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Cash Maker precede Corleone Fi e mantiene l'imbattibilità nel Premio American Bank (Foto Dena - Snaitech)
Cash Maker ingrana la terza
2 Marzo 2021

Primo appuntamento del martedì con le corse a La Maura: un appuntamento destinato a diventare fisso per il trotto (insieme a quello consueto del venerdì) con l’imminente partenza della stagione milanese di galoppo. Subito in apertura uno dei motivi tecnici più interessanti della riunione, ovvero il Premio American Bank che offriva l’opportunità di vedere in azione l’interessante Cash Maker, uno dei “pezzi pregiati” della qualitativa batteria di 3 anni a disposizione di Alex Gocciadoro: dopo la qualifica supersonica, il figlio di Donato Hanover è accompagnato da grandi aspettative e finora non ha tradito le attese anche se non ha prodotto i “numeri” dei due compagni di box Cobra Killer Car e e Cash Bank Bigi che si sono alternati nel ruolo di primatisti della generazione. Oggi l’esame della distanza dei 2250 metri induceva alla prudenza, e da favorito “no betting” il portacolori del Signor Armando Topo ha svolto diligentemente il suo compito proseguendo da imbattuto il cammino: sfilato in testa dopo circa 500 metri, Cash Maker ha trottato la distanza a media di 1.14.6, con l’ultimo mezzo miglio in 58.7, controllando agevolmente nel finale Corleone Fi, che a sua volta ha confermato di essere un valido soggetto come d’altronde le due vittorie facevano intendere. La corsa degli altri è stata vinta da Cechov.

La prova di maggior dotazione era però il Premio Korean, una “maratonina” per soggetti di cat. C/D/E divisi su due nastri in cui si è potuta ammirare un’interpretazione da applausi di Roberto Vecchione in sulky a Universo Jet, l’unico ad avviarsi al nastro intermedio. L’avvantaggiato Arden Wise As ha provato a giocarsela al comando gestendo il ritmo (miglio in 2.02) ma in retta non è apparso molto reattivo. In sediolo a Universo Jet, il driver aversano ha saggiamente sfruttato la scia dell’estremo penalizzato Aster Prav per avanzare sui primi, mantenendo ben coperto l’allievo di Marco Azzaroni sino all’ingresso in retta dove poi però ha saputo piazzare un rush conclusivo ad effetto con cui ha volato via i rivali imponendosi netto a media di 1.14.9 sui 2720 metri. Arden Wise As ha salvato il secondo posto da Achille Ross, che ha trovato tardi lo spazio per sprintare e non è riuscito a cambiare marcia, mentre Aster Prav con l’ultimo giro allo scoperto ha chiuso quarto a contatto.

Da sempre accompagnata dalla stima del suo preparatore Mauro Baroncini, Calypso degli Dei ha finalmente mostrato il suo reale potenziale tirando fuori una prestazione maiuscola nel Premio Calmness: prudente al via, la figlia di Ready Cash e Sweat Ok è risalita presto all’esterno avvicinando il battistrada Coeur Joueyse e con un penultimo quarto in 28.6 ha messo a sedere il coetaneo all’ingresso in retta vincendo netta al record di 1.13.7 (abbassando di due secondi il precedente personale). Andrea Farolfi ha interpretato con estrema determinazione la portacolori della scuderia Degli Dei, evidentemente ben conscio di cosa aveva nel motore. Spettatore interessato del duello tra Coeur Joyeuse e Calypso degli Dei, Continental Ek è andato un attimo in difficoltà al mezzo giro finale, ma si è mantenuto in quota e in retta ha “raccolto” per il secondo posto il coetaneo di Andrea Guzzinati, che dopo il convincente esordio ci ha giustamente provato imbattendosi però in una Calypso finalmente nella sua versione migliore. Promettente quarto Cristian Grif, in buon recupero nel mezzo giro finale.

Alla ventitreesima uscita della carriera, Bentley Ferm ha finalmente centrato la prima vittoria e lo ha fatto con facilità disarmante nel Premio Willa Eden, la prova sui 1650 metri per cavalli di 4 anni che l’allieva di Fausto Barelli, guidata da Filippo Rocca, ha dominato da cima a fondo a media di 1.14.5, con l’ultimo mezzo miglio veloce in 58.6. Brief Wise As sul ritmo blando ha provato a smuovere le acque, sull’allungo della vincitrice ai 350 finali è rimasta un pò sui suoi passi ma ha saputo comunque prevalere sull’appostato Bellerofonte Gar per il secondo posto.

Se un primo piano di Andrea Farolfi con Calypso degli Dei era nei preventivi, lo era certamente meno quello di Berlino nel Premio Probe, la “reclamare” sui 2250 metri per cavalli di 4 anni: la distanza selettiva e un primo km esagerato in 1.14.8 hanno giocato un brutto scherzo a Santo Mollo e alla favorita Bonita Bar, che sembrava già sul punto di essere superata da Borg Grif (l’unico a seguirla da vicino): sull’errore improvviso del rivale, la femmina si è ritrovata ancora con un cospicuo vantaggio da amministrare, ma in retta è andata totalmente in bolletta e così Berlino ha potuto coronare una rimonta che sembrava ancora impossibile ai 600 finali, imponendosi in 1.14.8 sui 2250 metri, mentre a larghissimo intervallo Boema ha chiuso al terzo posto.

Un doppio lo ha firmato anche Alessandro Gocciadoro, che dopo la vittoria nella prova di apertura ha posto il suo sigillo anche su quella di chiusura, il Premio Sissi Hari riservato a cavalli di cat. F sul miglio, grazie al netto favorito Zar Op: arginato con un lancio perfetto Axel Chuck Sm, il driver di Noceto ha messo una seria ipoteca sulla prova, ancor più dopo un primo km in 1.17: il portacolori della Futura 2004 ha chiuso forte (600 in 43) e in retta si è limitato a controllare le mosse dei rivali non concedendo spazio all’appostato Axel Chuck Sm, che sulla carta era il più pericoloso ma che nello schema ha fatto la fine del topo in trappola chiudendo quarto. E’ andata meglio a Ubi Jet, che si è scoperto a metà corsa avvicinando il battistrada ed è rimasto bene in quota al secondo, mentre Abigail con vigoroso finale per corsie larghe ha chiuso terzo.

Gentlemen protagonisti nel Premio Urseleo, con cavalli di 5 e 6 anni di proprietà: dopo una prima edizione richiamata dopo la caduta di Sara Bruni e la lunga fuga in libertà di Zodiak Si (poi ritirato), al via valido Anthony Gar spendeva parecchio per superare Antares Three e poco dopo il km capitolava sul pressing di Amely Pan: con Michela Rossi in cabina di regia, la cavalla allenata da Salvatore Valentino coronava il vigoroso percorso esterno allungando sicura e tenendo a distanza di sicurezza Arizona Ek, che ne seguiva le orme senza tuttavia riuscire a farsi pericolosa nel finale. Media di 1.14.2 per la vincitrice, mentre Zebra Jet risolveva il duello per il terzo posto su Antares Three.