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Atik DL (A. Di Nardo) domina il Premio Final Score e chiude in bellezza la riunione della riapertura a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Atik Dl fa valere i diritti della classe
2 Settembre 2022

Il primo venerdì del mese di settembre ha visto la ripartenza del trotto milanese: subito spettacolo e ottime velocità: la pista è in perfette condizioni e pronta ad ospitare il grande appuntamento di domenica, quando a La Maura si correrà il Gran Premio Marangoni, ultima classica per i 3 anni lanciati verso il Derby. Dicevamo dei tanti motivi di interesse: prima fra tutti la prova conclusiva, un invito sui 1650 metri al quale era stata abbinata la scommessa Tris/Quartè/Quintè che, com’era nelle previsioni, è stata dominata dagli ultimi numeri dello schieramento. Da soggetto ormai stabile frequentatore del circuito classico, Atik Dl doveva solo evitare le insidie del campo affollato per imporre la sua legge, e così è stato: d’altronde l’allievo di Gennaro Casillo aveva pagato pegno alla cattiva sorte a Montegiorgio, qui invece tutto è filato liscio, anche perchè Antonio Di Nardo è stato bravissimo a scegliersi la scia giusta in avvio dalla terza fila e dopo 400 metri il suo pupillo era già in terza pariglia, in ideale posizione da sparo: a quel punto è bastato attendere i 600 finali per piazzare lo scatto e fare il vuoto e la vittoria è arrivata, semplice e netta, a media di 1.11. Bullo Gec ha seguito le mosse del vincitore e ha chiuso al secondo posto, e come da pronostico Becoming è emerso al terzo posto per la combinazione “giallina”, quella più giocata. Versus All ha vinto la volata per il quarto mentre una strepitosa Zonda Cup, nel vivo sin dalla fase iniziale, ha completato il Quinte’. Da segnalare l’errore di Brooklyn Lux al km al momento di piazzare lo scatto dalla seconda pariglia: difficilmente avrebbe potuto contrastare il vincitore, ma un posto sul podio a quel punto sembrava probabilissimo.

Di ottimo spessore anche il Premio Victor Gio, la prova sui 2250 metri per buoni cavalli di 3 anni. Corsa condizionata dall’errore improvviso di Daytona di Cecco al km quando era al comando, e del quale è stato lesto ad approfittare Desiderio D’Esi che si era portato ai lati della rivale: il cavallo di Mauro Baroncini si è così ritrovato al comando senza colpo ferire e per un soggetto del suo calibro a quel punto non è stato difficile portare a casa il successo: l’ultimo km volato in 1.11.7 – che ha portato la media ad un complessivo 1.13.2 sui 2250 metri – è stato però uno dei pezzi forti del pomeriggio. L’appostata Dali Prav non è riuscita a tenere la scia del battistrada e in zona traguardo è stata battuta da un Dingo sempre più sorprendente: non ha reso secondo le attese Danao degli Dei, pagando probabilmente il rientro ma anche uno svolgimento tattico che si è messo in salita sull’inaspettato errore di Daytona di Cecco: Gocciadoro aveva scelto di sfruttare la scia di Desiderio D’Esi e invece si è ritrovato suo malgrado scoperto, calando sull’ultima curva. Un cavallo da seguire assolutamente nelle prossime uscite è invece Dante Clemar, che al via aveva reso almeno una trentina di metri: il, cavallo di Casillo – è vero – ha potuto sfruttare il ritmo blando del primo giro per ricongiungersi, ma ha saputo migliorare per varchi anche nel secondo km quando il ritmo si è impennato e alla fine ha chiuso al quinto posto in linea con Daniel Av, altro soggetto pronto a colpire appena abbasserà il tiro.

