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Zidane Grif si è imposto da netto favorito nel Premio Lets Go (Foto Dena - Snaitech
Zidane Grif l’asso del poker di Gocciadoro
3 Marzo 2019

Smaltito il periodo influenzale, da qualche settimana il barometro nelle scuderie del Team Gocciadoro è tornato a segnare bello stabile e così in questa interessante riunione domenicale a La Maura è arrivato un poker di successi nel quale non poteva mancare la conferma, attesissima, di Zidane Grif nel Premio Lets Go. Il figlio di Ready Cash ha sempre dato l’idea di essere potenzialmente il soggetto più dotato della sua generazione, oggi ha dato una ulteriore dimostrazione dei suoi mezzi stampando un km finale in 1.10.7 in totale scioltezza, dominando in lungo e in largo i rivali. Certo la corsa si era messa subito in discesa e gli avversari si sono ben guardati dallo stuzzicare il battistrada, insomma bisognerà attendere esami più complessi (magari già in occasione di un nuovo, imminente confronto in terra francese annunciato dal suo preparatore) ma intanto ci godiamo un soggetto che sembra essere fuori dall’ordinario. Dietro al vincitore hanno fatto ottima figura  Zarchicco Park e Zilath Jet: l’allievo di Santo Mollo è partito dalla quinta posizione al mezzo giro finale superando l’opposizione di Ziva Ek e ha recuperato molto nella chiusa veloce, confermando la bella impressione dell’ultima uscita e piegando uno Zilath Jet che dal canto suo continua a crescere di corsa in corsa. Zenio, secondo dal via, ha pagato il rientro calando nei 400 finali e ha chiuso al quarto posto sull’errore in retta di Ziva Ek che lo aveva sopravanzato.
Dicevamo del poker dell’uomo in giallo: alla prima uscita per il training del team emiliano, ZIngara Bi è apparsa in versione extra-lusso imponendosi nel Premio Ibiza Fc nonostante un breve errore in avvio: la portacolori della scuderia Biasuzzi si è rimessa al volo, è venuta avanti al passaggio scavandosi un posto alle spalle della battistrada Zenalda sulla penultima curva, in retta è tornata alla carica e pur non perfetta di meccanica ha disposto della rivale, di misura ma chiaramente, al record di 1.13.5. Più indietro, Zarina di Mira dopo graduale risalita esterna ha piegato per il terzo posto Zecora Joy.
Nel Premio Solerid è arrivato a stretto giro di posta il secondo successo consecutivo per Andre’ Shark Ors, per il quale sarà bene non fidarsi più delle sgambature: come già in occasione della vittoria fiorentina di martedì, il portacolori della signora Serena Pardini non aveva convinto nelle false, e invece in corsa si è trasformato in un soldatino, anzi rispetto alla prova del Visarno qui ha fatto un notevole passo avanti, sfilando in testa dopo 500 metri e isolandosi con 600 finali in 41.5, media complessiva di 13.3 frantumando il record firmato appena cinque giorni fa. il favorito Aster Prav ha mosso a metà gara, è riuscito a scendere secondo dopo il km ma sull’accelerazione del battistrada è rimasto sul passo e alla fine ha ceduto anche il secondo posto alla veloce Anthara Bi, che aveva concesso strada al vincitore dopo 500 metri.

Tutto facile infine per Vivienne Effe nel Premio Ideale Tab, la “maratonina” a resa di metri: sull’errore iniziale dell’unica avvantaggiata Visa di Casei, la portacolori del signor Ettore Berno si è ritrovata subito in vantaggio su un quartetto di “superstiti” (al via aveva sbagliato Urien del Sauro e Sama), si è potuta permettere un miglio tranquillissimo in 2.06 e poi ha allungato nel finale per imporsi per distacco, a media di 1.16.9 sui 2720 metri. AI 500 finali hanno sbagliato anche Venus Bonest e Vincent Ferm, così Unlight Grif ha potuto tranquillamente conservare il secondo posto.

Il convegno si è aperto con il Premio Stelle di Primavera, l’invito riservato ai personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo e con uno spettacolare arrivo a fruste alzate tra Real Thing, che aveva sfondato dopo 500 metri, e Painkiller Va: grintoso come non mai, il cavallo allenato da Salvatore Carro e affidato ad Alessandro Catalano è riuscito ad arginare per il classico baffo l’assalto del rivale sostenuto da Cesare Ercole e a imporsi a media di 1.14.8, mentre più indietro Rene’ Palle Bigi ha concluso al terzo posto.

Ha riservato non pochi colpi di scena il Premio Cherokee Chief, l’invito sui 2250 metri per cavalli di 3 anni di buone prospettive. La prima sorpresa nella fase iniziale con l’errore quasi contemporaneo di Acciaio e Adler Cup che lottavano per presentarsi su Aleandro Zs: i due si rimettevano rispettivamente in terza e quarta posizione con l’allievo di Gocciadoro che spostava ad un giro dal km avvicinando Aleandro Zs che intanto si era potuto permettere un km tranquillo: il battistrada allungava ai 400 finali entrando in vantaggio in retta ma nei metri finali peggiorava l’andatura e dopo revisione del filmato veniva tolto dall’ordine di arrivo. Vittoria così ad Adler Cup, comunque autore di un km finale cronometrato in 1.11.9 che la dice lunga sulla bontà del potenziale di questo figlio di Ideale Luis che gode della stima del suo entourage. Acciaio calava in retta e chiudeva secondo mentro lontano terminava terzo Arno di Pippo.

Gentlemen protagonisti nel Premio Lorenz Caf, una prova sui 1650 metri per cavalli di cat. F: l’attesa Valkyria Run è andata davanti e l’ha presa un pò troppo allegra, volando il primo km in 1.13.9 e ritrovandosi in bolletta in retta: Unbelievable As dopo averla pedinata dal via è passata, ma le battute migliori le ha prodotte l’attendista Urniano, ben servito dal ritmo di gara, che nel finale è passato netto, a media di 1.14.8, con Marco Castaldo in sediolo per il training del fratello Massimiliano, mentre Valkyria Run è rimasta al terzo posto.