NEWS
Buffon Zs, vittoria e record nel Premio Jef's Spice (Foto Dena - Snaitech)
Buffon Zs da “pallone d’oro”: 1.13.2
3 Dicembre 2019

Pomeriggio di qualità a La Maura di Milano con tanti spunti tecnici di rilievo. La nota più rilevante è arrivata dal Premio Jef’s Spice, la prova sui 1650 metri per validi puledri: che fosse un soggetto di mezzi, Buffon Zs lo aveva fatto intravedere già nelle ultime uscite, ma oggi il cavallo di Mauro Baroncini ha dato di sè un’immagine da cavallo davvero “importante”. Se la vittoria nella prova di preparazione alle batterie del Premio Mipaaf era arrivata principalmente grazie ad uno schema favorevole, oggi il successo il figlio di Conway Hall se l’è meritato tutto, muovendo dalla terza posizione e debellando con 600 metri finali d’attacco la resistenza di un coetaneo stimato come Boltigeur Erre, che dopo un km in 1.16 sembrava nella classica botte di ferro. Il portacolori della E.v.a. Racing guidato da Andrea Farolfi in retta ne ha disposto abbastanza agevolmente, firmando il terzo successo della carriera e soprattutto con 1.13.2 ha stabilito il nuovo record della generazione e la miglior prestazione di un 2 anni sulla pista de La Maura. Pur correndo in 1.13.5, Boltigeur Erre si è dovuto adeguare al secondo posto, mentre Bardo di Poggio, secondo dal via, nel finale ha un pò mollato la presa chiudendo terzo; lontanissima Bea Eg, gli altri sono tutti finiti sul tabellone degli squalificati.

Ai tre anni spettava l’altra moneta più ricca del pomeriggio, il Premio Mirtillo Rosso, una maratonina sui 2700 metri con partenza da fermo che ha visto la defezione del francese Granon Vedaquais, l’unico (doppiamente) penalizzato della prova. Always Ek ha confermato la sua crescita costante e il feeling con la pista milanese: nelle ultime dieci uscite, cioè da quando è arrivato nelle scuderie di Alessandro Gocciadoro, il figlio di Filipp Roc ha letteralmente cambiato marcia firmando tutte e otto le vittorie della carriera (le ultime quattro a La Maura dove è ancora imbattuto). Il driver emiliano è stato lesto nell’anticipare al via Aber dell’Olmo rilevando in breve al comando Apple Wise As, da lì ha controllato tatticamente la corsa (primo km in 1.16, miglio in 2 minuti) per accelerare sul penultimo rettilineo (penultimo quarto in 29.1) e allungare ancora in retta sottraendosi al tentativo di rincorsa di Attrazione, concludendo a media di 1.15.1 sui 2700 metri. Attrazione ha “stanato” Aber dell’Olmo inducendolo a scoprirsi e ad avanzare sul battistrada, ne ha sfruttato la scia e poi l’errore sull’ultima curva e in retta ha pure provato un ultimo attacco dando per un attimo l’idea di potere riuscire nello sgambetto. Terzo posto per Aleandro Zs, che ha seguito il treno esterno.

A parte la sconfitta con l’onore delle armi di Boltigeur Erre, il pomeriggio di Alessandro Gocciadoro è stato altamente positivo: prima della vittoria di Always Ek, l’uomo in giallo si era imposto nella prova di apertura, il Premio Italiano, riservato a femmine di 4 anni sui 1650 metri, con l’ottima Zarina Bi: la biasuzziana è andata subito davanti e si è resa intangibile al nuovo personale (1.12.5) centrando la nona vittoria della carriera (su ventinove uscite), mentre l’alleata Zahire Bi (allenata da Edwin Lagas) ha completato l’en plein rosso-verde al termine di una bella progressione dalle retrovie nel mezzo giro finale. Zarita Gso ha sfruttato la scia di Zahire Bi per chiudere terza su Zenalda.

Il tris da allenatore Alessandro Gocciadoro lo ha ottenuto con Apocalypto (alla terza vittoria consecutiva) nel Premio Expo Bi: il portacolori della scuderia Indal guidato da Rene’ Legati ha messo una seria ipoteca sulla corsa sfilando dopo 600 metri veloci (in 42.9), ha proseguito a buon ritmo completando il km in 1.14.4 e nel finale non si è fatto avvicinare, terminando la sua fatica a media di 1.13.8, un decimo in meno del precedente personale. Arphen ha pedinato Alcazardesanjuan nella risalita all’esterno e ha poi superato il rivale in retta emergendo al secondo posto.

La connection Gennaro Casillo-Antonio Di Nardo ha risposto al team di Noceto con un doppio: nel Premio Digger Crown è arrivato il pronto riscatto di Vincent Zs, reduce dall’errore marcato a Bologna, il quale è partito veloce sfilando al comando dopo 600 metri e perfettamente gestito dal driver campano, ha controllato i rivali sino in fondo, pur non rubando l’occhio nella fase finale dove il suo interprete si è limitato ad assecondarlo per evitare scherzetti. Media di 1.12.8 per il vincitore, con Silverado Lux che ha regolato per il secondo posto Victor Trio dopo averne sfruttato la scia nella risalita all’esterno mentre l’appostata Vitesse Play in leggero calo nel finale, ha concluso al quarto posto: al via aveva sbagliato Urbem del Rio provando a difendere il comando.

L’altro sigillo per la connection campana è arrivato nella prova di chiusura, il Premio Esotico Prad riservato ai 4 anni sui 1650 metri dove Zap di Girifalco, reduce dall’errore nel Gran Premio San Paolo, ha subito ripreso il feeling con la vittoria: il portacolori del signor Girolamo Casella si è presto portato ai lati del battistrada Zar Op, lo ha “cucinato” a fuoco lento e una volta passato in retta ha controllato senza problemi il tentativo dell’appostato Zeno Tab, a media di 1.11.9. Zima Jet, terza dal via, ha conservato il piazzamento.

Gentlemen protagonisti nell’altra prova della giornata, il Premio Mader As, una prova a resa di metri per cavalli di cat. E/G sulla breve: il rientrante Santino Cam ha azzeccato una bella giravolta e ha provato la gara di testa, ma nel finale si è dovuto inchinare alla maggiore prestanza del ritrovato Tiziano. Bravo e coraggioso Jacopo Brischetto in sediolo al portacolori della scuderia Il Grifone a muovere in terza ruota già sul penultimo rettilineo: Tiziano ha sorvolato il gruppo agganciando il battistrada e in retta è passato, a media di 1.15.1 sui 1670 metri, nonostante qualche difesa di carattere che ha lasciato in sospeso il risultato almeno fino ai 50 finali. Terzo posto per l’appostata Randi Scala, più indietro Thiago Three, risalito in scia a Van Dike Bi che non è stato incisivo nei 400 finali.