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Betta Indal piega Black In Black sul traguardo del Premio Island Dream (Foto Dena - Snaitech)
Betta Indal, vittoria col “brivido”
26 Novembre 2019

Il riposo forzato causa appiedamento ci ha riconsegnato un Alessandro Gocciadoro più “cannibale” che mai: nelle otto corse disputate da sabato, l’uomo in giallo ha centrato cinque successi e due secondi posti, con l’unico r.p. di Zaccheo del Ronco (che ha sbagliato quando era in vantaggio e magari avrebbe potuto rafforzare la statistica). Da allenatore i risultati sono altrettanto strepitosi, con il podio “monopolizzato” del Città di Treviso e con il triplo realizzato questo pomeriggio a La Maura, due in veste di guidatore. Non è sfuggita alla legge del team la gara di cartello, il Premio Island Dream riservato a femmine di 2 anni, dove Betta Indal ha centrato il primo successo della carriera cancellando almeno in parte la delusione per la qualificazione al Gran Premio Mipaaf sfumata di un nulla dieci giorni fa. In quella occasione la portacolori della Indal aveva comunque dimostrato di avere buona gamba, oggi lo ha ribadito rimediando una corsa che si era messa malissimo causa un agganciamento con Baghera degli Dei che l’ha costretta a regalare tanti metri e a ripartire da ferma. La portacolori della Indal però possiede quella tenacia che è un pò il marchio di fabbrica degli allievi di Gocciadoro: ha recuperato all’esterno, ha raggiunto Black in Black (sfilato dopo 500 metri) e in retta ha piegato il rivale imponendosi a media di 1.15.7, che naturalmente è riferimento da interpretare visto l’intoppo iniziale. Black In Black ha collezionato l’ennesima piazza d’onore ma oggi si è dovuto arrendere ad una rivale chiaramente superiore, mentre Bujumbura ha conquistato il terzo posto finendo molto forte in retta a battere Blue Moon.

Dalle scuderie di Alessandro Gocciadoro è arrivato un altro promettente puledro: nel Premio Not Disturb Benedetto Op si è presentato con le credenziali del soggetto interessante, capace di stampare, dopo un primo km tranquillo in 1.20.1, un giro conclusivo in progressione in 1.13.8, concludendo alla media finale di 1.16.8 con un’impressione estremamente positiva. Hadriana du Mont ha pedinato il rivale dal via e in retta è rientrata a Boli You Sm che aveva provato a muovere all’esterno nei 600 finali ma si è scontrato con l’accelerazione del vincitore.

Tris servito per Alessandro Gocciadoro in veste di trainer grazie al successo di Ari Lest nel Premio Mistral, la prova a resa di metri per cavalli di 3 anni con alla guida i gentlemen. Interpretato con fiducia da Matteo Zaccherini, il portacolori della scuderia D’Altemps ha cominciato la sua risalita ad un giro dalla fine, raggiungendo gradualmente la battistrada Antilla Pit che intanto aveva completato il km in 1.16.5: Ari Lest già sull’ultima curva dava l’idea di poter disporre della rivale, che però si è difesa con grinta (anche allargando in retta, allargamento costato a Cristoforo Chianese un appiedamento) e così il successo è arrivato, di misura ma comunque chiaramente, a media di 1.15.3 sui 1670 metri: per il terzo Annamarias ha bruciato Anguria Jet, le due risalite in scia ad Ari Lest nel giro finale.

Alla prima uscita per il training di Holger Ehlert, Sharon Gar è tornata a dare sprazzi della classe di cui dispone: partita con prudenza, la portacolori della Rory’s Horse ha sfondato dopo 650 metri su Ultras Grif arrivando di slancio al km in 1.11.5 e nei 300 finali ha salutato i rivali, richiesta soltanto a voce da Roberto Vecchione: media di 1.10.8, prestazione vicina a quella-record (1.10.7) di Vamorgea dei Rum di nove giorni fa. Ultras Grif in retta ha pagato l’opposizione iniziale a Visto del Nord ed è stato superato per il secondo posto da Vallecchia Dr.

Prova di forza di Zandroz nella quarta prova del Trofeo Winter Challenge: quarto dal via, l’allievo di Giorgio Carini affidato a Flavio Martinelli ha mosso al km avvicinando la battistrada Zingara Three (d’acchito al comando e libera di impostare il ritmo) per dominarla chiaramente in retta, a dimostrazione di una netta superiorità: media-record di 1.13.9 per il vincitore, davvero in forma superlativa. Zingara Three ha perso nettamente il match con il rivale ma ha conservato il secondo posto su Zoya Kronos.

Netta affermazione di Zaffiro Jet nella terza prova del Trofeo Winter Challenge. Già vincitore della prima prova del trofeo disputata il 12 novembre, il cavallo di Erik Bondo guidato da Pippo Gubellini ha avuto strada in discesa dai tanti errori che hanno coinvolto i diretti rivali, l’ultimo dei quali quello marcato da Zara Caf che aveva conquistato d’acchito il comando e aveva imposto rimo molto brillante (km in 1.11.2): l’allieva di Mauro Baroncini si è gettata di galoppo ai 500 finali, quando Zaffiro Jet ne aveva già guadagnato la scia e sembrava avere molte più energie, in ogni caso il portacolori Toniatti si è così ritrovato davanti senza colpo ferire e ha concluso isolato a media di 1.11.8, replicando anche cronometricamente la recente vittoria ottenuta sulla pista. A intervallo Zanzarito ha piegato l’esausta Zosima Mag, mentre gli altri sono finiti tutti sul tabellone degli squalificati.

Vittoria a sorpresa di Troi Holz nel Premio Bambina: il cavallo allenato e guidato da Cosimo Cangelosi ha usufruito di percorso perfetto, secondo in scia al rientrante Valentino, quest’ultimo arresosi in retta sotto il pressing di Terrifick Pick: Troi Holz ha trovato la destra libera al termine dell’ultima curva e in retta ha piazzato parziale risolutore, svettando a media di di 1.14.2  sulla generosa cavalla di Holger Ehlert, alla fine avvicinata da Sogno D’Amore che da terzo in corda ha trovato tardi lo spazio per sprintare.