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Buffon Zs svetta a sorpresa nel Premio Omsk (Foto Dena - Snaitech)
Buffon Zs, rincorsa vincente
25 Ottobre 2019

Consueto appuntamento del venerdì con le corse al trotto all’ippodromo La Maura. Sette le corse in programma, la più interessante delle quali era posta in chiusura di pomeriggio: il Premio Omsk chiamava a confronto sette puledri sui 2250 metri, con Bubble Effe e Blackflash Bar che si presentavano da imbattuti dopo tre uscite ma con il betting che guardava soprattutto a Bleff Dipa, reduce dallo squillante successo colto al debutto a Napoli. I 2250 metri della pista milanese però si sono dimostrati distanza selettiva, i tre preventivati protagonisti hanno corso senza risparmiarsi e così alla fine a svettare è stato a sorpresa Buffon Zs: dopo gli inizi difficili, Mauro Baroncini sembra aver trovato la “quadra” con questo figlio di Conway Hall, che già aveva mostrato progressi nelle ultime uscite anche se il rischio dell’errore resta sempre dietro l’angolo, vedi la recente selezione trevigiana del Premio Anact. Forse anche per questo, oggi Andrea Farolfi ha scelto di partire con la massima prudenza e la tattica d’attesa ha dato frutti probabilmente insperati alla vigilia. La cronaca: Bleff Dipa ha scavalcato in breve Blackflash Bar, sull’allievo di Holger Ehlert si è subito portato in pressing Bubble Effe e gli 800 dai 400 ai 1200 sono stati percorsi in 59.3; Blackflash Bar è stata la prima ad accusare la fatica già sulla penultima curva, Bleff Dipa ha retto sino ai 500 finali prima di dover lasciare strada all’attaccante il quale è passato prendendo vantaggio, ma anche per lui la retta è stata un calvario e ciò ha consentito a Buffon Zs di portare a termine una spettacolare rimonta, iniziata sul penultimo rettilineo praticamente dalla… panchina, per la gioia del proprietario Marco Scarton. Per il vincitore media di 1.16.4, con i 400 finali a rotoloni in 33.2 che ben evidenziano l’andamento della corsa.

Una pura formalità per Zodiak Si nel Premio College Record, la prova sui 1650 metri riservata agli allievi. Già netto favorito nei pronostici della vigilia, l’impegno del 4 anni della famiglia Mollo, papà Santino al training e il promettente Simone in sediolo, è stato reso ancor più semplice dagli errori di quelli che dovevano essere i principali rivali, ovvero Zayn Malik (di galoppo allo stacco) e Zita Errenne (dopo 400 metri quando era al comando): il portacolori di Sara Bruni si è ritrovato così in testa e ha fatto corsa per proprio conto, chiudendo indisturbato a media di 1.15.9 davanti a Zombro Nord Fro che si è salvato dal finale di Zunbave.

Vincitore al debutto in uno squillante 1.13.9, Amur Ny Run non ha avuto grosse difficoltà a concedere il bis nel Premio French Victory. Lo schema manovrato non ha assolutamente creato difficoltà al portacolori della Nuova Mirabello, guidato anche oggi dal suo preparatore Andrea Guzzinati: il figlio di S J’s Photo ha mosso all’esterno dopo 600 metri avvicinando gradualmente la battistrada Amour dell’Olmo, affiancandola sull’ultima curva e passando in retta, senza essere richiesto più di tanto, per svettare a media di 1.15.1. Amour dell’Olmo ha concluso seconda su una positiva Aida Vdo, risalita all’esterno nell’ultimo giro sfruttando la scia del vincitore, mentre Aramis Bi aveva sbagliato al via e si è ripetuto al km.

Sicuro successo di Sharm El Sheikh nel Premio Ladino, la prova a resa di metri per cavalli di cat. E/G con alla guida i gentleman: ben guidato da Filippo Monti, il portacolori del signor Giovanni Prestipino ha seguito dal via il battistrada Urpiduss spostando ai 500 finali in anticipo sul penalizzato Thiago Three: in retta il cavallo di Ivan Petronelli è passato controllando abbastanza agevolmente il serrate del rivale per chiudere a media di 1.17.5 sui 1650 metri. Terzo a contatto ha concluso Tinto del Nord, che era stato molto veloce nella giravolta riuscendo a sistemarsi subito in quarta posizione e poi risalito nel mezzo giro finale in scia a Thiago Three: Urpiduss dopo la gara di testa è calato in retta.

Quinta vittoria negli ultimi quattro mesi per Zeno del Ronco: reduce dai successi estivi al Sesana e a Follonica, dopo qualche comprensibile battuta a vuoto il cavallo di Felice Facci è tornato a “martellare”, e dopo l’ottimo secondo posto modenese (dietro un soggetto volante come Zelia Cc Sm), eccolo ritrovare la via della vittoria nel Premio Micado C, la prova sui 2250 metri per validi cavalli di 4 anni. Il portacolori della scuderia Tatu’, con il suo preparatore in cabina di regia, ha mosso ai 600 finali lanciandosi sulle tracce del battistrada Zaccheo del Ronco, il quale era passato al comando al km rilevando un labile Zef: il toscano ha attaccato il cavallo di Alessandro Gocciadoro superandolo appena in retta e controllando poi il serrate di un valido Zagor Roc per imporsi all’ottima media di 1.14.4. Zagor Roc è stato impiegato con prudenza, spingendo sull’acceleratore solo nei 300 finali ed è arrivato ad una testa dal vincitore, mentre Zetaway Fox ha concluso terzo a ridosso: solo quarto Zaccheo del Ronco, tutto sommato deludente dopo gara non impossibile.

Nel Premio Faubourg, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. D, si è rivisto un Uno Italia in versione… HD: reduce dalla delusione di Montegiorgio, l’allievo di Lorenzo Baldi oggi ha surclassato i rivali risolvendo la gara con un solo parziale, piazzato al km, con il quale ha volato via il gruppo in poche battute e si è isolato a media di 1.12.8. Buon secondo posto per Veantur: rimasto all’esterno, il cavallo di Andrea Sarzetto ha avvicinato gradualmente il battistrada Verdon Wf e lo ha colto inaspettatamente in crisi al km in 1.13.7: il volo di Uno Italia ha subito chiarito chi fosse il vincitore, ma Veantur ha difeso bene il piazzamento dal recupero di Vivienne Effe, a sua volta progredita per linee esterne nei 400 finali. Male Verdon Wf, senza argomenti a traguardo lontano.

Secondo successo consecutivo per Always Ek nel Premio Lobelia, l’altra prova del pomeriggio riservata ai gentlemen. Con Matteo Zaccherini in cabina di regia, il cavallo di Alessandro Gocciadoro ha dimostrato di parlare un’altra lingua rispetto ai rivali di giornata: il portacolori della scuderia Effebi ha rifatto in breve la penalità riuscendo a sistemarsi secondo dopo 500 metri dietro Anguria Jet ma già a metà gara è passato di forza al comando allungando in progressione per imporsi isolato a media di 1.14.8 sui 1670 metri. Doveroso a questo punto un tentativo in contesti migliori. Anguria Jet a distacco ha conservato il secondo posto, mentre per il terzo una generosa Abigail, costretta a percorso in costante seconda ruota per un breve errore in avvio, è riuscita a rimontare Aquiladellanotte.