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La carrozza storica con a bordo il driver Yohann Lebougeois e lo staff del vincitore 2015, Charly Du Noyer (Foto De Nardin - Trenno)
La storia del Gran Premio Orsi Mangelli
28 Ottobre 2016

   Corsa d’elite riservata ai migliori cavalli di tre anni, maschi e femmine, italiani ed esteri, il Gran Premio Orsi Mangelli è stato disputato per la prima volta nel 1970 e da subito ha iniziato a registrare nell’albo d’oro nomi dell’eccellenza del trotto: il primo vincitore è staro infatti  Akobo, guidato in sulky da Nello Bellei, un mito per l’ippica italiana e mondiale.

   Nel 1978, con la corsa intitolata per la prima volta sia al Conte Paolo Orsi Mangelli sia al figlio Orsino, si corre in una nebbia fittissima, in pieno autunno: il pubblico riesce a vedere solo la retta d’arrivo e attende un duello serrato tra Atmos, vincitore del Derby, e il fortissimo Furman. Dalle nebbie emerge invece Iperide, che aveva deluso nel Nastro Azzurro ma che in questa occasione aveva sorpreso tutti scattando all’uscita dell’ultima curva

   Nel 1981 si testa la formula del race off: alla finale accedono solo i due vincitori delle batterie di qualificazione. In pista Argo Ve e Abaco, il secondo dimostra di avere speso troppo nell’accesso alla finale e quando prova a recuperare il fiato non basta; Argo Ve vince in scioltezza e centra l’accoppiata Derby – Orsi Mangelli.

   Dieci anni è di scena Crown’s Invitation, tedesco di nascita ma di proprietà della scuderia Toniatti: è un dominio assoluto, il cavallo stacca tutti già dalla retta opposta e vince in assoluta scioltezza. Nel 1996 invece salta il banco: Personal Banneer, baia appena acquistata dalla scuderia Biasuzzi negli Stati Uniti e in arrivo da quattro vittorie consecutive, è strafavorita e arriva in retta d’arrivo in testa, ma il suo driver, Maurizio Biasuzzi commette l’errore di portarla Real Diamond, guidato da Tommy Andersson, non si lascia sfuggire l’occasione e la infila sulla sinistra, involandosi verso la vittoria.

   Anno 1998: Varenne trionfa nel Derby e si presenta a Milano da favorito, ma non ha ancora raggiunto la piena maturità. Si trova davanti il terribile canadese Conway Hall, con ampia esperienza nelle selettive come corse statunitensi. Conway Hall sorpassa Varenne in curva e allunga in dirittura, tenendosi in scia il danese C Toj Frokjaer che batterà in un arrivo da fotofinish. E’ una delle pochissime corse non entrate nel palmares del più forte trottatore della storia, ma Varenne, con le successive conquiste in tutto il mondo, non farà rimpiangere ai suoi tifosi questa mancata vittoria.

   Tra le edizioni successive vanno ricordati Zambesi Flash nel 1999, Giulia Grif nel 2006, Nesta Effe nel 2010. Nel 2012 si corre per l’ultima volta nell’ippodromo di San Siro, con la vittoria dello svedese Quid Pro Quo. Poi per due anni la corsa si trasferisce a Torino, dove nel 2013 si mette in luce Robert Bi che vince prima l’Orsi Mangelli e poi il Derby, spostato a dicembre: nei due anni successivi Robert Bi, di proprietà della scuderia Bijkerk, diventa protagonista all’estero vincendo in Olanda, Francia, Danimarca e Svezia.

   Dal 1 novembre 2015 il Gran Premio Orsi Mangelli è tornato a Milano, sulla pista de La Maura.

Conway Hall (Orsi Mangelli 1998)
Conway Hall (Orsi Mangelli 1998)
Crown's Invitation (Orsi Mangelli 1991)
Crown’s Invitation (Orsi Mangelli 1991)
Quid Pro Quo (Orsi Mangelli 2012)
Quid Pro Quo (Orsi Mangelli 2012)
Real Diamond (Orsi Mangelli 1996)
Real Diamond (Orsi Mangelli 1996)