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Akela Pal Ferm regala al proprietario Francesco Paolo Caruso iul successo nel G.P. D'Abruzzo (Foto Rosellini - Snaitech)
Gran Premio D’Abruzzo: Akela Pal Ferm si conferma la più forte
25 Aprile 2022

Cosa ci può essere di più bello per un proprietario di vincere un Gran Premio con una cavalla di scuderia? Guidarla personalmente! E’ quanto successo a Francesco Paolo Caruso che, stante l’appiedamento di Antonio Di Nardo, ha scelto di salire in sulky alla pupilla di casa Akela Pal Ferm e di sfidare senza paura i professionisti nel Gran Premio D’Abruzzo, il Gruppo 3 che Montecatini ha “ereditato” dall’ippodromo di San Giovanni Teatino e che rappresentava il clou della riunione di questo lunedì 25 aprile, Festa della Liberazione. Una scelta coraggiosa anche per un gentleman “navigato” come il palermitano, ma che si è rivelata vincente anche perché la splendida figlia di Maharajah, da mesi ormai una realtà nel panorama dei migliori anziani indigeni, gli ha reso il compito facile facile. Akela Pal Ferm presentava le credenziali migliori, ma c’era il timore che la posizione potesse crearle qualche problema in avvio: e invece in 50 metri ha saltato tutti e si è installata al comando, facendo intendere all’arrembante Zinko Top che avrebbe logicamente corso al comando: dopo il quarto veloce (28.7), l’allievo di Alessandro Gocciadoro si è adeguato all’esterno della battistrada che ha così potuto completare un primo km in un tranquillissimo 1.15.1 per poi ingranare la quinta sul penultimo rettilineo, salutare la compagnia e regalare al proprietario addirittura la passerella trionfale in retta, centrando a media di 1.13.1 il secondo gran premio del 2022 dopo il successo (ben più sofferto) del Ponte Vecchio a Firenze. Acquattato alle spalle della vincitrice, Trillo Park ha provato a mantenere il piazzamento ma in retta ha subito lo speed di Agrado, che senza mai abbandonare lo steccato ha avuto un percorso meno complesso del solito. Anche Billy Idol Jet è progredito per varchi per concludere al quarto posto su Zinko Top, che si è giocato… l’all in al via ma ha trovato una rivale con una mano più forte. Apple Wise As, l’altra allieva di Casillo sulla quale si erano riversate le attenzioni del betting mattutino, non è scattata come ci si poteva aspettare e non è riuscita a scavalcare Trillo Park: ha poi provato a seguire all’esterno Zinko Top ma nel mezzo giro finale non ha avuto la forza per incidere.

Successo senza troppi patemi per la favoritissima Chanel dei Veltri nel Premio Arazi Boko, l’invito sui 1640 metri che ha aperto il pomeriggio: l’unico brivido nella fase iniziale, ma Enrico Bellei era bravo a rientrare a City Lux con il favore della curva e una volta in testa la figlia di Varenne poteva amministrare comodamente il ritmo e con una chiusa veloce dominava a media di 1.14.8 per l’ottavo successo su 18 uscite, confermando così il grande feeling con il traguardo. City Lux seguiva a qualche lunghezza la vincitrice, Chames dei Greppi comprometteva la sua corsa con un errore al via ma poi rimesso sapeva vincere la volata per il terzo posto.

Con Diva Tor e Darvin Caf in errore nella fase iniziale, il Premio Timone Ek diventava una pura formalità per Doralice: partita prudente, la cavalla di Alessandro Gocciadoro poteva sfilare comodamente su Dakar As e nell’ultimo giro si staccava progressivamente dalle rivali e ritrovava la vittoria a media di 1.16.6. A intervallo, Davinci Cla bruciava per il secondo posto Dakar As.

Molto seguito al betting, Cerbero Trebi’ faceva felici i suoi sostenitori nel Premio Zacon Gio, l’invito sui 1640 metri per buoni 4 anni. Affidato a Edoardo Baldi, l’allievo di Claus Holmann andava facile al comando e così volgeva a proprio favore lo schema tattico della prova: nei 600 finali, il figlio di Vivid Wise As sapeva infatti arginare gli attacchi di Cadillac Grif e svettare a media di 1.13.9. Cadillac Grif ci provava con coraggio ma trovava un rivale “tosto” e doveva adeguarsi al secondo posto mentre l’appostato Conrad di Poggio restava in quota cogliendo una valida terza moneta.

La punta ci vedeva giusto anche nel Premio Mack Grace Sm, la prova per anziani di cat. E/F con i gentlemen in sediolo a cavalli di proprietà, dove la giocata Albachiara Dipa con Sandro Gori in cabina di regia si rendeva autrice di perfetto percorso di testa, spegnendo le ambizioni di Voltaggio, per la verità poco incisivo e in difficoltà già ad un giro dalla fine nel percorso esterno, e poi eludendo l’agguato finale dell’appostata Zaira dei Veltri per vincere a media di 1.14.8. Ancora lontano dai primi ai 600 finali, Bamako dei Greppi si impegnava in un difficile quanto brillante recupero e chiudeva terzo.

Ottimo secondo otto giorni fa nella giornata di apertura, Alfred piazzava la zampata vincente nel Premio Vernissage Grif, l’handicap ad invito valido come II Tris: a centro gruppo, il figlio di Ismos Fp muoveva al mezzo giro finale, affrontava in quarta ruota l’ultima curva e finiva fortissimo in retta sorvolando il penalizzato Suerte’s Cage, che dopo percorso esterno aveva debellato all’ingresso in retta la resistenza della battistrada Blu Star (giocata). Media di 1.15.5 sui 2040 metri per il vincitore, mentre Valente Fb tornava sul passo nel finale e vinceva la volata per il terzo posto di misura su Super Op e Anteo del Ronco.

Nel Premio Uragano Trebi’, la prova per i 3 anni che ha concluso il pomeriggio, il favorito Demon di No sbagliava sull’ultima curva quando era saldamente al comando lasciando al comando Dioniso, che era avanzato dopo 600 metri ed era sceso secondo in corda ad un giro dalla fine sull’errore di Dolly Effe: il cavallo di Enrico Bellei in retta accusava la fatica ed era preda di un duplice attacco: a svettare era l’outsider Deep Purple Grif, che dopo essere rimasto alla finestra scattava ai 250 finali e proponeva le battute migliori a centro pista, bruciando proprio sul filo di lana Dunya Mi che invece aveva superato Dioniso in preferenziale. Vittoria a media di 1.16.7 per l’allievo di Enrico Fiaschi interpretato da Cesare Ferranti.