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Il combattuto arrivo del Premio Maslogarth, con Get The Power (A. Satta) che precede Double West (Foto Dena - Snaitech)
Get The Power non delude
17 Aprile 2021

Tre anni protagonisti nelle due prove più interessanti del programma di sabato a San Siro: titolare di tre prestazioni in tre maiden (l’ultima in particolare) nelle quali aveva fatto intendere di poter essere un prospetto interessante, Get The Power esordiva in perizia in una prova di tradizione come il Premio Maslogarth, l’handicap sul doppio km di pista media, attirando le attenzioni degli appassionati che lo eleggevano favorito: attenzioni che il figlio di Harzand ha ripagato brillantemente. A centro gruppo, Get The Power come tutto il resto del gruppo è stato preso in contropiede da Sopran Tucano, che ai 400 finali ha sorvolato tutti passando di slancio in vantaggio: il portacolori di Leonardo Ciampoli dopo la violenta “sparata” ha progressivamente esaurito lo slancio, il cavallo del team Biondi, Double West e Global Hero si sono riorganizzati e gli sono piombati addosso, con Get The Power che ha respinto di misura il bottiano mentre Global Hero ha concluso terzo a contatto. In sella al vincitore Alessio Satta, alla seconda blu vittoria milanese con la giubba del signor Luigi Roveda.

Altra corsa di tradizione era il Premio delle Scuderie, l’handicap sui 1600 metri pista media: ben interpretata da Luca Maniezzi (due vittorie per il “Presidente” nel pomeriggio), Penny Billy ha sfruttato al meglio la scia della battistrada Sopran Nausicaa per attaccarla nei 300 finali e imporre la sua legge dopo un bel testa a testa. Per la cavalla allenata da Diego Dettori si tratta della seconda vittoria in carriera, dopo la maiden riportata in autunno a Varese. Sopran Nausicaa ha venduto cara la pelle confermando l’ottimo momento di forma: il gruppo ha seguito a lunghezze le prime due senza riuscire a recuperare il gap: la volata per il terzo posto è stata risolta da Proclaimed davanti a Ariadeno e Sonova Beach.

A 11 anni, Carolwood Drive ha ancora voglia di lottare e soprattutto di sorprendere. Al rientro dopo 6 mesi di stop e anche per questo snobbato al betting, il cavallo allenato da Alessandro Tommasi ha centrato la vittoria nr. 12 della sua onorata carriera siglando con in sella Alberto Berton il Premio Franco Baraldi, ultima eliminatoria del GP Bottanelli riservato a cavalieri ed amazzoni: sempre nelle prime posizioni, il grigio a metà retta ha superato la battistrada Isole Eolie ormai a corto di argomenti, è ripartito sulla puntata di Gran Pierino e si è staccato nell’ultimo furlong. Gran Pierino ha esaurito lo spunto nei 100 finali e così a disputarsi il secondo posto sono stati Evil Weapon e Turn It Off, terminati nell’ordine.

Nel Premio Brugherio, l’affollata reclamare sui 1800 metri in pista circolare per cavalli di 3 anni, Palabra si declassava sensibilmente dopo un paio di prestazioni non esaltanti ma in contesti decisamente migliori di quello odierno, e la cavalla di Stefano Botti partiva nel ruolo di logica favorita: Antonio Fresu l’ha mantenuta larga a centro gruppo, poi ai 400 finali l’ha richiesta all’impegno e la figlia di Arcano ha risposto bene passando e staccando nettamente i rivali nell’ultimo furlong. Love Yourself (che era stato il primo a passare sulla battistrada Liral) ha stretto i denti e ha salvato di misura il secondo posto dal bel finale de Il Malese.

In programma c’erano anche le prime due eliminatorie del circuito San Siro: entrambe combattute, hanno visto svettare gli attendisti. Nel Mile la vittoria è andata a Ida Chicken: ben servita dal ritmo veloce imposto dal battistrada Helegant Man, la cavalla di Stella Giordano con in sella Luca Maniezzi si è fatta avanti tra i cavalli in retta e ai 250 finali è passata allungando e rendendosi intangibile. L’atteso Creek Island non ha avuto percorso pulitissimo ma si è liberato in tempo per rimontare per il secondo posto Flying Fairy, finito forte a centro pista. Helegant Man ha probabilmente pagato il rientro calando a 250 finali.

Nel San Siro Classic l’acuto lo ha prodotto Goldfinger, uno specialista della sabbia che però ha dimostrato di saperci fare anche sull’erba, quando le condizioni glielo consentono: con Silvano Mulas in sella, il cavallo di Alessandro Pastorelli è scattato sullo steccato opposto anticipando l’avanzata del “solito” Still In Time e poi nei 100 finali si è sottratto ad Amica Mia, finita molto forte a battere il compagno di training Still In Time per la seconda moneta.