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Diabolo Castelets vince la TQQ di venerdì a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Diabolo Castelets vola alto
25 Settembre 2020

Bel pomeriggio di corse all’ippodromo La Maura: a reggere il cartellone il Premio Uronometro, l’handicap ad invito posto a conclusione di riunione al quale era abbinata la scommessa Tris/Quartè/Quintè. Prova tirata e spettacolare, proprio come era nelle previsioni della vigilia, animata da Zanzibar di Grana che dalla seconda posizione ha subito spostato all’esterno anticipando Diabolo Castelets (che ha così trovato una schiena preziosa) ed è andato in pressing sul battistrada Sharm El Shiekh: dopo un km velocissimo, Zanzibar è passato ma con grande dispendio di energie e nel tentativo di difendersi dal più fresco Diabolo Castelets si è gettato di galoppo sull’ultima curva: il francese allenato da Cristian Rizzo e oggi affidato a Max Castaldo (che era già andato a segno da allenatore nel pomeriggio con Urniano) si è ritrovato in vantaggio e seppure stanco si è sottratto al ritorno dei rivali, a media di 1.15 sui 1650 metri. Seconda a sorpresa è emersa la trascurata Zonda Cup, rimontando in retta Unuk Bi: quinte’ completato da Revillon, veloce dal secondo nastro ma non troppo brillante nel mezzo giro finale, e Sharm El Sheikh.

Al poker realizzato martedì da Alessandro Gocciadoro, ha oggi risposto Antonio Di Nardo con una tripletta: il primo successo è arrivato nel Premio Panther Bi, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. F/G grazie a Ziva Font, autrice di prestazione “sontuosa”: la cavalla allenata da Ivano Fierro è sfilata al comando dopo 500 metri ed è andata via a gran ritmo, completando il km in 1.14.4 per staccarsi progressivamente dai rivali e vincere a media di 1.13.9. Ottimo secondo Visanto, vittima di incertezza nella fase iniziale e poi autore di bel recupero nei 600 finali acciuffando sul palo Zebra Jet per il secondo posto.

Pronto bis per il top driver campano con il favorito Benvenuto Par nel Premio Queen of The Sea: il 3 anni allenato da Gennaro Casillo si è installato al comando dopo 500 metri dopo aver scambiato la posizione con Baroncini Jet e ha potuto gestire i parziali a piacimento, avvicinato da Blackmoon Breed che si è limitata a scortarlo lungo il primo km tranquillissimo in 1.21.8. Il ritmo è aumentato sul rettilineo di fronte, dove Benvenuto Par ha accelerato in progressione: pur senza liberarsi della marcatura di Blackmoon Breed, ha mantenuto la rivale a distanza di sicurezza centrando la sesta vittoria della carriera (su otto uscite) a media di1.16.6 sui 2250 metri. Ottima seconda l’allieva di Conticelli, rimasta in quota nel mezzo giro finale veloce, mentre a qualche lunghezza l’alleato Brooklyn Breed ha preso la meglio sullo stanco Baroncini Jet per il terzo posto.

Il terzo successo di AdN è arrivato con un altro allievo di Gennaro Casillo, Bentley Gar, nel Premio Tasis, in maniera quasi rocambolesca: partito molto piano, il figlio di Varenne si è impegnato in un graduale recupero per linee esterne ma ai 300 finali era ancora lontanissimo dal battistrada Brivido dei Venti il quale, dopo avere detto di no a Baqlawa Mil completando un km in 1.14.4, sembrava aver chiuso i giochi con un allungo sull’ultima curva: e invece il cavallo di Giovanni Fulici in retta ha accusato la fatica calando drasticamente e subendo la rimonta di Bentley, che pure aveva dovuto evitare un paio di rivali in errore inscenando bella progressione per centrare la seconda vittoria della carriera al nuovo record di 1.15.5. Buono anche il finale di Brand Wf che valeva al cavallo di Santo Mollo il terzo posto.

Puledri interessanti al via nel Premio Doublemint, sui 1650 metri. Con l’errore iniziale della favorita Cash Bank Bigi, disco verde per il “contro” Charmant de Zack, altro soggetto sin qui parecchio bisbetico ma oggi comportatosi da perfetto “soldatino”: nella mani del suo preparatore Marco Smorgon, il portacolori della Bruni Racing Team ha fatto partenza dal 6 scavalcando dopo breve lotta Cherie Vit, ha proseguito a buon ritmo guadagnando un paio di lunghezze di vantaggio sui coetanei per svettare netto a media di 1.16.7. Si tratta di un figlio di Vivid Wise As e Martina Grif, che dunque Marco Smorgon si “coccolerà” con particolare attenzione. Cherie Vit ha seguito a qualche lunghezza il vincitore, nel finale ha reagito a Cupido Cup conservando il secondo posto sullo stesso allievo di Gianni Targhetta affidato a Santo Mollo. Quarto Carlomagno D’Esi, in errore al km Capalbio.

Un vero show, quello di Amur Ny Run nel Premio Speed Fish: allo start il cavallo di Andrea Guzzinati era il netto favorito e in pista ha confermato in pieno le attese stradominando la prova con una fuga in avanti scandita a suon di parziali: 600 in 42.8, km in 1.12.7, ancora chiusa in 29.2 per una media complessiva di 1.13.5 sui 1650 metri. La penalizzata Alice Grif ha girato velocissima e ha provato a ricucire il gap dal fuggitivo malgrado il ritmo ma è andata in bolletta al mezzo giro finale: a intervallo dal vincitore è emerso Agrado, mentre Alcatraz Club ha risolto la volata per il terzo posto su Alnytat Fks e Angel Cash.

Ritorno al successo per Urniano nel Premio Latin Prav, la “reclamare” sui 1650 metri con partenza tra i nastri che ha aperto il convegno: il figlio di Super Light ha un ottimo feeling con Marco Castaldo, con il quale aveva centrato ben sei degli otto successi colti in carriera. In testa dopo aver superato Victor Polet Si, Urniano è andato via a passo costante, reggendo il pressing di un generoso Upho (tutta strada di fuori) fin sul palo, tagliato a media 1.16.7 sui 1650 metri. Terzo a ridosso è terminato Ranuncolo Jet finendo forte nelle battute conclusive.

E a proposito di feeling, nel Premio Agatos Atena Wf, ora al training di Giuseppe Conticelli e Francesco Cimino, ha evidentemente gradito di ritrovare in sulky Ferdinando Minopoli, suo partner in occasione dell’unico successo della carriera (risalente a novembre 2018, quando la cavalla era in allenamento in Campania dai fratelli Minopoli) visto che ha sciorinato una prestazione notevole: conquistato il comando, la figlia di Ganymede dopo breve lotta ha lasciato strada ad Avasinis Jet, la quale si è dovuta sorbire l’attacco deciso di Allevil Rek sul penultimo rettilineo: l’attaccante è passato sull’ultima curva sull’errore della portacolori della Sant’Eusebio ma a quel punto Atena si è messa in azione e non ha avuto difficoltà a sbarazzarsi del rivale per vincere a media di 1.15.6, seguita da Azzurra Tab che a sua volta ha avuto ragione dello stanco Allevil Rek. L’attesa Aida Vdo aveva invece sbagliato dopo 600 metri.