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Brezza du Kras in beata solitudine sul traguardo del clou di venerdì a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Brezza du Kras travolgente
12 Marzo 2021

Venerdì di belle corse a La Maura, con una menzione particolare per il Premio Mirror Grif, un invito sui 1650 metri che vedeva al via ottimi soggetti di 4 anni. Splendida già in sgambatura, Brezza du Kras ha dominato la prova con facilità disarmante, confermandosi al top e riscattando l’errore marcato nella divisione femminile del Premio Firenze. Terza dal via dietro Bahia Pax e Baccani, la portacolori della Horses: Our Passion ha provato a muovere già al passaggio ma ha subito costantemente l’anticipo di Baccani, però quando ai 400 finali ha rilanciato l’attacco, la figlia di Irving Rivarco ha messo in mostra parziale al quale stavolta il coetaneo di Casillo non ha saputo replicare: Brezza du Kras ha così raggiunto la compagna di training e in retta ha allungato disinvolta, senza neppure essere richiesta da Alessandro Gocciadoro, chiudendo a media di 1.12.5 sui 1650 metri, nuovo personale. Grande impressione per la vincitrice che, dopo Blackflash Bar, è al momento la migliore femmina della generazione. Baccani in curva è sembrato andare in crisi, ma poi in retta si è ripreso ed è tornato su Bahia Pax (che per la verità gli è venuta un pò incontro..) e ha chiuso al secondo su Becoming. Sfortunato Brillant Ferm, in errore sull’ultima curva quando sembrava poter lottare per la piazza d’onore.

Finalmente centrato, Borg Grif ha siglato il Premio Intense Image risolvendo a proprio favore il terzo capitolo della sfida con Bonita Bar, la quale si era aggiudicata i primi due round sfruttando anche le difficoltà meccaniche del rivale. Che questa potesse essere la giornata giusta, lo si è intuito subito: l’allievo di Alessandro Gocciadoro è infatti partito più veloce del solito e pur potendo mantenere la seconda posizione dietro Bonita Bar, ha preferito lasciare accodare Bacco Bacho e lasciarsi la destra libera. Al figlio di Conway Hall è bastato muovere all’attacco al mezzo giro finale per debellare la resistenza della battistrada già all’ingresso in retta, dove Borg Grif ha allungato sicuro chiudendo a media di 1.13, tenendo a distanza di sicurezza Beatrice Matto, finita bene in retta, mentre Bacco Bacho’ liberandosi dalla scia dell’esausta Bonita Bar è riuscito a contenere per il terzo posto Belvolo.

Tre anni in azione nel Premio Correr By Pass, una reclamare sui 1650 metri dove la sgambatura poco convincente di Ciclone Ll ha condizionato l’andamento del betting spostando le attenzioni su Cameliast e Cosima Ferm, le altre due più attese alla vigilia. A mettere tutti d’accordo è stato però l’outsider Cortes dei Greppi, che Alessandro D’Ettoris è stato bravissimo a portare al comando gestendo poi alla perfezione il ritmo: il cavallo di Roberto Biagini (che restava su un promettente secondo posto a Bologna) ha completato un km tranquillo in 1.17.8 scortato da Ciclone Ll che in corsa ha confermato le perplessità e non è mai riuscito a mettere pressione al battistrada, che così ha potuto attendere la retta finale per allungare eludendo il finale di Corsaro San, liberatosi solo in retta e autore di bella frazione finale. Cosima Ferm, seconda dal via, ha trovato lo spazio per sprintare in retta ma non ha saputo cambiare marcia ed è riuscita solo a precedere Century Breed per il terzo posto, mentre Cameliast aveva sbagliato dopo 450 metri quando era a fondo gruppo.

Buoni tre anni a confronto nel Premio Ruty Grif, un invito sul miglio: l’incertezza del betting ha trovato piena conferma in corsa dove i più attesi sono finiti molto vicini sul traguardo, e con lo svolgimento tattico che si è rivelato decisivo per il successo di Corleone Fi: con Vincenzo Piscuoglio dell’Annunziata, l’allievo di Mauro Baroncini è infatti andato di pacca al comando e ha potuto gestire il ritmo nei primi 800 metri, e così ha saputo ribattere alle bordate di Caesar Jet nel mezzo giro finale, salvando alla fine una testa di vantaggio sul coriaceo rivale, a media di 1.14.1. Bene il vincitore, bene anche gli altri due più attesi: Caesar Jet dopo una serie di rotture ha fatto percorso netto e ha mostrato il suo potenziale impegnando duramente il vincitore sino in fondo. Una conferma anche per Calypso degli Dei, che ha corso in scia all’attaccante e in retta è finita forte terminando in linea per il secondo posto. E da appuntare sui block-notes c’è anche il nome di Calliope Font, seconda dal via dietro il vincitore e senza spazio in retta terminando con tanto da spendere.

E’ stata una partita a scacchi il premio El Piu’ Light, la maratona per anziani di cat. E/F/G con i gentleman proprietari in cabina di regia dove Alcoy dei Greppi ha dato scacco matto ai rivali grazie ad una bella interpretazione di Alessandro Fogliata, che aveva subito posizionato il suo pupillo in seconda posizione alle spalle dell’unica avvantaggiata Urien del Sauro. La prova ha sonnecchiato per 1500 metri, poi a poco più di un giro dalla fine ecco la mossa di Alcoy dei Greppi, che ha anticipato la favorita Vega Etoile, ha attaccato Urien del Sauro ed è riuscito sorprenderla in 100 metri strappandole il comando: Vega Etoile è avanzata ai lati del nuovo battistrada dando anche l’impressione di viaggiare meglio, e invece l’allievo di Mauro Guasti era in controllo, in retta ha allungato e non si è fatto avvicinare chiudendo a media di 1.17.4 sui 2720 metri, confinando la favorita al secondo posto e Unlight Grif al terzo.

Reduce dal tentativo infruttuoso nel Gran Premio Ponte Vecchio, la stimata Aria dei Venti tornava a cimentarsi in un contesto abbordabilissimo nel Premio Bedell, e da netta favorita la portacolori della scuderia Barbalbero non ha deluso le attese: come sempre veloce nella fase iniziale, l’allieva di Enrico Fiaschi è sfilata in meno di 400 metri, nelle mani di Antonio Greppi si è fatta graduare per poi allungare sul penultimo rettilineo, dove ha preso progressivamente netto vantaggio che ha amministrato senza difficoltà in retta concludendo a media di 1.13.2 sui 1650 metri. Una valida Atena Risaia Trgf è finita forte al secondo posto davanti a Aesir Selva e Samima Ferro.

Il pomeriggio si è concluso con il “numero” di Usual Kronos nel Premio Donerail, la prova sul miglio per anziani di cat. C/D: ultimo lungo il percorso (per giunta disturbato da Vip Bi in errore sulla penultima curva), il cavallo di Cristian Rizzo affidato a Santo Mollo ha seguito le mosse di Arnold Cup ai 600 finali e poi in retta ha piazzato uno speed “terrificante”, finendo a gran velocità e stampando sul palo il pur valido rivale a media di 1.12.7. Terzo posto per America Ek, a sua volta prevalente su un deludente Zarchicco Park, calato inaspettatamente dopo gara di testa.