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Con Andrea Guzzinati, Achille Ross completa il "coast to coast" e domina la SuperTris (Foto Dena - Snaitech)
Achille Ross non si prende
30 Aprile 2021

Ricco di contenuti di qualità il convegno di venerdì a La Maura, che proponeva un finale “col botto” rappresentato da una SuperTris sulla distanza dei 2700 metri che aveva le fattezze di un mini gran premio vista la presenza di tre estremi penalizzati del calibro di Always Ek, Vanesia Ek e Vincero’ Gar, soggetti che siamo abituati a vedere nelle prove di prima categoria. Ma nonostante la lunga distanza, alla resa dei conti nessuno dei tre citati è riuscito a entrare nella cinquina: più di demeriti dei penalizzati, bisogna però elogiare la comprovata abilità nello schema di Achille Ross e quella di Andrea Guzzinati nel gestirne al meglio le energie. Il portacolori di Francesco Rosselli come era prevedibile ha conquistato il comando nella giravolta ed è andato via spedito, ha completato un primo km sostenuto in 1.13.7, ha ripreso relativamente fiato nella fase intermedia, poi è tornato ad allungare al mezzo giro finale staccando i rivali e amministrando comodamente il vantaggio in retta. La tattica ha messo tutti nel sacco, ma Achille Ross si è reso protagonista di prestazione maiuscola trottando i 2700 metri in 1.14.5. Migliorando per varchi nei 600 finali e sprintando bene in retta, l’altro avvantaggiato Boys Going In ha chiuso valido secondo, mentre il resto della combinazione del Quintè è stata composta da soggetti del secondo nastro: Arnold Cup ha mosso in terza ruota sul penultimo rettilineo guadagnando posizioni ed è entrato secondo in retta dove ha poi subito lo speed dello svedese, nella scia del quale hanno agito Zar Op e Amarcord per chiudere rispettivamente al quarto e al quinto posto. Ai piedi del podio sono terminati Zilath Jet, che dalla terza posizione si è scoperto dopo un km provando ad avvicinare il vincitore ma in retta ha accusato la fatica, e Vincero’ Gar. Vanesia Ek non è venuta avanti nei 600 finali, mentre Always Ek si era estromesso nella giravolta.

Tecnicamente molto interessante anche l’altra maratonina della giornata, il Premio Uet Wise As che vedeva protagonisti ottimi soggetti di 4 anni divisi su due nastri: la punta ci ha visto bene appoggiando con convinzione Barnaba Baba, e l’allievo di Andrea Sarzetto ha replicato l’ottimo, recente successo bolognese con un altro percorso d’avanguardia, ben gestito da Maurizio Cheli che in retta, anche con un pò di mestiere (media di 1.16.1) si è difeso dall’affondo di Boys Stecca il quale ha faticato a liberarsi, mentre Breila di Casei ha rimontato per il terzo posto Becoming.

Ad aprire il pomeriggio sono stati i cavalli di tre anni impegnati nel Premio Own Wise As, sulla distanza del miglio. Ripresentato a due giorni dalla prova deludente di Roma, Caos di Girifalco si è prontamente rifatto: come dichiarato nell’intervista pre-corsa (come sempre utilissime), stavolta Alessandro Gocciadoro ha optato per correre di rimessa con il suo allievo e la scelta è risultata azzeccata, anche se una mano gliel’ha indubbiamente data la buona sorte mettendo fuori gioco Episode Nine ai 150 finali quando il finlandese si era sbarazzato del battistrada Coltwine di Casei e sembrava avviato alla vittoria. Sull’errore dell’allievo di Pietro Gubellini (costretto a mandar giù l’ennesimo “boccone amaro” del periodo) Caos di Girifalco ha potuto disporre allo sprint di Coltwine di Casei, tutto sommato non troppo convincente, imponendosi al nuovo personale di 1.14.2, mentre più indietro Coco Chanel Fior ha concluso terza.

