NEWS
Bonjovi Mmg (Gp. Minnucci) domina la divisione maschile del Gran Premio Nello Bellei (Foto Rosellini - Snaitech)
Gran Premio Nello Bellei: Bonjovi Mmg e Bahamia non deludono le aspettative nella prova maschile e in quella femminile
21 Agosto 2021

Il trittico degli appuntamenti di cartello della stagione al Sesana si è concluso questo sabato con i due Gran Premi intitolati a Nello Bellei e riservati ai 4 anni. Sia la prova maschile sia la prova femminile avevano dei favoriti chiarissimi, e Bahamia e Bonjovi Mmg hanno saputo onorare perfettamente il ruolo dimostrando di essere soggetti di qualità e estremamente affidabili.

Partiamo dalla divisione maschile: costretto ad inchinarsi a due coetanei di grande spessore come Bengurion Jet (nel Triossi) e Blackflash Bar (nel Criterium dei 4 Anni), Bonjovi Mmg aveva oggi a disposizione un… calcio di rigore: Giampaolo Minnucci in sulky al portacolori di Mauro Prospero lo realizzava con la massima freddezza, alla Jorginho insomma, consapevole di avere nelle mani il soggetto migliore e nel numero di avvio un trampolino ideale dal quale mettere subito una seria ipoteca sulla corsa. E infatti con un lancio perfetto il figlio di Ganymede metteva subito il risultato in cassaforte, anche perché a tentare la partenza era soltanto il compagno di training Boltigeur Erre, che aveva l’unico l’obiettivo (riuscito) di guadagnarne la scia. In testa senza spesa, Bonjovi poteva fare i propri comodi (il solo Biagio Trebi’ “osava” avventurarsi all’esterno, naturalmente ben guardandosi dallo “stuzzicare il battistrada) completando un primo km in 1.17.5, poi nell’ultimo giro decideva di regalare agli appassionati un saggio della sua classe volando in progressiva accelerazione il mezzo miglio conclusivo in 57 per tagliare il traguardo a media di 1.14, ma senza minimamente essere richiesto, centrando il quinto successo in una corsa di gruppo della carriera. Boltigeur Erre mancava l’en plein di scuderia perché nei metri finali era infilato all’interno da Billy Idol Jet, con il quale Gocciadoro aveva fatto un piccolo miracolo in avvio riuscendo a sistemarsi subito in terza posizione (dal 12). Anche Enrico Bellei faceva un piccolo miracolo con Biagio Trebi’, che nonostante il percorso allo scoperto riusciva a mantenersi in quota anche nell’ultimo giro supersonico e a chiudere quarto: una prestazione che ne conferma la crescita costante e la legittimità ad affrontare i primi della classe: il più titolato Banderas Bi, che ne aveva seguito le orme all’esterno, non riusciva a migliorare e in retta vinceva la volata per il quinto posto su Benvenuto Par, che in avvio era riuscito a sistemarsi quarto in corda.

La divisione femminile non era andata troppo diversamente: anche lì la favorita Bahamia coglieva lancio perfetto dall’1, poi da cavalla brava e professionale gestiva al meglio le energie portando a spasso la compagnia per allungare in progressione e controllare in retta le rivali, alla fine precedute chiaramente a media di 1.14.5. Perfetto in sulky alla vincitrice Alessandro Gocciadoro, che riusciva a realizzare lo schema tattico auspicato alla vigilia: che non era solo quello di difendere il comando, ma anche di trascinarsi in scia la compagna Beautyful Day. Quest’ultima, affidata a Edoardo Loccisano, seguiva come un’ombra la portacolori di Girolamo Casella e per un attimo in retta dava pure l’impressione di poter tentare l’agguato: alla fine doveva adeguarsi al secondo posto completando l’en plein di scuderia, mentre Enrico Bellei faceva anche qui il massimo con Brigitte Roc, che difendeva il terzo posto conquistato al via. Bonneville Gifont stavolta rinunciava alla partenza, sfruttava fino al km la scia esterna di Brooklyn Lux, poi muoveva all’attacco ma non riusciva ad avvicinare la battistrada sul cambio del ritmo: in retta comunque tornava a farsi sotto e chiudeva quarta a ridosso, davanti all’altra allieva di Gocciadoro Babirussa Jet, che da centro gruppo si liberava solo sull’ultima curva e finiva bene in retta ma troppo tardi per unirsi alla lotta.

