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America Ek con Andrea Guzzinati sigla la prova di maggior dotazione del pomeriggio (Foto Dena - Snaitech)
Andrea Guzzinati trova l’America
24 Maggio 2019

Un venerdì di corse interessanti all’ippodromo La Maura che ha avuto come mattatore Andrea Guzzinati, autore di un triplo con due successi in veste di catch-driver per conto di Alessandro Gocciadoro (impegnato nel week-end di Solvalla). Il connubio si è rivelato vincente anche nella prova di maggior dotazione del pomeriggio, il Premio Pine Chip, riservato a cavalli di tre anni sui 2250 metri, dove il driver torinese ha condotto ad una facile affermazione America Ek: toltasi l’etichetta di maiden a Bologna, la portacolori della scuderia Effebi ha saputo replicare prontamente andando al comando ed esprimendosi all’ottima media di 1.14.1 sulla distanza, con un ultimo km sul piede dell’1.13 con cui ha lasciato a distacco i rivali. Davvero un’ottima impressione, anche per la facilità con cui ha rifinito il tutto. E’ piaciuto tanto anche Agrado: il cavallo guidato da Francesco Di Stefano si è impegnato per corsie proibitive nei 600 finali (addirittura in quarta/quinta ruota sull’ultima curva) ed è riuscito a piegare l’appostato Anubis per il secondo posto.

L’altro successo da “catch” è arrivato nel Premio Piney Hanover con il favoritissimo Vaprio, un successo largamente scontato, anche alla luce del ritiro di Simpaty Trio, ma che per le modalità con cui è arrivato è assolutamente da sottolineare: il cavallo di Alessandro Gocciadoro si è infatti agganciato con Timoz dopo 400 metri, perdendo molti metri prima di riuscire a liberarsi, bravo Andrea Guzzinati a mantenere il sangue freddo, strepitoso il figlio di Adrian Chip, capace di tirar fuori una performance a dir poco superlativa  impegnandosi all’esterno del battistrada Tamboss – che si era potuto permettere metà gara in 1 minuto abbondante – per sottometterlo in retta, da cavallo superiore, a media di 1.12.8, e centrare così la prima vittoria dal cambio di training dopo l’errore marcato alla “prima” e la sconfitta beffarda patita ad opera di Panfollia all’ultima uscita. Il rientrante Tamboss (non correva da marzo) è rimasto secondo, Uhaveadream ha fatto tesoro della posizione per mantenere il terzo posto.

Con Toqueville Fi (al quarto successo nelle ultime sei uscite) nel Premio Penwood Andrea Guzzinati ha vinto anche come allenatore: lesto a prendere la scia dell’attaccante Urniano, il portacolori della Nuova Mirabello ha filato tutta strada il rivale ed è passato in retta, in 1.15.3 sui 2250 metri, salvandosi dal bel finale di Vinto, che ha qualcosa da recriminare avendo trovato tardi lo spazio per sprintare. Urniano dopo aver indotto alla resa Titus, è calato in retta conservando comunque il terzo posto.

La giornata primaverile e la pista scorrevole hanno propiziato diverse prestazioni cronometriche di rilievo. Ha cominciato subito Adam Kirby Col nel Premio Pine Speed, la maiden sui 1650 metri per cavalli di tre anni, dove il cavallo di Pier Luigi Giannoni allenato e guidato da Sandro Capenti, alla diciottesima corsa della carriera ha demolito il precedente personale (14.4) abbassandolo a 1.12.7: secondo dal via, il figlio di Uronometro ha liquidato la battistrada Aesir Selva con un penultimo quarto in 27.9 e si è progressivamente staccato dai rivali. Aesir Selva ha provato a difendere almeno il secondo posto ma sul palo è stata acciuffata da Ares Sco, con Azteco dei Greppi quarto in linea con i due rivali.

La migliore performance della giornata l’ha firmata nel Premio King Pine, la prova sul miglio per femmine di 4 anni, una Zeugma D’Amore in crescita costante e giunta al terzo successo consecutivo: sull’errore iniziale di Zenny Cup si sono accese subito le polveri, con Zoara’s Club che ha superato di forza Zoe Ferm completando i 600 iniziali in 41.4 e il km in 1.11.2 senza mai un attimo di tregua perché Zillaz, dopo aver partecipato allo strappo iniziale, sul penultimo rettilineo si è portata sulla battistrada: Zoara’s Club nonostante le energie profuse ha respinto l’attacco della cavalla di Giuseppe Schettino, non quello dell’allieva di Mauro Baroncini che, con Andrea Farolfi in sediolo, in retta ha messo in campo energie più fresche e ha prodotto progressione imparabile per svettare al record di 1.11.9. Bene le battute, Zoara’s Club in particolare, che ha chiuso seconda in 1.12.2.

Nel Premio Any Roc, la prova sui 2250 metri per cavalli di 4 anni affidati ai gentlemen, Zonzo con Michele Bechis in sediolo ha replicato il successo ottenuto all’ultima uscita sempre sulla distanza sfondando ad un giro alla fine sulla battistrada Zivarra Jet e poi reagendo bene all’attacco di Zedo Kronos, che sul penultimo rettilineo gli aveva pure messo qualcosa davanti: all’imbocco della curva finale il cavallo guidato da Filippo Monti si è disunito, e così il portacolori della scuderia Louisiana ha potuto completare indisturbato la sua fatica chiudendo a media di 1.14.3, mentre a intervallo Zino Nof ha fatto sua la seconda moneta su Zagros Cr.

Ritorno al successo per Vento del Pino nel Premio Silver Pine, la prova ad handicap sui 1650 metri per cavalli anziani: con Roberto Vecchione in sediolo, il cavallo di Holger Ehlert ha preso subito il comando e ha potuto gestire a piacimento i parziali per la prima parte di gara: al passaggio ha mosso Urian, che sul penultimo rettilineo ha impegnato duramente il battistrada dando per un attimo l’idea di poter sopravanzare il rivale, ma Roberto Vecchione aveva fatto benissimo i conti con il portacolori della Limitless, che sulla curva finale è rientrato all’attaccante e in retta ha retto bene sino in fondo, svettando a media di 1.15.5. Al secondo posto è finito forte Untouchable Lg, che aveva preso la scia di Urian sul penultimo rettilineo: terza senza troppo spazio all’interno l’appostata Vasta su Urian, calata nel finale.