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Uragano Trebi trionfa sul traguardo del Città di Montecatini 2018 (Foto Rosellini - Snaitech)
Città di Montecatini, record di presenze all’Ippodromo SNAI Sesana che festeggia la vittoria di Uragano Trebi’ e Roberto Vecchione
15 Agosto 2018

Una serata di festa confermata dal record di presenze all’Ippodromo SNAI Sesana con 14.882 accessi che di poco ha superato il record del 1977 che toccò quota 14.800. E’ stata una serata di grande divertimento per tutte le fasce d’età a bordo pista mentre in pista, si sono vissuti grandi contenuti tecnici in cui ha brillato la finale della 66^ edizione del Gran Premio Città di Montecatini, la tradizionale kermesse al centro dell’estate che da sempre rappresenta il momento di maggiore attrazione della stagione. In una edizione tra le migliori degli ultimi anni, i protagonisti hanno saputo offrire ai tanti appassionati emozioni forti che solo l’ippica sa regalare. Cominciamo per ordine, dalle batterie, come in un “thrilling“.

Nella 1^ batteria, 5^ corsa in programma, Tamure Roc è stata la grande delusione. La portacolori della scuderia Sant’Eusebio non ha avuto difficoltà a conquistare il comando sfruttando il suo eccezionale scatto iniziale, ma già dopo un primo quarto ha rischiato di farsi sorprendere dal tentativo di contropiede di Sonia. Filippo Rocca ha richiesto la sua allieva che ha risposto, ma probabilmente non era quella ammirata in altre occasioni. Tamure Roc e Sonia sono arrivate appaiate al chilometro in 1.13.9 e, a loro si è aggiunto in terza ruota uno strepitoso Deimos Racing, che incurante del percorso esterno iniziato a 900 metri dal traguardo, ha proseguito  passando in vantaggio sull’ultima curva e vincendo isolato in retta, alla media di 1.11.8. Sugar Ray sfruttando il treno esterno era entrato secondo in retta, ma nel finale è stato rimontato da Arazi Boko e Dijon che sono venuto ad occupare le migliori piazze, rispettivamente a media di 1.12 e 1.12.3, mentre Sugar Ray ha concluso a media di 1.12.4. Tamure Roc è invece crollata concludendo al sesto posto.

Com’era prevedibile la 2^ batteria, 6^ corsa in programma, ha vissuto una fase iniziale infuocata che ha visto protagonisti Up Right Bi all’interno e Superbo Capar all’esterno nel tentativo di sfondare: alla fine il portacolori della scuderia Bellosguardo è passato, sfruttando una breve incertezza del rossoverde, ma intanto i 400 iniziali se ne erano andati in 27.9. L’atteso Timone Ek si è avvicinato gradualmente trascinandosi in scia Uragano Trebi’, ed è stato proprio quest’ultimo a proporre un cambio di marcia totalmente differente ai 400 finali, con i quali si è sbarazzato dei rivali e si è involato verso il traguardo a media di 1.11.9. Up Right Bi è riuscito a liberarsi a pelo al termine della curva finale e ha sprintato a far suo il secondo posto con grande merito, considerata la spesa iniziale, mentre a sorpresa per le vie brevi Pantera del Pino ha strappato il terzo posto a Tarim, con Superbo Capar che ha concluso in calo al quinto posto guadagnandosi però il pass per la finale in virtù del miglior tempo rispetto all’altra batteria. Deludente Timone Ek, che ha così subito visto sfumare i sogni di un bis dopo la vittoria dello scorso anno.

