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Convegno del trotto rigorosamente a "porte chiuse" quello di venerdì 29 maggio all'Ippodromo Snai La Maura. In pista dalle ore 15:15 (Foto Dena - Snaitech)
Bella Degli Dei non si prende
2 Febbraio 2020

Consueto appuntamento della domenica con le corse al trotto all’ippodromo La Maura. I cavalli di tre anni avevano a disposizione la moneta più ricca del pomeriggio, il Premio Igor Font sui 1650 metri, con il betting orientato chiaramente su Brand Roc, che restava su due belle vittorie sulla pista. A vincere è stata invece Bella degli Dei, con la quale Andrea Farolfi ha giostrato al meglio i parziali dopo aver conquistato senza sforzo il comando: la portacolori della scuderia Skc ha completato metà corsa in 1.02 e ha allungato in progressione sul penultimo rettilineo quando si è profilata minacciosa la sagoma del favorito: penultimo quarto in 28.9 e ancora 400 finali in 29.2 per mantenere a distanza di sicurezza il rivale e chiudere a media di 1.15.3, eguagliando il proprio personale. Per l’allieva di Mauro Baroncini si tratta della seconda vittoria della carriera dopo l’esordio vittorioso di fine settembre. Buon terzo posto per Brooklyn Bred, risalito in scia a Brand Roc, mentre Begonia Jet e Bigben dei Greppi hanno progressivamente mollato nei 600 finali.

I tre anni erano protagonisti anche della prova di apertura, il Premio Cologne Kosmos, dove il deb Beckham, con il suo preparatore Vincenzo Castiglia in sediolo, ha dato seguito alla buona prova di qualifica dominando i coetanei a media di 1.15.5. Secondo dal via, il figlio di Napoleon Bar ha mosso all’esterno sul penultimo rettilineo andando in pressing sulla battistrada Halfmoon Light per passare in retta e mantenere a distanza di sicurezza un discreto Bolt Prav, risalito gradualmente all’esterno e in grado di precedere Birbone Gual, non troppo incisivo dopo aver agito da terzo in corda, mentre Halfmoon Light è calata in retta chiudendo al quarto posto.

Prima del successo con Bella degli Dei, Andrea Farolfi era già andato a segno con Ultimo Three nel Premio Arndon, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G:  il cavallo di Pippo Gubellini ha retto il pressing di Uberta’ dei Venti (600 in 43.6, km in 1.13.9) e al record di 1.13.3 si è sottratto al finale incisivo di Uranium Fi, finito molto forte a centro pista, mentre l’appostata Umber Kronos ha mantenuto il terzo posto.

Contrassegnato da tante rotture il Premio Noble Roc, la reclamare sui 1650 metri con i gentleman in sediolo a cavalli di proprietà di 4 anni: Aristide Dipa e Antilla Pit hanno sbagliato mentre lottavano per il comando, Avasinis Jet li ha imitati dopo 500 metri quando stava spostando per chiedere strada ad Arles dei Greppi che così è rimasta al comando sugli altri due “superstiti” Aida Vdo e Anouk Grad: dopo avere retto un primo attacco al mezzo giro finale, la battistrada si è arresa ad Aida Vdo in retta dove però le battute migliori le ha proposte Anouk Grad, che con Monica Gradi in sediolo è passato in zona traguardo per imporsi a media di 1.15.6.

Al rientro dal 20 dicembre, Zandroz ha mostrato di non avere smarrito la grande condizione di fine 2019 e ha risolto di forza il Premio O’Finnegan. E dire che lo schema è venuto durissimo all’allievo di Giorgio Carini affidato come sempre a Flavio Martinelli, costretto ad agire allo scoperto nell’ultimo km dopo che in 600 metri il favorito Zorro Code era scivolato al comando senza spendere: il portacolori della scuderia Patty è andato ugualmente in pressing sul rivale e lo ha piegato di forza in retta, tra l’altro firmando il nuovo personale, 1.13.1, centrando la terza vittoria nelle ultime quattro uscite. Zigis Sister è risalita gradualmente all’esterno cogliendo il terzo posto su Vesta D’Esi.

Vittoria a sorpresa di Valencia Min nel Premio Lexus Font, la prova a resa di metri sulla distanza breve per cavalli anziani: benché si avviasse al secondo nastro, la cavalla di Lamberto Barbieri affidata a Maurizio Cheli ha inscenato una vigorosa progressione in terza ruota nei 600 finali e in retta ha avuto ragione di Ze Doca che invece non ha saputo onorare il ruolo di favorito allo start: in testa su Unno Op, l’allievo di Holger Ehlert ha lasciato strada all’outsider Zeman Bini per spostare ai lati del rivale e passare in retta, dove però ha subito l’attacco della vincitrice. Uptown Kronos è risalita in scia a Valencia Min e pur non perseverando in retta è emersa al terzo posto.

Altro colpaccio, quello realizzato da A New Dream Lf nel Premio Checklist: l’allievo di Giuseppe Conticelli affidato a Francesco Di Stefano è sfilato al comando dopo 500 metri su Atena Wf, ha tenuto ritmo brillante completando metà gara in 59.8, ma ha comunque saputo reagire ai 400 finali sull’avanzata di Angel Cash, ripartendo in retta e respingendo sino in fondo il rivale al nuovo personale di 1.14.2. Alle prese con i consueti problemi in fase di avvio e costretto a rendere tanti metri, Aliseo Grif è poi risalito sul penultimo rettilineo in scia ad Angel Cash ma in retta ha affievolito lo spunto, conquistando comunque il terzo posto su Admiral, non troppo fortunato nello svolgimento.