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Ennesima dimostrazione di forza per l'imbattuto Zeppelin Kyu Bar (Foto Dena - Snaitech)
Zeppelin Kyu Bar, e sono otto!
28 Febbraio 2019

L’appuntamento del giovedì con le corse al trotto a La Maura ha avuto come mattatore Alessandro Gocciadoro, autore di un triplete e capace di mettere in mostra un paio di pedine che potrebbero rivelarsi molto interessanti per il prosieguo della stagione. Seppure si trattava di una corsa “normale”, la copertina se la guadagna Zeppelin Kyu Bar, che nel Premio Yankee Blondie ha mantenuto l’imbattibilità portando a otto la striscia di vittorie consecutive: il facoltoso portacolori della scuderia Horses Our Passion ha trovato una corsa “vera” per merito di Zaffiro Gzo che lo ha anticipato al via sfilando in un amen al comando e accettando senza timori il confronto, ma ancora una volta Zeppelin ha dimostrato di essere soggetto dal grande potenziale e capace al contempo di correre in tutti gli schemi e con un percorso garibaldino ha debellato la resistenza del coetaneo passando in retta per concludere a media di 1.13.4 sui 1670 metri. Lo attendiamo adesso con curiosità al cospetto di categorie più impegnative. Ottimo anche Zaffiro Gzo, che ha mantenuto il secondo posto, gli altri palesemente inferiori: per la cronaca, il terzo posto è andato a Zaffiro Trio.

Alla seconda uscita della carriera, ha mantenuto l’imbattibilità anche Ateeco degli Dei nel Premio Muscle Hill. Bravo il driver emiliano (e non è la prima volta che capita) ad apportare i necessari accorgimenti al suo puledro dopo una sgambatura poco convincente: in corsa il figlio di Mago D’Amore si è trasformato in un “soldatino”, è andato via spedito in testa completando un km in 1.14.7 facendo pesare il percorso ad Artu’ Mabel che, viste le “titubanze” del pre-corsa aveva giustamente provato a tastare il polso al rivale: Ateeco degli Dei però ha retto bene sino in fondo concludendo a media di 1.14.3, mentre Artu’ Mabel in calo è stato battuto in zona traguardo da Antelope Gar, che al passaggio ne aveva preso la scia anticipando un pò bruscamente Gattopardo Bar, poi quarto.

Tris servito per l’uomo in giallo con Owen’s Club nel Premio Bambi: soggetto dai trascorsi superiori, il glorioso portacolori della scuderia Liby & King da fresco sente evidentemente meno gli acciacchi che lo affliggono e in una cat. E che non lo vale non ha avuto difficoltà ad imporre la maggiore qualità. Owen’s Club dopo partenza prudente ha avvicinato gradualmente Urian, ha sferrato l’attacco ai 400 finali ed in retta è passato netto per vincere a media di 1.13.1. Seconda una generosa Uccea Jet, risalita all’esterno prima in scia al vincitore e poi aria in faccia negli ultimi 600 metri, davanti a Upper Trio, entrambe prevalenti sulla stanca Urian.

Ad aprire il convegno sono stati i cavalli di 3 anni impegnati nel Premio Yankee Yanke. Come già al debutto, l’atteso Arden Wise As ha “steccato” dimostrando di essere puledro ancora immaturo, Alessandro Gocciadoro lo ha impiegato con la massima prudenza ma all’imbocco dell’ultima curva il figlio di Ready Cash si è gettato di galoppo quando era ai lati di Amornero Roc. Difficile dire come sarebbe andata a finire, ma ciò nulla toglie all’ottimo debutto del portacolori della scuderia Sant’Eusebio: reduce da una bella qualifica milanese, il figlio di Igor Font guidato da Filippo Rocca ha fatto tutto bene, conquistando il comando, facendosi gestire, piazzando un penultimo quarto in 28.3 con cui ha risposto all’avanzata del favorito: una volta eliminatosi il rivale, la retta finale è stata una passerella per il vincitore che ha concluso a media di 1.14.5 con una impressione molto positiva per facilità di impiego e bontà dei mezzi. Alfa Wise As, secondo dal via, ha mantenuto il piazzamento a qualche lunghezza, reagendo ad Alcatraz Geo che si era fatto sotto nel mezzo giro finale.

Gentlemen protagonisti nel Premio Toto D’Asolo in sediolo a cavalli di 4 anni: in errore al via la favorita Zoom Roc, a vincere è stata a sorpresa Zambla Alta, con un Dante Bosia bravo a sfruttare le evenienze e a prendere la meglio nel finale su una Ziara Del’Est che ha qualcosa da recriminare: leggermente intralciata al via dal galoppo di Zoom Roc, la cavalla guidata da Fabio Marchino si è impegnata all’attacco del battistrada Zero In Condotta trovando la reazione del rivale, è passata solo in retta ma a quel punto Zambla Alta ha potuto mettere in campo energie più fresche passando nettamente in retta sulla rivale, che ha salvato di misura il secondo dal bel finale a centro pista di Zeman Bini.

Vittoria sofferta per Vodka Lemon nel Premio T V Yankee, una prova per cavalli di cat. G: con il suo preparatore Max Castaldo in sediolo, il portacolori del signor Aleardo Dall’Oglio ha potuto impostare la prevista tattica d’avanguardia, ma i metri finali sono stati percorsi in sofferenza e sul palo gli è piombato l’attendista Ubaldo Jet, risalito gradualmente all’esterno in scia a Ranuncolo Jet: Vodka Lemon si è salvato in foto, a media di 1.15, mentre Urbano Bargal ha vanificato il consueto percorso per corsie esterne con un errore in zona traguardo lasciando il terzo posto a Ranuncolo Jet, a sua volta salvatosi di stretta misura da Tuberosa.

Nel Premio Diesel Don, Vincent Trio e Marco Stefani hanno sfruttato a dovere la collocazione al primo nastro e con un percorso di testa si sono resi intangibili a media di 1.14.4 sui 1650 metri. Vicki Laksmy, brevemente incerto dopo 400 metri, è avanzato con decisione sul battistrada riuscendo a sistemarsi secondo ai 400 finali ma sull’ultima curva è tornato a sbagliare quando però sembrava già aver speso le migliori cartucce: il secondo posto è andato così all’altro penalizzato Venerdi, venuto bene avanti da fondo gruppo nei 600 finali, mentre Sovrana di Grana a intervallo ha salvato il terzo posto. Da rivedere il rientrante Valentino, poco brillante nel tentativo di risalita all’esterno.