La finalissima che ha chiuso il convegno di ferragosto all’Ippodromo SNAI Sesana, ha regalato un successo meritatissimo per Uragano Trebi’ e il suo team, con Roberto Vecchione in cabina di regia e il training di Holger Ehlert. Un trionfo che il driver aversano ha cullato anche quando la situazione tattica sembrava a rischio, contando sulla grande condizione e sulla duttilità del portacolori della scuderia Super Fantastica. In testa è andato Arazi Boko con spesa contenuta, visto che Superbo Capar si è presto gettato di galoppo e che Dijon e Up Right Bi sono partiti con prudenza: proprio Up Right Bi si è portato con gradualità sul battistrada, il quale comunque potuto amministrare relativamente il ritmo (km sul piede dell’1.13): Dijon dalla seconda pariglia ha provato a spostare ai 400 finali ma il francese non è risucito a cambiare passo, Up Right Bi ha accusato la fatica sull’ultima curva, e così Uragano Trebi’ (che al sorteggio aveva scelto l’1) si è ritrovato la destra libera in retta e ha potuto mettere in mostra uno dei pezzi migliori del suo repertorio, lo speed secco, bruciando letteralmente il pur valido Arazi Boko a media di 1.11.3, salutato dal boato della tribuna del Sesana. Sempre stimato dal compianto Biagio Lo Verde nonostante il carattere difficile di inizio carriera, poi cresciuto sotto le cure di Francesca Croce, con il trainer tedesco il figlio di Nad Al Sheba ha raggiunto la piena maturità diventando uno dei migliori anziani dell’attuale panorama indigeno. Arazi Boko, reduce dalla campagna scandinava, ha fatto la sua corsa ma si è dovuto arrendere ad un rivale che al momento è davvero un brutto cliente per tutti. A sorpresa, per le vie brevi Pantera del Pino ha fatto suo il terzo posto davanti al francese Dijon, probabilmente non del tutto a suo agio sull’anello a raggio ridotto. Niente da fare invece per l’atteso Deimos Racing e per Enrico Bellei, che hanno visto sfumare le loro speranze con un errore nella fase iniziale, ma lo svedese di Erik Bondo ha confermato di poter competere con i migliori anziani attualmente in circolazione.

E veniamo alle altre, bellissime corse del convegno. Tutto facile per Zizou nel Premio Viale Manzoni, la prova di apertura sui 1640 metri per cavalli di 3 anni: con Enrico Belei in sediolo, il cavallo di Erik Bondo ha contenuto al via il rivale dichiarato Zauber Ferm (rimasto all’esterno per l’inserimento di Zazzera Jet), è andato via a passo costante e negli ultimi 500 metri ha preso ampio margine sul resto del gruppo imponendosi a media di 1.14.2. Evidentemente la pista di Montecatini porta bene al portacolori della scuderia Virginia Trotto, che proprio al Sesana aveva colto l’altra vittoria della carriera. Sul calo di Zazzera Jet, Zauber Ferm è riuscito a scendere secondo in corda al km ma le energie erano agli sgoccioli e prima della curva finale si è gettato di galoppo. Ha colto così il secondo posto Zigis Sister, guidata con prudenza da Roberto Vecchione, precedendo Zagara di Mazvall.

Cavalli di due anni protagonisti del Premio Scuola del Cavallo Trottatore: gli attesi Alex Op e Arno Dell’Est hanno sbagliato sulla prima curva lottando per il comando, e allora via libera per Aurt Mede Sm, allenato da Tiberio Cecere e guidato da Giuseppe Pietro Maisto, che al passaggio sotto le tribune ha superato di forza il leader Aladin Bi e si è allungato sicuro verso il traguardo, a media di 1.16.8: seconda corsa e seconda vittoria per questo figlio di Ganymede, che ha confermato di essere già cavallo “maturo”. Buon secondo posto per l’esordiente Alchemist Bi, finito bene in retta dopo qualche piccola divagazione, mentre l’errore in zona proibita di Around The World ha lasciato il terzo posto ad Aladin Bi.

