NEWS
Cobra Killer Gar (A. Gocciadoro) domina il Premio Veneto (Foto Dena - Snaitech)
Cobra Killer Gar, test Nazionale
20 Giugno 2021

Trottatori protagonisti della domenica milanese, naturalmente all’ippodromo La Maura. La prova tecnicamente più interessante del pomeriggio era il Premio Veneto, un invito sui 2250 metri per cavalli di 3 anni in preparazione al prossimo Gran Premio Nazionale, in programma a inizio luglio, dove le attenzioni degli appassionati erano puntate su Cobra Killer Gar, uno dei pezzi forti dell’armata Gocciadoro. Il portacolori della scuderia Incolix ha rispettato con estrema semplicità il ruolo di netto favorito: in testa in 600 metri sul consenziente Ciccioriccio Jet, il figlio di Readly Express ha trottato il secondo km in 1.13, media finale 1.13.1, per firmare la settima vittoria italiana: una prestazione che non aggiunge molto a quanto già si sapeva sul conto del portacolori dell’Ingegner Diego Romeo, ovvero che si tratta di un “prima categoria”. Ottimo secondo Cherry Top, risalito nei 400 finali rimontando per il secondo posto l’appostato Ciccioriccio Jet, con Classic Gar quarto senza troppo spazio in corda.

Il pomeriggio ha visto il successo di altri due soggetti di Alessandro Gocciadoro. Nel Premio Kenwood Scamper, la prova di apertura, il driver emiliano ha condotto personalmente alla vittoria Cinderella Jet, che ha così riscattato il passo falso marcato all’ultima uscita riprendendo immediatamente il feeling con la vittoria: con l’errore del rivale dichiarato Cash Back Font, il compito si è messo in discesa per la figlia di Pine Chip di proprietà della scuderia Le Siepi Horse Racing, che comunque ha trovato nel sorprendente Catwalk Pink un rivale tutt’altro che arrendevole: il cavallo di Pietro Gubellini è andato di pacca al comando dal 7 e in testa ha venduto cara la pelle sotto le bordate della rivale (c’è un 28.3 di penultimo quarto) cedendo il passo solo in retta, dove Cinderella Jet è passata per imporsi al nuovo personale di 1.14.7, mentre l’ottimo Catwalk Jet ha difeso il secondo posto da Carisma di No e Commander Lake.

L’altro successo targato Noceto è arrivato nel Premio Angus Hall, la prova sul miglio per anziani di cat. B/C, grazie ad una splendida Vertudes: dal suo arrivo nelle scuderie di Gocciadoro, la portacolori di Daniele Ricci è cresciuta in maniera esponenziale e oggi si è tolta il lusso di battere – e pure in maniera netta – cavalli sulla carta superiori. Seconda dietro Uno Italia (che al via era rientrato a Zaire Wise As, poi falloso), la figlia di Varenne affidata a Max Castaldo ha mosso sull’ultima curva, ha liquidato con un solo parziale il battistrada e in retta ha staccato i rivali per imporsi a media di 1.13. Chapeau. Uno Italia, in affanno, è stato battuto per il secondo posto dal compagno di training Zigolo de Buty (giocato). Al via aveva sbagliato l’atteso Volnik du Kras.

A reggere il cartellone c’erano anche le prove del Trofeo Obiettivo Casa, la manifestazione riservata ai gentlemen giunta alla quinta edizione. Prima batteria siglata da cavallo superiore da Zipolo: in graduale risalita esterna, il cavallo di Cristian Rizzo guidato da Filippo Monti impegnava severamente il battistrada Vortice Op sul penultimo rettilineo e in retta passava per staccare facile, a media di 1.13.3. Ubi Jet, secondo dal via, spostava in scia a Zipolo sull’ultima curva ma non riusciva a minacciare il vincitore e doveva adeguarsi al secondo posto. Terza Zenny Cup su Vortice Op, in calo ma ancora davanti a Zurro Zl.

Nell’altra batteria una strepitosa Viola regalava il successo a Fabio Marchino, ideatore della manifestazione: la portacolori della scuderia Lare (che aveva corso anche venerdì) è tornata a volare, ne hanno fatto le spese due avversari titolati come Talisker Horse e Zaffiro Gzo che Viola, muovendo dalla terza posizione, ha saltato con estrema facilità sull’ultima curva allungando sicura in retta per svettare a media di 1.12.8, migliorando di un decimo il proprio personale. Talisker Horse ha corso senza risparmiarsi e in retta è calata, sopravanzata anche per il secondo posto da Zaffiro Gzo. Ranuncolo Jet a largo intervallo, sugli errori degli altri rivali si è garantito il pass per la finale.

Nella finale però non c’è stata storia: Zipolo anticipava le mosse di Talisker Horse, si presentava e otteneva strada dopo 600 metri da Viola, controllava con estrema sicurezza le mosse dei rivali e regalava a Filippo Monti la vittoria nella manifestazione, a media di 1.14.1. Fabio Marchino provava a giocarsi le sue carte spostando al km in anticipo su Talisker Horse ma nel finale la sua cavalla non era incisiva: filtravano all’interno Zaffiro Gzo e Ubi Jet terminati in linea nell’ordine con l’allievo di Cristian Rizzo che però veniva retrocesso al terzo posto avendo usufruito di un passaggio interno al compagno di training Zipolo (appiedati Monti e Manzato).

Finale “thrilling” nel Premio Amour Angus, la prova per discreti cavalli di 3 anni: presentato per la prima volta senza ferri, Cuordileone Font provava la corsa d’avanguardia respingendo nella violenta prima frazione Churchill Gar: l’allievo di Mauro Baroncini proseguiva di lena arrivando in 1.13.4 al km e sull’errore di Crisper sull’ultima curva e i problemi di andatura di Churchill Gar entrava in chiaro vantaggio in retta: discorso chiuso? Macchè, perché il favorito Colbert Wf, dopo ver stentato a carburare lungo il percorso, si ingambava nel mezzo giro finale e in retta si lanciava in un veemente rush conclusivo dando l’impressione di poter agguantare il rivale ma proprio a pochi metri dal palo confondeva il passo gettando al vento il risultato. La vittoria restava così a Cuordileone Font e Andrea Farolfi, al record di 1.13.3, ma immaginiamo che le coronarie di chi lo ha sostenuto sono state messe a dura prova. Un diligente Cash Wind sfruttava gli errori dei rivali per chiudere secondo su Churchill Gar

Il Premio Conway Hall, la maratonina a resa di metri per cavalli di 4 anni, ha visto la vittoria di Brand Roc: il più lesto dal secondo nastro, il portacolori della scuderia Sant’Eusebio ha rilevato in breve l’unico avvantaggiato Beatles Boy Treb e ha trottato sicuro la distanza a media di 1.17 sui 2720 metri. Letta così, sembrerebbe una vittoria ordinaria, in realtà il primo km è stato percorso dal battistrada a passo di caccia (1.24) mentre il secondo giro è stato volato a ritmi da Lotteria in 1.09.5. Naturalmente per i rivali c’è stato poco da fare: Becoming ha mosso all’esterno proprio quando il battistrada ha preso a pedalare e il secondo posto è dunque il massimo risultato possibile. Boys Stecca ne ha seguito le mosse e ha chiuso terzo, mentre Beatles Boy Treb ha accusato nei 600 finali come pure Bica Dl, che ha arrancato in coda.