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Vernissage Grif (A.Gocciadoro) sigla il suo terzo G.P. Città di Montecatini dopo le edizioni del 2020 e del 2021 (Foto Rosellini - Snaitech)
Vernissage Grif stravince, per la terza volta, la 71^ edizione del Gran Premio Città di Montecatini in un Ippodromo Snai Sesana in festa con ben 5mila presenze
15 Agosto 2023

In questa calda sera di Ferragosto Vernissage Grif ha scritto un altro capitolo della sua prestigiosa storia che qui al Sesana, a parte la sfortunata parentesi dello scorso anno, nella gestione Gocciadoro ha conosciuto solo grandi gioie e soddisfazioni. L’assalto al terzo Città di Montecatini è dunque andato a buon fine: il nubifragio abbattutosi lo scorso anno, che aveva costretto a posticipare la disputa della finale, era stato quasi un “avvertimento” di quello che sarebbe poi accaduto nell’atto più importante. Oggi invece il barometro segnava bello stabile e le premesse, a cominciare dalla splendida sgambatura del primo pomeriggio che avevano visto un cavallo centrato e voglioso di andare, erano tutte improntate alla massima fiducia. Il campione di Gennaro Riccio si presentava da netto favorito e da netto favorito ha dominato la batteria (trottando in scioltezza in 1.12.3 con un quarto finale in 27.7) e poi la finale, dove si è espresso a media di 1.11.3, in entrambe le occasioni ottenendo il via libera dai rivali. E’ mancato un avversario che avesse l’audacia di tenergli testa, come aveva provato a fare Zacon Gio nei 2020 e nel 2021 e così la corsa si è trasformata in un monologo, ma anche in mancanza di un…. contraddittorio Vernissage ha saputo regalare spettacolo per la sensazione di potenza che sprigiona il suo incedere. Dietro il vincitore ha fatto un figurone City Lux, che ha vinto il Città di Montecatini degli “altri” e lo ha fatto nonostante in finale abbia dovuto affrontare un percorso durissimo, quasi costantemente allo scoperto, addirittura guadagnando qualcosa al vincitore (che comunque era in assoluto controllo). Il cavallo di Riccardo Pezzatini l’ha spuntata per il secondo posto su Bonneville Gifont, che dopo aver conquistato il comando con un gran lancio (relegando all’esterno Kennedy, che poi ha detto basta sulla penultima curva) aveva poi lasciato strada al compagno di training. Al quarto posto ha chiuso Ziguli dei Greppi: la cavalla di Nicola del Rosso si era imposta a sorpresa nella prima batteria, guadagnando con un gran lancio (bravissimo Edo Loccisano a rientrare ad un provetto partitore come Ur Tab di Azzurra) la scia di Vincero’ Gar, che come già nella prova di avvicinamento si è dimostrato un pò labile all’epilogo. Ziguli lo ha infatti dominato chiaramente in retta in 1.12.7, con Bonneville Gifont e Ur Tab di Azzurra a guadagnare gli altri due accessi per la finale. Vista la scarsa incisività nel correre al comando, Pippo Gubellini ha scelto una tattica d’attesa in finale con Vincero’ Gar, e la cosa sembrava poter dare i suoi frutti: il cavallo di Fausto Barelli era in scia a City Lux e sembrava anche bello tonico quando all’ingresso in retta si è gettato di galoppo gettando al vento anche la possibilità di difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Nella batteria di Vernissage Grif, Antonio Di Nardo era stato bravissimo a gestire al meglio Zefiro Gual difendendo il secondo posto a intervallo dal vincitore: sugli errori di Buzz Stecca e di Verdon Wf in dirittura, City Lux e Barbabietolo Pel erano terminati alle piazze mentre un Kennedy né carne né pesce grazie al miglior tempo come quinto classificato riusciva a strappare l’ultimo pass utile per la finale.

