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Agrado (F.Di Stefano) resiste all'assalto di Ziguli dei Greppi e sigla il Premio Encat 2023 (Foto Dena - Snaitech)
Agrado entra nell’albo d’Oro del Gran Premio Encat vincendo alla grande l’edizione 2023 all’Ippodromo Snai La Maura
26 Febbraio 2023

Due settimane dopo la disputa del Locatelli, l’ippodromo la Maura ospitava questa domenica il secondo appuntamento di cartello della sua stagione, il Premio Encat Gr. 3 sui 2250 metri: una prova storica del trotto italiano, riservata ai cavalli anziani e che nel proprio albo d’oro vede per tre volte il nome del grande Varenne, dominatore dal 2000 al 2002. Ma la storia delle corse al trotto, come quella di ogni altra disciplina sportiva, oltre che dai fuoriclasse è scritta da soggetti meno abituati alle luci della ribalta ma capaci di farsi trovare pronti quando l’occasione si presenta, e Agrado è sicuramente uno di questi. Grazie al lavoro di Francesco Di Stefano, il figlio di Ganymede è una bella realtà nel panorama dei migliori anziani e sul doppio km riesce a esprimersi al meglio. Proprio per questo erano sembrati legittimi i tentativi in Francia, ma evidentemente le piste e gli schemi transalpini non sono i suoi preferiti. I 2250 metri della pista milanese sono invece il suo “optimum” visto che già dodici mesi fa era andato vicino alla grande impresa chiudendo secondo. Quarto dal via, Agrado ha mosso sul penultimo rettilineo portandosi all’attacco di Vaprio, che era sfilato dopo 600 metri su Bonjovi Mmg e aveva completato il primo km in 1.13.4: il favorito si è arreso presto, Agrado è passato sull’ultima curva ma ha dovuto stringere i denti perché in scia c’era velenosissima l’outsider Ziguli dei Greppi; in retta la cavalla di Hollmann ha provato a rovinare la festa al driver palermitano e al suo pupillo, ma Agrado ha stretto i denti e a media 1.11.9 (record per le edizioni disputate a La Maura) ha salvato la vittoria. Se il successo di Agrado poteva essere nei preventivi, il secondo posto di Ziguli dei Greppi era difficilmente pronosticabile anche dopo il terzo posto ottenuto nel Locatelli: invece la cavalla di Nicola del Rosso è in grandissima condizione e ha confermato di meritare un posto a questi livelli. I più attesi hanno deluso: in primis Vaprio, calato a traguardo lontano, ma anche Allegra Gifont, la cui progressione si è un pò esaurita in retta di arrivo dove Chance Ek l’ha sopravanzata per il terzo posto. Bonjovi Mmg non ha saputo ripetere la prestazione del Locatelli, pagando duramente la spesa iniziale per superare Vesna.

Oltre al Gran Premio, il pomeriggio milanese aveva altri spunti di grande interesse: in particolare nel Premio Cirdan, la prova sui 1650 metri per cavalli di 3 anni dove gli occhi di tutti erano puntati sullo stimato Executiv Ek, e il portacolori della Pink & Black non ha avuto difficoltà a onorare il ruolo di favorito e a centrare la sesta vittoria in altrettante uscite. Il figlio di Face Time Bourbon al momento non ha avversari, il suo strapotere fisico è evidente (anche visivamente trattandosi di un puledro di mole “diversa” dai coetanei): proprietari e allenatore lo stanno gestendo al meglio, attendendone con pazienza la maturazione e Executiv finora non ha sbagliato nulla. E’ anche un soggetto dalla testa “buona”: non ha battuto ciglio per un breve agganciamento con Eridamia dietro l’autostart. Dopo il record di Roma, qui si è espresso a media di 1.14.3, un pò richiesto dal suo interprete in retta dove comunque non è mai stato avvicinato dai rivali. Eridamia è partita a razzo e dopo aver dato strada al favorito ha mantenuto la seconda moneta salvandosi dal finalone di Ebano degli Dei, finito fortissimo dopo essersi liberato solo all’ingresso in retta. Qualche rimpianto per Efrem e per il rientrante Ernesto Roc, in errore in retta quando sembravano potere lottare almeno per un piazzamento.

Giocato, Tourbillon Spin faceva felici i suoi sostenitori siglando il Premio Concord Roc, la prova sul miglio per cavalli di cat F/G: con un impeccabile Ivan Convertini in sediolo, il cavallo di Mauro Baroncini sul penultimo rettilineo raggiungeva il battistrada Zenit del Ronco (che aveva speso nella fase iniziale per vincere l’opposizione di Cybelle Font) e passava in retta, a media di 1.14.7, trascinandosi al traguardo Andrea Speed. Cybelle Font vinceva la lotta personale con Zenit del Ronco e prevaleva sul rivale per il terzo posto. In errore al via Axe Zack, che però era stato accolto con scarso entusiasmo dal betting.

