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Dersu Uzala mette il sigillo sul Premio Chiusura 2019 (Foto Dena - Snaitech)
Dersu Uzala, caccia grossa
9 Novembre 2019

Si avvicina alla conclusione un’altra grande stagione di galoppo a San Siro. L’impianto milanese ha regalato agli appassionati ottimi spunti tecnici e tanti eventi collaterali che hanno richiamato all’ippodromo un pubblico sempre più numeroso. Prima di mandare in archivio il 2019, restano da raccontare le ultime due giornate della stagione, partendo dal penultimo appuntamento di questo sabato che aveva il suo piatto forte nel Premio Chiusura, la Listed sui 1400 metri sulla dirittura per cavalli di 2 anni e oltre: dopo aver fatto le prove generali nel Caspoggio, Dersu Uzala ha concesso il bis confermandosi soggetto di grandi qualità quando le zampe lo sorreggono. Subito sui primi, il figlio di Windsor Knot ha avvicinato gradualmente il battistrada Greg Pass per lanciarsi nella volata ai 400 finali insieme a New Queen, che era stata velocissima lungo lo steccato, e ai due si sono uniti Brasilian Man e l’ospite Morita Menantie che galoppavano insieme a Dersu Uzala a centro pista: il portacolori di Francesca Turri ha preso un leggero vantaggio e lo ha difeso sino in fondo, grazie anche ad una monta perfetta del bravo Dario Di Tocco che non ha sbagliato nulla nei tempi d’attacco e che ha ribadito di avere un feeling particolare con il particolare percorso milanese, come d’altronde anche il suo allenatore Marco Gasparini. New Queen ha lottato sino in fondo giungendo ad una testa dal vincitore, Brasilian Man ha preso come riferimento Dersu Uzala e ci ha provato nei 300 finali chiudendo terzo su Morita Menantie: più indietro Greg Pass su Tempus Iggannadu e il resto del gruppo.

Continua a crescere Ser Geims: dopo il centro estivo in HL, il 3 anni di Ridha Haboubi ha risolto alla grande il Premio Carlo Porta, HP di tipo A sui 2000 metri in pista grande prendendosi lo scalpo dell’ospite Bharuch: quest’ultimo, dopo aver seguito da vicino il deciso battistrada Blu Navy Seal, ha provato l’allungo ai 400 finali ma Ser Geims, con Mario Sanna in sella, ne ha seguito le mosse, nell’ultimo furlong ha tirato fuori gli artigli ed è riuscito ad agguantare e piegare di forza il rivale. Davvero un bel successo, che propone con lecite ambizioni questo figlio di Kingsfort per la prossima stagione. Il grigio di Paolo Aragoni è forse stato costretto a passare un filo in anticipo e ha subito l’agguato ma ha comunque corso molto bene, come pure è piaciuto Old Fox, terzo al traguardo. Male Heartfield, che ci ha provato in retta ma ha mollato presto la presa (ma probabilmente a causa di problemi di respirazione dovuti al reggilingua) e soprattutto Being Alive, che purtroppo ha confermato tutte le perplessità delle ultime uscite.

Prosegue l’ottimo momento di Bruno Grizzetti, in particolare con i puledri di 2 anni: il trainer varesino ha siglato entrambe le prove riservate ai giovanissimi tra cui il Premio Castello Sforzesco, l’HP sui 1600 metri in pista media grazie ad un Sopran Pegaso che dopo un paio di prove di rodaggio ha messo… le ali infilando in rapida sequenza due vittorie, l’ultima appena domenica scorsa in una reclamare. A conferma dei costanti progressi, il portacolori del signor Leonardo Ciampoli con Marcello Belli in sella (al bis nel pomeriggio) ha concesso il tris anche al salto di categoria e sempre nel prediletto schema d’avanguardia, guidando a buon ritmo e ripartendo in retta senza consentire ai rivali di avvicinarlo. Multiple Choice lo ha seguito dal via calando nei 100 finali e subendo il buon recupero di In The Woods, per un arrivo che ha visto ai primi tre posti gli ultimi tre della scala dei pesi. Buona la prova di Miramar Air Base, che ha concluso quarta a contatto.

