo cara la pelle in retta, dove si è arreso solo nelle ultimissime battute. Corazon Bar ha affrontato all’esterno scoperto gran parte del percorso nel tentativo di fiaccare il battistrada, in retta ha lottato come un leone terminando in linea con i primi ma è stato squalificato per ambio. Al terzo posto è stato così promosso Charmant de Zack, che dalla terza pariglia non ha anticipato il vincitore al mezzo giro finale ma è poi finito più forte di tutti a centro pista sopravanzando Caramel Club: la femmina (alla prima uscita per il training di Alessandro Gocciadoro) è rimasta all’esterno dal via e ha avuto percorso dispendioso, anche se ha potuto usufruire della scia del compagno di allenamento Corazon Bar: in retta è quarta a ridosso, dimostrando di potersela giocare ad armi pari con i maschi. Quinto Capital Mail: l’allievo di Mario Minopoli è andato in testa ma il suo driver ha scelto di non opporsi alla puntata di Callmethebreeze: in retta non ha mai trovato il varco. E’ stato un Nazionale che ha premiato le scelte più azzardate, insomma, ma il campano avrà modo di rifarsi.

Acquisto importante della scuderia Pink & Black dei fratelli Miccichè, Global Trustworthy ha dato un saggio delle sue qualità nel Premio Pecos Bi, la prova per soggetti di cat. E/F con i gentlemen in sediolo: affidato a Filippo Monti, lo svedese era logicamente un favorito “no betting” e come tale si è imposto, esibendosi in un perentorio percorso di testa a media di 1.11.5, del quale sono da rimarcare i 600 finali in 40.7, un bel biglietto da visita per affrontare rivali più qualitativi. Secondo dal via, Rebus ha badato a mantenere il piazzamento e lo stesso ha fatto Troi Holz per la terza moneta.

Erano le femmine le protagoniste della prima corsa per i 2 anni a La Maura: Philippe Allaire non è nuovo a far debuttare le sue allieve in Italia, era successo due anni fa con Beautiful Colibri (poi autrice di una bella suite vittoriosa) e nel Premio Poncia il trainer francese ha fatto addirittura en plein con le due alleate Diletta Axe e Danish Melody: la prima, affidata ad Andrea Guzzinati, si è espressa in testa in 1.15.2 (con 800 finali in 58), seguita sin dal via dalla compagna di colori che ha poi difeso il piazzamento da Dorothy Bar. L’attesa Demi Moore ha provato la risalita esterna calando però ai 300 finali.

Nettamente più lenti i maschi impegnati nel Premio Lampugnano, dove a imporsi è stato l’estremo outsider Dardo Zack, trascurato dagli scommettitori nonostante il training di Tiberio Cecere che con i puledri, è noto, è preparatore abilissimo. Ma nel successo ci ha messo molto di suo anche Vincenzo Piscuoglio dell’Annunziata, svelto a cogliere al volo l’occasione sfilando in breve al comando sul consenziente Duma Neh D’Asti: i rivali poi gli hanno permesso di completare metà corsa in 1.06, e così dopo la melina il portacolori della Scuderia Della Casa è stato capace di controllare in retta imponendosi a media di 1.18. L’atteso Drake Wind è partito piano, ha sfruttato la scia di Dono D’Amore e ha trovato un’azione efficace solo in retta, in tempo per battere l’appostato Duma Neh D’Asti per il secondo posto.

Valide cavalle d 4 anni a confronto nel Premio Amity Lb: capitalizzando il miglior numero e lo scatto iniziale, Bailar Con Tigo con in sediolo Andrea Farolfi ha ripreso prontamente il filo con la vittoria che si era interrotto a Padova all’ultima uscita dopo una suite di quattro successi. Contenuta al via Baltimora Lux, l’allieva di Andrea Bigliardi si è potuta permettere una prima parte di gara comoda per poi accelerare in progressione sul penultimo rettilineo vincendo in totale controllo, a media di 1.13.8. L’appostata Badgirl Fi non è stata particolarmente reattiva in retta, superata per il secondo posto da Barbie Wind. Baltimora Lux è tornata all’esterno a metà corsa imbattendosi però sull’accelerazione della vincitrice e in retta è logicamente calata.

Ancora una eccezionale performance di Virtuale nel Premio Rapid Effe, la maratonina sui 2700 metri per anziani di cat. A/B/C/D: l’allievo di Gennaro Casillo aveva già mostrato le sue doti di passista alla penultima uscita a Bologna, le ha ribadite sulla pista de La Maura con l’ennesimo percorso esterno, con Antonio Di Nardo perfetto nel gestire le energie del suo allievo braccando e inducendo alla resa in retta il battistrada Zarchicco Park e soprattutto eludendo l’agguato di Vaprio, che ne aveva sfruttato la scia aspettando appunto la dirittura per giocarsi le sue carte. Dietro ai due ha confermato l’ottimo rientro Unoicsdue Gnafa’, che ha chiuso terzo a contatto pur partendo da -40, mentre Zarchicco Park ha alzato bandiera bianca ai 250 finali.

Trasformata in una perfetta “macchina da guerra” da Alessandro Gocciadoro, nel Premio Emilia la favorita Cash Bank Bigi ha centrato il settimo successo consecutivo: la figlia di The Bank è sfilata dopo 500 metri su Cathrinelle, ha completato il km in 1.14.5 e ha poi reagito bene all’attacco di Chance Ek, svincolandosi dalla rivale in retta a media di 1.12.3, a un decimo dal proprio personale. Chance Ek si è dovuta adeguare al secondo posto in retta ma ha confermato la sua ascesa tecnica, Cathrinelle è invece calata nel finale, infilata per il terzo posto da Canzone D’Amore. Al via aveva sbagliato Cis dell’Olmo, che era stata oggetto di attenzioni al betting.

L’ultima corsa prima della pausa era il Premio Owern Cr, l’invito sul miglio per cavalli di 4 anni: malgrado la lotta iniziale con Baaria Ama (400 iniziali in 27.5), Bangla D’Esi è stata capace di completare il percorso di testa a media di 1.12.8, regalando ad Andrea Farolfi il  secondo successo della riunione. Inutile il tentativo del giocato Bat Host, molto lento al via e poi in risalita esterna in scia a Becoming: il cvallo di Gennaro Casillo ci ha provato in retta ma senza riuscire a minacciare seriamente la cavalla di Mauro Baroncini. Terzo posto per Baghera degli Dei, tornata bene dopo aver perso tanti metri per un errore iniziale.