Gran bella vittoria di Zetaway Fox nel Premio Piazza del Popolo: con Federico Esposito in sediolo, il cavallo allenato da Alex Gocciadoro da centro gruppo è avanzato ai 500 finali in terza ruota con una notevole progressione ed è passato in retta da cavallo superiore, in 1.14.3. Per il portacolori del signor Luigi Lettieri nona vittoria in quattordici uscite, davvero uno score niente male. Zoe Grif Italia ha seguito le orme del vincitore nella risalita esterna e ha colto un ottimo secondo posto, mentre Zeno del Ronco, che per lungo tratto si è impegnato al largo della battistrada Zahrah, ha chiuso al terzo posto. Al via era sbottata di galoppo l’attesa Zamira Luis.

Nel Premio Corso Matteotti, prova con partenza tra i nastri per buoni cavalli anziani (tutti a pari nastro) Up Lady Cr con Roberto Vecchione ha provato la fuga in avanti (km in 1.15.5) rendendo dura la risalita ai cavalli all’esterno e in particolare a Running Allmar, ma in retta ha accusato lo sforzo ed è calata. Gli avversari le sono piombati addosso: l’appostata Kandy Krisp per vie interne, il favorito Talete Deimar e Top Gun America (finito fortissimo a centro pista) ma soprattutto Saimon Barboi che, ancora quarto in corda all’ingresso in retta, ha trovato un varco incredibile e soprattutto ha piazzato una zampata micidiale, imponendosi a sorpresa con una “magata” di Roberto Andreghetti, risolvendo di misura un arrivo altamente spettacolare a media di 1.15. Talete Deimar è risultato il primo dei battuti, mentre Kandy Krisp e Top Gun America sono finiti al terzo posto in parità.

Il Premio Corso Roma, la prova riservata ai gentleman con cavalli anziani, ha vissuto sul monologo dell’attesa Uptown Kronos: come spesso accade, Filippo Monti ha reso tutto facile, portando la cavalla di Cristian Rizzo al comando, gestendo a piacimento il ritmo (km tranquillissimo in 1.18.5) per fare passerella in retta, anche perché la possibile avversaria Uynona Ranch (seconda in corda) ha sbagliato all’ingresso della dirittura quando magari avrebbe potuto provare a creare qualche grattacapo alla vincitrice. Urbe del Ronco all’interno ha rimontato per il secondo posto Ubi Boko Sm.

La seconda parte della serata è stata caratterizzata a tinte forti dal team Holger Ehlert-Roberto Vecchione. Oltre al doppio trionfo (batteria e finale) nel Città di Montecatini, la coppia ha sbancato anche la bellissima TQQ, il Premio Viale Verdi, con il penalizzato Uhaveadream. Subito in terza pariglia all’esterno, il portacolori della scuderia Niss ha atteso gli eventi mentre davanti Supremo sotto il pungolo di Ronaldo Grad (poi in errore sulla penultima curva) completava un primo km in 1.15.3: al mezzo giro finale Uhaveadream è scattato in terza ruota, già sull’ultima curva era padrone della situazione e in retta ha proseguito sicuro tagliando il traguardo a media di 1.14.6 sui 2060 metri. Ursula Fb e Ribot Zs di spunto hanno centrato le migliori piazze; Really Dl, sempre nelle prime posizioni ha concluso generosamente al quarto posto su Spirit Roby, mentre Supremo si è arreso ai 350 finali.

Secondo successo della serata per un ispiratissimo Roberto Andreghetti nel Premio Viale IV Novembre, invito sul miglio per buoni cavalli di 4 anni: con Verdon Wf, dopo essere stato respinto al via da Victor dei Ronchi, il driver ravennate ha saggiamente ripiegato in quarta posizione ma è tornato all’esterno a metà gara quando Vernissage Grif ha superato di forza il battistrada iniziale e ha provato a darsela a gambe: Andreghetti non lo ha perso di mira, in retta ci ha creduto sino in fondo e nelle ultime battute l’ottimo allievo di Erik Bondo è passato, a media di 1.12.8. Vernissage Grif ha salvato di stretta misura il secondo posto dal bel finale di Valzer di Poggio, con Volcada Bar quarta leggermente discosta.