All’uno-due realizzato con Vernissage, Alessandro Gocciadoro in serata ha aggiunto anche il successo di Eolo Jet nel Premio Marchini Costruzioni, anche questo molto atteso malgrado l’incognita della partenza da fermo. Il figlio di Wishing Stone non ha battuto ciglio nella delicata fase iniziale quando si è ritrovato compresso in mezzo a Extra Wind e Emenel con cui si contendeva il comando, ha ringraziato quando i due rivali si sono estromessi quasi contemporaneamente e una volta al comando era francamente difficile pensare di batterlo: Eolo ha trottato un primo km comodo in 1.20 e il secondo sul piede dell’1.12 sotto il pungolo di un ottimo Ek Del Ronco, che si è mantenuto coraggiosamente vitale sino in fondo e l’ha spuntata di misura per il secondo posto sull’appostata Eclipse degli Dei, a sua volta migliorata.

La riunione si è aperta con il Premio Scuderia Wave con interessanti puledri in pista sul miglio. Fantastica Doda vinceva nettamente al betting il match con Folletocar accentrando le attenzioni degli appassionati, ma la pista dava un responso opposto, con il maschio della connection Fausto Barelli-Pippo Gubellini che saltava via nel lancio la rivale, completava un primo km tranquillo in 1.20 e spiccioli e poi nei 350 finali teneva a bada l’assalto della femmina distendendosi bene in retta per chiudere a media di 1.16.5. Terzo successo in altrettante uscite per questo promettente figlio di Adrian Chip, ancora perfettibile (è apparso un pò insicuro sull’ultima curva) e dunque con evidenti margini di progresso. Fantastica Doda ha retto comunque bene il confronto: è vero che in pratica si è corso soltanto per 300 metri, ma l’idea è che si tratti di due ottimi prospetti. Al terzo posto Fuera, che ha perso il contatto dai primi due quando si è accesa la miccia.

Non pochi colpi di scena nel Premio Hotel Ercolini e Savi: l’errore nella fase iniziale di Doctor Caf sembrava aver consegnato la vittoria alla controfavorita Doroty Degli Dei, impressione rafforzatasi ai 600 finali quando la femmina si è prodotta in un allungo molto incisivo, ma poi sull’ultima curva sono cominciate le “magagne”, con l’andatura che è andata via via peggiorando per sfociare nella rottura all’ingresso in retta. Si è così ritrovata al comando Dolcenera, ma lo speed più efficace in retta lo ha prodotto Demon dell’Est, che con Antonio Di Nardo lungo la “preferenziale” ha bruciato la rivale a media di 1.14.2. Con una mano dalla sorte, l’allievo di Gennaro Casillo ha così ritrovato la vittoria interrompendo un periodo opaco. Terzo Doritos Bi sull’altro allievo di Gennaro Casillo, Dunga. 

Prestazione semplicemente strepitosa di Big Capar nel Premio Incanto Liberty, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. D/E con i gentlemen in sediolo: l’allievo di Enrico Bellei si impegnava costantemente al largo del battistrada Baciodidama Font per “stenderlo” appena in retta e chiudere a media di 1.13.7 sfuggendo al finalone di Balio Col, che bruciava per il secondo posto Cuba del Duomo e Urbe del Ronco. Periodo davvero proficuo per Carlo Ulivi, che si era già imposto cinque giorni fa con l’altro pupillo di scuderia Barron Tav: ma quella di stasera è stata davvero una prestazione da “circoletto rosso”.

Che sia uno specialista degli handicap, è cosa nota, ma Zeno del Ronco di questi tempi va forte come non mai e lo ha dimostrato nel Premio Hotel Marchionni, l’handicap ad invito per cavalli anziani: spavaldo malgrado la resa di metri, il cavallo guidato da Francesco Facci si è incaricato di girare all’esterno del battistrada Blu Star (che aveva speso per sfondare al comando), se ne è sbarazzato prima dell’ultima curva e ha allungato, tenendo a distanza di sicurezza un ritrovato Attenti Al Lupo a media di 1.14.1 sui 2060 metri. Catman di Celle non ha concluso terzo a intervallo su Alfred.