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Doge As (A. Guzzinati) controlla il finale tardivo di Desert Storm Ferm (Foto Dena - Snaitech)
Comanda Doge As
5 Ottobre 2021

Martedì di corse a La Maura, su una pista bagnata della pioggia e per questo meno scorrevole del solito. Protagonisti della prova di cartello del pomeriggio i cavalli di 2 anni impegnati nel Premio Villiam, sulla distanza del miglio. Sfortunato al debutto (terzo al traguardo ma squalificato per un breve errore a metà percorso, tra l’altro in una prova che si sta dimostrando un’ottima linea non solo per merito di Dorothy degli Dei ma anche grazie a Distillato, netto vincitore a Roma), Doge As è stato capace di rifarsi prontamente. Affidato da Erik Bondo alle mani “educate” di Andrea Guzzinati, il figlio di Pascia’ Lest benchè fosse alla seconda uscita è apparso già cavallo professionale, facendosi gestire nel percorso di testa (primo km in 1.17.8) ma poi sfuggendo bene in retta, a media di 1.16.3 all’agguato dell’appostato Desert Storm Ferm, il quale ha dovuto attendere il calo della generosa Dunya Mil ai 100 finali e ha trovato troppo tardi lo spazio per poter impensierire il vincitore. La stessa Dunya Mil ha confermato di essere cavallina da tenere d’occhio affrontando il tragitto allo scoperto, andando in pressing ai 600 finali e calando solo in fondo; Dali Prav si è mossa bene per varchi chiudendo quarta su Drake, condizionato da un errore sulla prima curva.

500 metri violenti sono bastati a Zarrazza Italia per strapazzare i rivali nel Premio Stricking Sahbra, la “maratonina” a resa di metri per buoni anziani che ha aperto la riunione: e dire che Arden Wise As in testa aveva potuto fare i propri comodi (km in 1.19, miglio in 2.06) scortato da Aber dell’Olmo, ma il cavallo di Mauro Baroncini affidato a Andrea Farolfi quando ha sferrato l’attacco ha “saltato” i rivali in 200 metri e ha vinto facile facile, a media di 1.16.5 sui 2720 metri, mentre Arden Wise è rimasto chiaro secondo su Aber dell’Olmo. Sfortunato Zipolo, in errore sull’ultima curva quando sembrava seguire brillantemente il vincitore nella progressione, fuori categoria Un Grande Ido.

Dopo il successo ottenuto da “catch” con Doge As, Andrea Guzzinati ha colpito anche nella veste di allenatore grazie all’atteso Coeur Joyeuse nel Premio Gold Strike: il figlio di Manofmanymission ha spazzato via i dubbi legati ai quasi quattro mesi di assenza dalle piste riprendendo il filo esattamente da dove lo aveva lasciato a giugno, ovvero con una vittoria, la quarta consecutiva: dopo breve lotta iniziale con Cuore Luis, il portacolori della scuderia Del Castello ha preso l’iniziativa in 300 metri, ha completato il km in 1.15.1 e nei 250 finali è ripartito brillantemente sull’attacco di Cristallo Arc per svettare a media di 1.14.1. Valido Cristallo Arc, bene anche Corazon Key rimasto in quota al terzo posto malgrado il percorso in gran parte allo scoperto.

Bis nel pomeriggio anche per Andrea Farolfi grazie alla prestazione maiuscola di Alchimia di Casei nel Premio Rudys Bounty, la prova sul miglio per soggetti di cat. F: alla prima uscita per il training di Mauro Baroncini, la figlia di Adrian Chip ha trottato tutta d’un fiato la distanza al record di 1.11.9, misura ancora più indicativa considerate le condizioni della pista a causa della pioggia. Il driver bolognese l’ha assecondata sin dalla fase iniziale (dove è partita “attaccata” all’autostart) e Alchimia ha risposto alla grande, da cavalla pronta per cimentarsi in contesti migliori. Sul ritmo indiavolato della vincitrice il gruppo è rimasto in fila indiana sino alla fine, con Volo Rivarco Op che ha difeso la posizione da Alter Ego Club.

Nel Premio Chilling Thoughts la punta ci ha visto bene, visto che il favorito Boli You Sm (poco reattivo in retta dopo comoda corsa di testa) ha trovato poche simpatie al betting mentre in tanti ma hanno appoggiato Boleo Bar, che ha sfruttato l’ottimo omento di forma per emergere nel finale: con Edo Loccisano in sediolo, il cavallo di Pietro Demuro ai 400 finali è scattato dalla terza pariglia e in retta ha proposto le battute migliori passando a media di 16, mentre Bizante Bar sfruttando un varco interno ha rimontato per il secondo posto Birbone Gual. Sfortunata Bargecchia Dr, che ha provato senza fortuna a liberarsi dalla scia di Boli You Sm ma non ha mai trovato lo spazio.

Pronto bis da trainer per Pietro Demuro grazie alla vittoria di Athena del Ronco nel Premio Randi Hastrup, la “gentlemen” sul miglio riservata a cavalli di 5 e 6 anni. Al ritorno in una compagnia alla sua portata, la figlia di Pitagora Bi non ha avuto difficoltà a imporre la sua legge sulle rivali: Matteo Zaccherini l’ha interpretata in modo confidente, gli è bastato muovere sul penultimo rettilineo per sorvolare la battistrada Asja Op già al mezzo giro finale e in retta si è limitato a controllare le rivali con il frustino in spalla, chiudendo a media di 1.15.9. Asja Op ha provato a difendere il secondo posto, ma nei metri finali ha subito la rimonta di Avasinis Jet, che pure nella fase iniziale era stata costretta a retrocedere a fondo gruppo.

Seconda vittoria in carriera per Redmile Wania nel Premio Crystal Spur, la prova per cavalli di 3 anni valida come II Tris. Oggi il cavallo allenato e guidato da Lorenzo Baldi ha sfruttato a dovere la posizione vantaggiosa e la maggiore affidabilità rispetto ai rivali più qualificati: terzo dal via, lo svedese ha mosso dopo 600 metri andando a pungolare la battistrada Charlize Run Moon, l’ha superata già al km e in retta ha ribattuto all’ultimo attacco di Corsaro Gams, invece ancora piuttosto insicuro e guidato “in punta di dita” da Andrea Farolfi. Charlize Run Moon a netto intervallo dai primi due ha concluso al terzo posto anche per mancanza di avversari, visti gli errori in cui sono incappati diversi soggetti tra i quali anche l’atteso Charles.