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Nachtrose, con Murzabayev in sella, vince l'edizione 2022 delle Oaks d'Italia all'Ippodromo Snai San Siro di Milano nel preserale di domenica 19 giugno (Foto Dena - Snaitech)
NACHTROSE VINCE LE OAKS D’ITALIA, MENTRE ARIA IMPORTANTE SI CONFERMA GRANDE NEL CARLO VITTADINI
19 Giugno 2022

All’Ippodromo Snai San Siro domenica preserale di altissimo livello con le Oaks d’Italia e il Carlo Vittadini oltre al Premio Bersaglio e Del Giubileo. Nelle Oaks d’Italia, davanti ad oltre 1500 spettatori, ancora una volta è la dura legge di Peter Schierge: l’allenatore tedesco è una sentenza, e quando valica le Alpi fa più paura di Annibale. Con Nachtrose aveva puntato alle nostre Oaks da lontano e ha colpito ancora una volta, senza discussioni. Decisivo il successo della figlia di Australia, che ha preso la tesa fin dal via gestendo a buon ritmo e allungando in progressione netta senza mai dare la sensazione di poter perdere. Una cavalla che crescerà ancora e che seguiremo. Al secondo una Atomic Blonde in versione vera, e non quella brutta del Regina Elena, con il podio ospite che veniva completato da Zafania, rimasta troppo dietro per problemi di traffico. La migliore delle nostre è stata Atamisuqe, quarta sul palo e con un interessante autunno sulla distanza da affrontare.

Un vero e proprio pezzo di storia si è scritto nel Premio Carlo Vittadini, con la campionessa in carica Aria Importante che ha concesso il bis, vincendo in stile strepitoso nonostante un grave problema alla sella di Dario Vargiu in avvio. Sempre più Importante questa Aria, che ha sempre risposto con incredibile determinazione a tutti gli attacchi, con Cima Emeregency che doveva accontentarsi della piazza d’onore dopo averci provato in tutte le salse.

Risultato beffardo nel Premio del Giubileo, con la vincitrice Norge che riusciva a sottrarsi di poco dallo spunto di Sopran Basile, che finiva fortissimo e che avrebbe potuto vincere con un pizzico di buona sorte in più. Il ritmo blando e il conseguente schema tattico hanno inciso parecchio sul risultato di questa prova.

Tra i velocisti del Premio Bersaglio colpiva ancora l’immarcescibile Ipompieridiviggiu, che dopo aver colpito nel Certosa sui 1.000mt, replicava alla stragrande con un furlong in più in un arrivo thrilling con I Know Why e Collinsbay, finiti a strettissimo contatto. Troppo brutti per essere vero il favorito Ghepardo Da Todi, che non è mai stato capace di entrare nel vivo della contesta, nonostante un finale comunque buono.

Nel Gran Premio d’Italia ha deluso Frozen Day, ma ha siglato il compagno di scuderia Cime Tempestose, che piazzava l’allungo decisivo ai 400 tenendo bene sotto la pressione di Chelsea Garden e di Lohengrin.

Rimanevano le affollate Finali dei circuiti stagionali San Siro: nello Sprint l’arrivo era tutto romano, con Raccontero Di Te che scappava via al primo traguardo chiudendola di prepotenza davanti ad Amir e Goinga Fast. Nella Mile era Katsumoto che replicava il colpaccio dello scorso anno, vincendo ancora e ritrovando la cattiveria giusta in un testa a testa vibrante contro Grand El Chapo, e con la stessa Vivinca Ollolaesa a ridosso. Sul doppio chilometro del Classic era invece Creek Island a mettere tutti d’accordo, con uno scatto fulmineo che piegava La Grande Assente, mentre Careser rimaneva in quota per il terzo su Losak.