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Denaar svetta chiaramente sul traguardo del Premio Fine stagione e regala ad Andrea Mezzatesta il terzo successo della serata (Foto Dena - Snaitech)
Andrea Mezzatesta, serata “frizzante”
30 Giugno 2019

Si è svolto sotto la luce dei riflettori il penultimo convegno di Milano galoppo prima della chiusura estiva. E i riflettori si sono accesi ancora una volta su Andrea Mezzatesta, di nuovo alla ribalta dopo il successo ottenuto con Assiro nel Gran Premio di Milano di domenica scorsa. Il jockey si è confermato interprete preciso ed essenziale, firmando un “triplete” che comprende i due handicap di pari dotazione che rappresentavano i momenti tecnicamente più interessanti della serata.

Il primo dei quali, il Premio Giussano sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre, lo ha riportato Maeva di Breve: presa di mira dalla sfortuna all’ultima uscita, la portacolori della scuderia degli Anelli si è meritatamente rifatta usufruendo stavolta di un percorso perfetto, del quale va naturalmente dato merito al suo interprete: da centro gruppo, la cavalla del team Biondi si è portata gradualmente a centro pista e ai 400 finali ha piazzato la sua progressione, passando e rintuzzando il tentativo di Fambrus sbucato per le vie più brevi dopo aver pedinato dal via il battistrada Katsumoto. Terzo posto con bel finale per Trivial Force su Avamac.

E’ arrivata poi la pronta replica per tutta la connection (trainer e fantino) nel Premio Fine Stagione, l’handicap sempre per cavalli di 3 anni e oltre ma sui 1600 metri, grazie al redivivo Denaar: Andrea Mezzatesta ha piazzato il portacolori del signor Luigi Roveda alle spalle del battistrada Najmuddin, appena in retta è andato in percussione sul rivale per passare ai 250 finali e staccarsi dal gruppo, dal quale è emerso al secondo posto So You Zen finendo bene tra i cavalli, davanti ad Arnad e Dream Up, mentre Guzman e Mister Buzzword non sono stati in grado di recuperare. Per il vincitore secondo successo sulle piste italiane, dopo quello ottenuto a dicembre a Pisa.

Per il training di Mario Marcialis Andrea Mezzatesta aveva invece conquistato il suo primo successo della serata, in sella a Brezza dei Grif nel Premio Angera, la reclamare sui 1400 metri in pista media per cavalli di 2 anni. Subito in avanti a ritmo di comodo, la portacolori di Sonia Panizzo ha dovuto reagire all’attacco portato a metà retta da Bice: quest’ultima è anche passata in leggero vantaggio, ma la rivale si è ripresa lungo la corda e nei 150 finali è tornata davanti per resistere sino in fondo. Bice invece è calata, superata anche per il secondo posto da Blackbirdfly: quarta l’attesa Born This Way, non troppo favorita dallo svolgimento che di fatto si è risolto in una volata di 400 metri.

A 8 anni, Mujas ha concluso nel migliore dei modi una brillante carriera agonistica (oltre alle numerose vittorie in condizionata, ricordiamo le piazze d’onore ottenute a 3 anni a livello di Listed nel Pisa, nel Premio Sbarigia e nel Premio D’Estate) siglando l’handicap riservato a cavalieri e amazzoni intitolato a Stefania e Giorgio Sommariva. Con in sella il proprietario Fausto Lavatelli (vincitore lunedì al montato a Torino), il cavallo allenato da Frank Turner ha sorvolato ai 400 finali la battistrada iniziale Annnasandra e si è involato verso il traguardo. Secondo a intervallo You’re Serious su Jak du Lac e Bianco E Nero, autore di buon recupero dopo avvio al rallentatore.

Esordio vincente per Faccio Io nel Premio Bellagio, la maiden sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 2 anni. Di proprietà della scuderia Blueberry e allenata da Bruno Grizzetti, la figlia di Bated Breath e Fularmada si è dimostrata cavallina matura: veloce lungo lo steccato, subito in prima linea con ai lati l’altro deb (e atteso) Macaire, ha saputo reagire bene al rivale che pure ai 350 finali era passato in leggero vantaggio, e con Marcello Belli in sella ha poi conservato un minimo vantaggio sino in fondo. Ai due si è aggiunto nel finale l’altro esordiente Urus (anche lui presentato da Bruno Grizzetti), terminato terzo in linea davanti a Storm Part, mentre Lady Lavender (molto verde) è calata nei 200 finali.

A chiudere il convegno i tre anni a confronto nel Premio Redone, un handicap sui 1000 metri in pista dritta. Gara condizionata dalla caduta poco dopo l’apertura delle gabbie di Antonio Fresu da Rock Vendome: Sopran Willow ha conquistato testa e steccato, superato ai 200 finali da Onnessa de Nurra che ha provato l’allungo risolutore, ma sulle sue tracce si è lanciato Soul Hunter: il cavallo del team Migheli (Mario al training e Antonio Domenico in sella) ha raggiunto la femmina e l’ha stampata proprio sul filo di lana. Ancora terzo Sopran Willow.