Rientro da applausi per By Luca di Venere nel Premio Swan Wise As. Assente dalla prova sfortunata di fine gennaio a Vincennes, il cavallo di Mauro Baroncini affidato ad Andrea Farolfi si è impegnato in un percorso d’assalto mettendo alle strette la battistrada Baltimora Lux con un penultimo quarto in 27.7: il figlio di Muscle Massive è passato già sull’ultima curva e ha trasformato la retta di arrivo in una semplice passerella, centrando la settima vittoria della carriera e il nuovo personale, 1.11.8. Baltimora Lux ci ha provato con coraggio ma alla fine ha pagato l’ardire perdendo anche il secondo posto da Biscuit Wf, incisivo in retta dopo aver faticato a trovare lo spazio per sprintare.

Prima del successo di Achille Ross, Andrea Guzzinati era già andato a segno nella doppia veste di allenatore/driver grazie a Coco Axe nel Premio In Wise As, la prova per femmine di 3 anni sui 1650 metri. La figlia di Love You ha una meccanica particolare ancora da perfezionare ma possiede comunque un discreto motore: la portacolori della signora Rossana Cavaliere ha iniziato la sua risalita dopo 600 metri, ha avvicinato gradualmente Chanel du Kras ed è passata in retta, dove si è difesa bene dalle rivali tagliando il traguardo a media di 1.14.2, anche in questo caso nuovo personale. Con gran finale a centro pista, Costamagna Pax ha vinto la volata per il secondo posto su Carmencita (non troppo fortunata nello svolgimento) e Isotta Bar, mentre la battistrada Chanel du Zack ha alzato bandiera bianca in retta accusando probabilmente anche il violento strappo che l’aveva vista protagonista nella fase iniziale con Coblenza (fallosa sulla prima curva dopo aver scavalcato la rivale).

Un doppio anche per la connection Mauro Baroncini-Andrea Farolfi grazie alla vittoria di Capitan Harlock nel Premio Garden Variety, la prova sui 2250 metri per cavalli di 3 anni: il portacolori della Pentacom si è reso autore di prestazione maiuscola, con un ultimo km allo scoperto in 1.12 ha piegato la resistenza del battistrada Crack Op e si è imposto a media di 1.14 sui 2250 metri, nuovo personale sulla distanza. Celsius Mabel Fm ha provato a seguire le mosse del vincitore all’esterno e in retta è venuto a battere lo stanco Crack Op per il secondo posto.

Vincitore ad Albenga al rientro dopo lungo stop, Tino Roc si è brillantemente confermato nel Premio Man About Town, la prova sui 1650 metri per cavalli cat. F/G. Tutto semplice per il facoltoso portacolori della Sant’Eusebio, che Filippo Rocca ha indirizzato di pacca al comando mettendo subito una seria ipoteca sulla corsa: il sauro ha volato il mezzo miglio finale in 57 e ha tagliato solitario il traguardo a media di 1.13.3. Vortice Op, secondo dal via, pur perdendo la schiena del vincitore sull’ultima curva ha comunque arginato Sonny Club (scopertosi a metà corsa) per la piazza d’onore. Poco incisivo Alter Ego Club, battuto anche per il secondo posto da Arancia Jet.

Piuttosto caotico il Premio Frenella, la “reclamare” sui 1650 metri per cavalli anziani con i proprietari in sulky, nel quale avrebbe sicuramente giocato un ruolo importante Vinci Per Noi: il cavallo di Lorenzo Besana ha mosso sul penultimo rettilineo volando via il gruppo e raggiungendo la battistrada Aida Ido, ma nella manovra si è macchiato di un danneggiamento ai danni di Zurro Zl (un errore “di misura” al momento di completare il sorpasso) e probabilmente per tale motivo Fabio Marchino ha rallentato il suo portacolori sull’ultima curva tirandosi fuori dai giochi. Sulla stanca Aida Vdo si sono allora avventati in retta l’appostata Valkyria Run (seconda dal via), Zayn Malyn e Tacabanda Fi, ed è stato proprio quest’ultimo, lanciata a centro pista da Graziano Reggiani, a proporre le battute migliori svettando a media di 1.13.8, con Valkyria seconda.