Dopo un esordio promettente, Elite Pink era una osservata speciale nel Premio Igor Font, anche per la guida da catch-driver di Antonio Di Nardo: con la puledra di Fausto Barelli, il guidatore campano conquistava il comando sul rivale dichiarato Million Trot e poi badava al sodo controllando soprattutto a non concedere spazio all’allievo di Alessandro Gocciadoro. E così, mentre la portacolori del signor Giuseppe Rovida centrava la vittoria a media di 1.17.6, l’importato terminava chiuso come un topo in gabbia e perdeva anche il secondo posto da Eagle Eyes che si industriava al largo e restava in quota sino alla fine grazie al ritmo molto blando. Falloso all’ingresso in retta Enterprise Wise L quando sembrava poter dire la sua.

Il potenziale di Cralgido Sm, espresso brillantemente anche all’ultima uscita, è noto a tutti, ma probabilmente nessuno si aspettava che l’allievo di Baroncini avesse tra le sue virtù anche uno scatto notevole in avvio. Ma con i cavalli è così: il figlio di Mago D’Amore è migliorato anche sotto l’aspetto della meccanica e adesso può permettersi di rischiare di più anche nella fase iniziale. Il numero gli ha dato una mano, il resto lo ha fatto un bravissimo Andrea Farolfi che ha azzeccato un lancio perfetto rientrando a ottimi scattisti come Verdon Wf (poi falloso all’imbocco della prima curva) e Cronos degli DDei, che sull’errore del compagno di allenamento si è sistemato dietro il battistrada. La corsa si è accesa ai 600 finali, quando alla mossa di Alessandro Gocciadoro, Cralgido Sm ha risposto con un allungo secco che ha spento sul nascere le velleità del rivale: in retta ha poi ammistrato, il calo è sembrato più un problema di carattere, in ogni caso la vittoria a media di 1.12.2, non è mai stata seriamente in discussione. Cronos degli Dei ha fatto il suo, come pure Chemar che comunque ha confermato l’ultima brillante prestazione.

Dopo un paio di prestazioni macchiate da errore, Doctor Gio ritrovava la vittoria nel Premio Giuseppe Bi, la maratonina a resa di metri per cavalli di 4 anni. Prestazione maiuscola, quella del cavallo di Alessandro Gocciadoro, che nell’ultimo km in 1.11 si è impegnato all’esterno della favorita Daytona di Cecco e sul palo, al termine di un vibrante testa a testa, è riuscito a piegarla a media di 1.15.4 sui 2700 metri. Antonio Di Nardo ha fatto il possibile per portare a casa la vittoria, risparmiando il massimo lungo il percorso (il miglio era stato completato in 2.03.5). Dietro ai due ha chiuso terzo Dylan Dog Font con una performance da circoletto rosso visto che aveva sbagliato nella giravolta: ma proprio quell’errore è costato la squalifica (dopo revisione del filmato) al cavallo di Mauro Baroncini, comunque da segnare sui block-notes per gli ingaggi futuri: al terzo posto è stata così promossa Daytona Roc.

Prosegue il gran momento di Click Starlight: nel Premio Merckx Ok il cavallo di Jonathan Benfenati ha centrato la terza vittoria consecutiva, e ancora con una prestazione di grande spessore: sfruttando la collocazione allo start, il figlio di Varenne è andato davanti, ha tenuto ritmo brillante (km in 1.13) e ha saputo ancora allungare sull’ultima curva staccando i rivali: dominio totale a media di 1.13.9 (che con partenza da fermo è un bell’andare). L’altro avvantaggiato Cortomaltese Font ha conservato il secondo posto da Cluny dei Greppi. Molto atteso alla prima uscita per il training di Baroncini, il favorito Bambin si è buttato di galoppo sulla prima curva, ma sulla prestazione del vincitore avrebbe anche lui avuto difficoltà a recuperare il gap. 

Nel pomeriggio c’è stata anche l’attesa prova pubblica di Zacon Gio, da qualche mese passato al training di Alessandro Gocciadoro: in coppia con Zeudi Amg, il campione di Giuseppe Franco ha “scaldato i motori” trottando a media di 1.14.6, prima al traino e negli ultimi veloci 600 metri (in 41.5) ai fianchi della compagna di allenamento. Li attendiamo entrambi nelle classiche di primavera.