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Capitano Pi (Otello Zorzetto) dopo aver vinto la resistenza di Uragano Op, si difende dal ritorno di Assia Luis (Foto Dena - Snaitech)
Capitano Pi, rincorsa vincente nella domenica di corse all’Ippodromo Snai La Maura. Ora la testa al Gran Premio Encat – Trofeo Bruni Costruzioni
18 Febbraio 2024

“Stretta” tra i due appuntamenti clou del calendario invernale, il G.P. Locateli della scorsa settimana e il Gran Premio Encat in programma domenica prossima, il pomeriggio milanese ha comunque proposto un paio di prove interessanti e soprattutto combattute. Ne sono uscite anche diverse prestazioni cronometriche di rilevo, che sono ormai una costante per il trotter milanese anche in questa parte di stagione. La moneta più ricca della riunione vedeva protagonisti i gentlemen, impegnati in sulky a cavalli di proprietà nel Premio Mint di Jesolo, una “maratonina” su tre nastri nella quale Michele Bechis, sfruttando la proverbiale abilità nella giravolta del suo Uragano Op, provava la corsa di testa: l’allievo di Paolo Mirabello poteva permettersi un primo km comodo in 1.18.8, ma alla fine la maggiore qualità dei soggetti del terzo nastro aveva il sopravvento e a svettare era Capitano Pi. Esente da svarioni, il cavallo di Fausto Barelli è già stato capace in passato di ottimi numeri, e anche quella di questo pomeriggio va annoverata tra le sue migliori prestazioni: Capitano Pi si dimostrava adattissimo a schema e distanza, avvicinava il battistrada a metà corsa, lo metteva sotto pressione, in retta passava e si imponeva a media di 1.15 sui 2740 metri: un successo figlio del gran motore del figlio di Muscle Massive ma anche dell’ottima interpretazione di Otello Zorzetto, che ne calibrava alla perfezione le energie nella risalita. L’altra doppiamente penalizzata Assia Luis si faceva minacciosa in retta e chiudeva seconda a ridosso, battendo il generoso Uragano Op e al quale va comunque il merito di averci provato. In errore lungo il percorso Domingo Bar, che pure era stato il più veloce di quelli del terzo nastro sistemandosi presto in terza posizione.

In apertura, nel Premio Madrigale, era arrivata la prima vittoria della carriera per Frastuono Grim: il cavallo di Michela Racca aveva corso in progresso già all’ultima uscita a Firenze e ha confermato di avere forse trovato l’assetto giusto: la progressione con cui il figlio di Tuonoblu Rex si è sbarazzato sull’ultima curva dei rivali che lo precedevano è stata quella di un cavallo che può guardare a contesti migliori di quello ( per la verità non trascendentale) odierno. Altrettanto bene stava correndo Fast Italia, che però ha gettato al vento un ormai certo secondo posto sbagliando in retta nel tentativo impossibile di acciuffare il vincitore: il cavallo di Mauro Baroncini aveva perso l’attimo decisivo ai 600 finali restando chiuso dietro la giocata Fiammetta Grif, di galoppo quando era in terza posizione: alla piazza d’onore è emersa Favilla su Flying Dancer.

Vittoria con brivido iniziale per Enjoy Bi nel Premio Makalù: affidato a Max Castaldo, il cavallo di Alessandro Gocciadoro si è complicato la vita con una breve esitazione allo stacco che gli ha fatto perdere la partenza e la possibilità di conquistare subito il comando: ma anche agendo in costruzione all’esterno, il figlio di Southwind Frank è riuscito a imporre la sua legge piegando dopo strenua lotta il generoso battistrada Ear Da che comunque ha venduto cara la pelle per tutta la dirittura. Alla fine una testa ha separato i duellanti, accomunati della medesima media (1.13) che per il vincitore rappresenta anche il nuovo personale. Il favorito Elonmusk Jet confermava una sgambatura poco convincente gettandosi di galoppo allo stacco.

E’ una scuderia in gran forma, la Sant’Eusebio, e in particolare con i 3 anni Filippo Rocca ne sta sbagliando davvero poche. Sfortunato all’ultima uscita, Funky Roc si è prontamente rifatto nel Premio Majer Art, esaltato dallo schema tirato e sfruttando l’errore del battistrada Fighter all’ingresso in retta per dominare il campo a media di 1.13.1, nuovo recod abbassando di oltre due secondi il precedente personale. Tante recriminazioni per Fighter, che ha provato a giocarsela al comando ribattendo alla favorita Fonte che lo ha costretto a volare i 600 iniziali in meno di 43: errore a parte, l’impressione è che Funky Roc avrebbe comunque completato la sua rimonta, ma rimane il rammarico per una prestazione sul piede dell’1.13 gettata alle ortiche. L’allievo di Baroncini avrà comunque modo di rifarsi, perché ha dimostrato di saper far girare le gambe. Più indietro, Frejus Grim ha chiuso al secondo posto su Foster Ssm, mentre la favorita (giocata) Fonte dopo il percorso dispendioso aveva finito con lo sbagliare al km.

Nel Premio Montaione Ector Zl centrava la terza vittoria nelle ultime quattro uscite: sempre con Tommaso Di Lorenzo alla guida, l’allievo di Mauro Baroncini dopo aver agito in seconda pariglia è scattato al mezzo giro finale e nelle ultime battute, a media-record di 1.12.8, ha preso la meglio su Enjoy Dream, che ha provato a giocarsela al comando imponendo ritmo regolare e ha opposto una fiera resistenza sino in fondo. Ennesimo piazzamento per Ellero, finito bene avvicinando i primi due.

Gentlemen non vincitori di 40 corse in carriera protagonisti nel Premio Mel di Jesolo, la reclamare sui 1650 metri per cavalli anziani: Evita Smorgon faceva tutto bene con Zar Dei Baba, che sfruttava la posizione per conquistare il comando, reggeva il pressing di Dursamore Sm e poi si staccava nei 400 finali per dominare a media di 1.12.8. Giustificata l’esultanza sul traguardo dell’amazzone torinese, al primo successo della carriera. Nonostante il percorso dispendioso, Dursamore Sm resisteva al secondo posto respingendo Duchessa Ssm: Chicca Ross aveva sbagliato nella fase iniziale nel tentativo di accodarsi in seconda posizione. 

Chiusura con il botto e l’ennesimo record del pomeriggio all’Ippodromo Snai La Maura, con Damadicuori Font che nel Premio Mol Degli Dei (una prova per soggetti di cat. F/G) si esprimeva al comando addirittura in 1.11.8, controllando in retta il timido tentativo di Dream Breed che l’aveva seguita sin dal via: in sulky all’allieva di Fausto Barelli (al bis nel pomeriggio, ma con all’attivo un altro paio di vittorie a Firenze) Andrea Farolfi. Il compagno di training Daitan Sonic provava a muovere sulla battistrada ai 600 finali ma si disuniva all’imbocco dell’ultima curva: chiudeva così terzo a largo intervallo Dardo Bargal.

Prossimo appuntamento sul circuito milanese è per domenica 25 quando andrà in scena la nuova edizione del Gran Premio ENCAT.