La legge di Bruno Grizzetti è caduta inesorabile anche nel Premio Triennale di Milano, la maiden sui 1500 metri in pista media per i giovanissimi grazie a Bal Tik Tak: il portacolori del Visconte Ferdinando Guglielmotti ci aveva già provato a Roma arrendendosi solo ad una rivale in progresso e oggi, sfruttando anche la buona attitudine al terreno che gli ha permesso di galoppare lungo lo steccato e di guadagnare ulteriori metri in curva, ha resistito sino in fondo al ritorno di Napule, seconda come già al debutto, seguita nella risalita da Ca’ del Re, all’ennesimo piazzamento: un filo indietro Emperose e Punta Ala, mentre il resto del gruppo si è sfaldato in dirittura.

Se c’è qualcuno che pensa che le corse per i puri non possano regalare spettacolo, si riguardi pure la retta di arrivo del Premio Pier Vittorio Zaini, l’handicap sui 2200 metri in pista grande per cavalieri e amazzoni che ha visto protagonisti in un testa a testa appassionante da una parte Rossese e Antonio Ferramosca, passati al termine della curva e in fuga nei 450 finali, e dall’altra Roquero e Danila Cherio, lanciati all’inseguimento del battistrada: battere il neo laureato g.r. toscano non è cosa semplice, ma l’irriducibile amazzone astigiana in fatto di grinta non è seconda a nessuno ed è così riuscita nell’impresa in sella all’allievo di Maria Moneta il quale, dopo le prove non esaltanti dal rientro in Italia, non figurava certamente tra i più attesi. Terzo posto a ridosso per Voluntary che ha provato a seguire i primi due nell’allungo in retta: poco incisivo il favorito Solitary Love come anche Souvlaki animatrice nella fase iniziale, in buon recupero Redinger dopo aver seguito staccato nella fase iniziale.

Il Premio Leonardo Silver Cup, l’handicap ad invito di consolazione per i reduci delle due finali del circuito sui 1800 metri in pista media, ha visto il successo di Magic Jazz: con Antonio Domenico Migheli in sella, il portacolori di Eugenio Goldin allenato da Sergio Grassini ha seguito a centro gruppo avanzando all’interno in retta, poi ha progressivamente spostato all’esterno per trovare il varco e ha piazzato l’allungo decisivo ai 200 finali staccando i rivali. Con gran finale dalle retrovie Avamac ha concluso seconda rimontando Madron e Mati Megabyte: Capo San Martino è calato ancora dopo la consueta corsa di avanguardia, Chitarrista ha spostato a centro pista in retta ma ha avuto pochi argomenti.

Chiusura con il Premio intitolato al mai dimenticato Mirko Marcialis, un HL sui 1600 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre: sul terreno gradito e con la pista di oggi in cui si galoppava bene lungo lo steccato (e si recuperava poco al largo), Amintore trovava condizioni ideali e l’allievo di Maria Moneta (al secondo successo del pomeriggio) non si è lasciato sfuggire l’occasione (tra l’altro pienamente meritata vista la lunga serie di piazzamenti su cui restava). Ben scandito in avanti da Silvano Mulas, il portacolori della signora Paola Morelli stavolta ha retto bene sino in fondo, con Aspettatemi che sgusciando all’interno di Arnad nell’ultimo furlong, alla fine è stato il più pericoloso dei rivali. Arnad ha chiuso terzo dopo aver capeggiato l’inseguimento per tutta la dirittura, Pancake e Denaar hanno spostato a centro pista sulla dirittura e pur lottando generosamente hanno recuperato poco, con il grigio che si è almeno tolto lo sfizio di battere il rivale per il quarto posto.