Non deludeva le attese la favoritissima Arancia Jet nel Premio Sem, la condizionata sui 1640 metri per cavalli di 5 e 6 anni con i gentlemen in sediolo: con Filippo Monti in cabina di regia, l’allieva di Angelo Nuti conteneva al via Achille Jet, graduava a piacimento e in retta si limitava a controllare i rivali vincendo con il freno a mano tirato, a media di 1.15.9. La lotta per il secondo posto vedeva l’appostato Zodecar Verynice rientrare ad America Di Risaia, che aveva mosso al km provando vanamente a tastare il polso alla vincitrice.

Nella giornata intitolata a papà Nello, non poteva mancare una vittoria del “figlio del vento”: nel Premio Memorial Piera Fedi, la prova ad handicap per cavalli di 3 anni, Enrico Bellei azzeccava una bella giravolta portando al comando la sua Cleopatra Caf che poi si opponeva al favorito Cointreau, costretto così ad accodarsi secondo. Una volta in testa, la figlia di Love You provava a gestire i parziali ma doveva accelerare sull’avanzata di C’Est Moi Bi, la cui azione si faceva più pressante sul penultimo rettilineo: all’imbocco dell’ultima curva la cavalla di Gennaro Casillo si gettava di galoppo, Cleopatra Caf sparava le ultime cartucce e riusciva a difendersi dall’affondo finale di Cointreau, salvando una testa di vantaggio a media di 1.16.4 sui 2040 metri. Al terzo posto terminava Cesare dei Veltri sull’errore di Conrad di Poggio.

In uno schema nel quale ha costruito gran parte delle sue fortune, il vecchio leone Spirit Roby tornava a piazzare la zampata siglando il Premio Valpiana-Irma Cacialli: l’allievo di Roberto Biagini usufruiva di svolgimento ad hoc, secondo in schiena al battistrada Super Op che imprimeva alla gara ritmo costante per far pesare la risalita ai penalizzati (ci provava il favorito Zipriz, che però si gettava di galoppo sulla penultima curva): il battistrada di Edy Moni svolgeva bene il suo compito sino ai 100 finali, dove però accusava lo sforzo: Spirit Roby passava nei metri finali, a media di 1.16.1 sui 2040 metri, mentre Omsk dei Greppi all’interno chiudeva secondo a ridosso davanti al penalizzato Anteo del Ronco che relegava al quarto posto il generoso Super Op.

Tra i soggetti più “produttivi” di questo scorcio di stagione c’è senza dubbio Vasty di Poggio: il portacolori della scuderia Mistero continua a scalare le categorie e nel Premio Sperlak, la prova sul miglio per soggetti di cat. C/D, ha centrato il quarto successo nelle ultime sei uscite, imponendosi ancora con grande autorevolezza. Massimo Barbini ha mosso al passaggio in anticipo su Ziguli dei Greppi, non ha trovato l’anticipo di Zaire Wise As e ha così potuto raggiungere il battistrada Vettel Op, lo ha liquidato sull’ultima curva e ha allungato sicuro verso il traguardo, tagliato a media di 1.14.6. Ziguli dei Greppi ha seguito le mosse del rivale emergendo al secondo posto, salvandosi dal finalone di Zaire Wise As (non troppo convincente in sgambatura, ma poi ripresentato in buon assetto da Gocciadoro) che sull’ultima curva aveva subito il calo drastico del deludente Vettel Op.

Alessandro Gocciadoro riusciva comunque a centrare il secondo successo della serata nel Premio Scellino, la condizionata sui 1640 metri per cavalli di 3 anni, con l’atteso Catman di Celle: il figlio di Bold Eagle doveva impegnarsi per debellare la resistenza di una determinata Coblenza, che andava al comando e tirava via a gran ritmo (km in 1.13) nella speranza di fiaccare l’attaccante: ma il portacolori della Futura 2004 si dimostrava soggetto di caratura superiore, superava la rivale sull’ultima curva e coglieva il secondo successo consecutivo (il quinto della carriera) al record di 1.12.7. A Coblenza il merito di averci provato: la cavalla di Casillo chiudeva seconda, mentre a intervallo era terzo Ciclone Petral.