La connection Gennaro Casillo-Antonio Di Nardo era già andata a segno nel Premio Erode Jet, la prova di apertura che chiamava a confronto cavalli di 4 anni con partenza tra i nastri. Reduce dal brillante successo firmato al Sesana, Charlotte Grif inscenava un gran bel percorso di testa: la figlia di Manofmanymissions superava di forza Caspian Play Font, teneva ritmo brillante (km in 1.13) ma sapeva chiudere ancora fortissimo (27.8 l’ultimo quarto), staccando i rivali e stabilendo il proprio personale in 1.12.7. Davvero un’ottima impressione, soprattutto per la meccanica più pulita rispetto all’ultima uscita. Caspian Play Font difendeva il secondo posto da Cayenne Slm, con gli altri due spersi per la pista.

Le due manches riservate ai giovanissimi erano entrambe griffate “Roc”: una bella soddisfazione per Filippo Rocca, che da appassionato gentleman-proprietario è ormai un ippico a tutto tondo e si sta facendo apprezzare sempre più come preparatore e anche come driver tra i professionisti. Delle due prove, quella riservata ai maschi e intitolata a Tony Gio ha offerto gli spunti tecnici migliori: a fare la corsa si è incaricato Edy Vdo, che dopo un km in 1.17.1 ha allungato in progressione e sull’ultima curva sembrava aver messo una seria ipoteca sul discorso vittoria: non era così perchè Ernesto Roc muoveva in terza ruota ai 500 finali, rosicchiava metro su metro al battistrada e lo sopravanzava in zona traguardo, di misura ma chiaramente, a media di 1.15.5, riscattando brillantemente un esordio sfortunato nel quale era stato condizionato da un errore iniziale. Edy Vdo si rifarà presto, e sicuramente sarà da seguire alla prossima anche il debuttante Espresso Italia, tornato al terzo posto dopo aver regalato diversi metri al via.

Nel Premio Ilaria Jet toccava alle femmine, e qui la vittoria ha arriso a Embassy Roc: quarta dal via, la figlia di Oropuro Bar è rimasta alla finestra fino ai 400 finali, quando ha mosso prendendo la schiena di Every Gams che si era portata ai lati della battistrada Everyday Bi: in retta la cavalla di Pippo Gubellini è passata sul calo della biasuzziana, ma Embassy Roc è finita più forte al largo e l’ha stampata proprio in zona traguardo, a media di 1.16.8. Sconfitta beffarda per Every Gams, comunque autrice di discreto esordio; qualche recriminazione anche per Eletta Jet, seconda dal via, che si è liberata tardi in retta e ha comunque fatto in tempo ad “acciuffare” il terzo posto su Everyday Bi, arrendevole nel finale.

Oltre a Gennaro Casillo e Filippo Rocca, firmava un doppio da allenatore anche Mauro Baroncini, che prima del successo di Desiderio D’Esi era andato a segno con l’altro 3 anni D J dei Veltri nel Premio Unica Gio. La punta ci vedeva giusto schierandosi per il figlio di Ringostarr Treb che che pure sulla carta sembrava la seconda pedina di scuderia: e invece, con Marco Stefani in sediolo, D J Spritz partiva a razzo dal 7 conquistando in un amen il comando, teneva buon ritmo spegnendo le ambizioni di Divo Op all’esterno, ai 400 finali ripartiva ancora sull’avanzata di Devagar Dl e vinceva netto a media di 1.14 netti. Devagar Dl difendeva il secondo posto da Doritos Bi che ne aveva seguito le mosse nella risalita esterna: sull’ultima curva sbagliava Dunhill Wise As quando era in scia al vincitore.

Bella vittoria di Un Grande Ido nel Premio Freund Ferm, prova valida per il Troifeo delle Regioni: il cavallo di Giuseppe Conticelli affidato a Vittorio Bosia ha sfruttato la proverbiale velocità nella giravolta per strappare il comando a un altro provetto specialista delle partenza tra i nastri come Stricker: partenza a parte, Un Grande Ido ha mostrato forma al top, dopo un secondo quarto tranquillo ha ripreso a pedalare forte e a media di 1.14.8 ha eluso agevolmente il finale di Beatles Boy Treb, più incisivo di uno Sticker che invece nonostante lo schema ideale è un pò rimasto sul passo nei 400 finali, restando al terzo posto anche grazie all’errore all’ingresso in retta di Zurro Zl che era in scia al vincitore.