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La vittoria di Pretending nel ST Leger: il portacolori della Effevi si è brillantemente ripetuto nella Coppa D'Oro (Foto Dena - Snaitech)
Pretending, dominio assoluto
26 Ottobre 2019

Altro sabato di corse di ottimo livello da San Siro, incentrato sul St. Leger Italiano, Gruppo 3 per i fondisti da quest’anno portato sui 3000 metri. C’era parecchio pessimismo sulle chance dei nostri portacolori, vuoi per le “scoppole” rimediate nelle pattern di domenica, vuoi per i precedenti in una corsa che ha spesso arriso agli invader. E invece è arrivato il successo di Pretending, sorprendente non tanto nel risultato (era pur sempre la terza forza) quanto nelle dimensioni. Che sulla distanza del fondo avesse trovato la sua migliore dimensione, era chiaro dopo le ultime affermazioni nel Monterosa e nel Duca D’Aosta, oggi però il figlio di Librettist ha fatto un ulteriore passo avanti della sua crescita agonistica: probabilmente gli ospiti tedeschi sono stati esageratamente sopravvalutati (Alkuin ha chiuso favorito addirittura a 2/5) ma il vincitore la sua netta affermazione se l’è costruita affrontando la sfida senza timori e correndo da protagonista sin dal via: con Fabio Branca in sella, il portacolori della Effevi è infatti andato via sul passo imponendo un ritmo selettivo che in dirittura ha messo in ginocchio Alkuin e Ormuz, che lo avevano seguito da vicino: così il cavallo di Alduino Botti si è progressivamente staccato vincendo da lontano, con Fabio Branca quasi incredulo nel vedere i rivali sempre più distanti. E al secondo posto ecco spuntare a sorpresa Great Aventura per un inatteso en plein di colori italiani. Alkuin ha concluso terzo davanti a Caterpillar e Ormuz.

Da vedere anche due maiden sui 1600 metri in pista media per cavalli di 2 anni, divisi per sesso, entrambe le prove sotto il segno di Alduino Botti e Stefano Botti e la monta di Dario Vargiu. I primi a scendere in pista sono stati i maschi e castroni nel Premio Basilica San Lorenzo, in cui ha fatto centro alla seconda uscita l’atteso Angelthunder, reduce da un debutto promettente in cui era terminato alle spalle di due coetanei stimati: ancora logicamente verde, il portacolori della scuderia Jerago si è presentato a centro pista in retta passando in lotta con Ca’ del Re per staccarsi nettamente nelle battute conclusive. Più indietro il debuttante Effevi Overly Sweet, migliorando per linee interne in curva, ha piegato per il terzo posto Beautiful Grey, che aveva guidato sin dal via.

Nel Premio Santa Maria delle Grazie, la divisione femminile, ha destato impressione ancora maggiore la debuttante Frozen Touch, per i colori di Stefano Botti e la monta del Dario Nazionale: ancora distante dalle prime ai 300 finali, la figlia di Australia e A Touch Wild ha trovato l’azione ai 150 finali e con un notevole cambio di marcia ha letteralmente travolto Maddy Girl, che sembrava aver risolto la lotta con No Profit e Grey On Post con le quali si era staccata nei 350 finali. Cavalla dall’ottima genealogia ma accolta abbastanza tiepidamente al betting, la vincitrice ha mosso le gambe in maniera non comune per una esordiente, per cui sarà da tenere d’occhio nelle prossime uscite. Maddy Girl e No Profit hanno replicato i recenti piazzamenti terminando alle spalle della vincitrice, Grey On Post ha forse sofferto la distanza calando leggermente nei 100 finali.

A sette giorni dal successo di Harlem Shake nel Premio Fiume HP, la connection Turri-Gasparini-Di Tocco ha di nuovo fatto centro sul tradizionale percorso dei 1400 metri in dirittura di San Siro siglando il Premio Caspoggio, la condizionata per cavalli di 3 anni e oltre con Dersu Uzala: cavallo che va impiegato col contagocce, il figlio di Windsor Knot quando è in piena efficienza è un ottimo soggetto, dopo il rientro anonimo di Roma ha segnato un netto progresso tornando a mostrare il suo vero volto: subito in prima linea, Dersu Uzala è passato in vantaggio dopo 600 metri, ai 400 finali ha allungato sull’attacco di Brasilian Man e nell’ultimo furlong si è scrollato di dosso il rivale, centrando la settima vittoria della carriera in appena quindici corse disputate. Brasilian Man stavolta è stato respinto senza attenuanti ma ha comunque dato la sua linea, mentre a lunghezze Aspettatemi è emerso al terzo posto su Checkmark. Non è invece riuscito a incidere Pensierieparole: evidentemente l’impegno ravvicinato nell’Omenoni si è fatto sentire sulle gambe dell’allievo di Bruno Grizzetti.

Non ha tradito le attese il favorito Pythius nel Premio Giancarlo Confalonieri, la condizionata riservata a cavalli di 3 anni e oltre sui 1800 metri in pista grande con i cavalieri e le amazzoni in sella: il portacolori di Mario Lanfranchi, per il training di Ricardo Santini e la monta di Riccardo Belluco, in retta ha fatto valere la maggiore caratura passando già ai 400 finali e scrollandosi definitivamente di dosso i rivali nell’ultimo furlong. Solitary Love ha provato finchè ha potuto a tenere il contatto con il vincitore ma si è dovuto adeguare alla piazza d’onore su Voluntary e Mikamine.

Dopo aver siglato le due maiden, Dario Vargiu e Alduino Botti al training hanno firmato in chiusura il tris siglando con Sotsura la finale del Trofeo Leonardo Classic, sui 2000 metri in pista media, prova valida come TQQ del pomeriggio: il portacolori di Stefano Botti ha respinto Chitarrista al termine di un vero “corpo a corpo” nei 200 finali, con il jockey di Oristano che si è esaltato nel clima da battaglia tirando fuori tutta la proverbiale grinta. Terzo posto per Riana, avanzata per linee interne, mentre Magic Jazz e Gettyto hanno completato il podio del Quintè.