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Zar Ross piega Uno Italia sul traguardo del Premio Ganymede (Foto Dena - Snaitech)
Disco verde per Zar Ross
13 Febbraio 2020

Appuntamento infrasettimanale con le corse al trotto dall’ippodromo La Maura, al centro del pomeriggio il Premio Ganymede, una maratonina a resa di metri per soggetti di 5 anni e oltre. La prova ha riservato un doppio colpo di scena: prima l’errore all’imbocco dell’ultima curva di Vicario, sino a quel momento saldo leader, quindi quello di Zarzamora a 100 metri dal traguardo quando l’allieva di Matteo Restelli aveva superato Uno Italia e si apprestava a vedersela con Zar Ross. Il cavallo allenato e guidato da Andrea Guzzinati è così svettato a media di 1.15.4 sui 2740 metri in una corsa in cui, oltre a Vicario e Zarzamora, ha tanto da recriminare anche Uno Italia, che al via aveva perso tantissimi metri e si è poi reso protagonista di grande recupero. Al terzo posto è rimasto Vintage Tur, unico avvantaggiato della prova.

Che la sorte avesse in questo pomeriggio un occhio di riguardo verso il bravo Andrea Guzzinati, lo si era già capito nella prova di apertura, il Premio Royal Prestige, con i 4 anni impegnati sui 2250 metri: anche qui colpo di scena in retta di arrivo, con l’errore del favorito Apocalypto, e vittoria servita sul piatto d’argento al driver torinese, svettato al traguardo con il suo Achille Ross a media di 1.14.2. Anche qui è difficile dire quale sarebbe stato il risultato senza gli errori: d’altronde Apocalypto le “avvisaglie” le aveva date già in sgambatura marcando qualche passo falso e, pur impiegato con la massima prudenza da Rene’ Legati, non ha saputo evitare l’errore nel momento di produrre il massimo sforzo cercando di sottrarsi all’attacco del rivale che incombeva minaccioso. Più indietro Ares Sco ha difeso il secondo posto da Aster Prav: Artico Op dopo partenza al rallentatore ha provato a risalire all’esterno ma ha alzato bandiera bianca sull’ultima curva.

Nel Premio Udames Boli You Sm ha centrato il secondo successo in altrettante uscite per il training di Alessandro Gocciadoro: il portacolori del signor Armando Topo ha presto ricevuto strada dall’avversario dichiarato Bellerofonte Gar e ha percorso i 2250 metri a media di 1.15.2, con il secondo km sul piede dell’1.14.5 per lasciare a largo intervallo i rivali. Bellerofonte Gar è andato n difficoltà sull’ultima curva ed è calato, alla piazza d’onore è così emersa una valida Bujumbura, risalita da fondo gruppo percorrendo all’esterno tutto il secondo giro con i 500 finali addirittura in terza ruota per regolare Bolt Prav (terzo dal via) e Barbarigo, a sua volta prevalenti sul deludente Bellerofonte Gar. Babymon ha arrancato in coda, Bay Nino Wise L ha sbagliato sull’ultima curva.

Ancora tre anni impegnati nel Premio Idames e prima vittoria in carriera (alla quarta uscita) per Boateng Jet: in una corsa in cui hanno sbagliato in tanti, il cavallo di Holger Ehlert affidato a Roberto Vecchione ha fatto il giudizioso, si è ritrovato secondo dietro la battistrada Barbona Ok, è partito all’attacco della rivale dopo un km in 1.17.6 e in retta ha infine imposto il suo passo svettando a media di 1.16.8. Barbona Ok ha provato ad arginare l’attacco ma si è infine dovuta inchinare, mentre a intervallo Biaginove ha conquistato il terzo posto. Da segnalare il discreto inseguimento di Hurra Bar, che aveva concluso virtualmente terzo essendo stato squalificato sulla prima curva.

Persa l’imbattibilità all’ultima uscita (in categoria superiore), Amur Ny Run ha immediatamente ripreso il filo con il discorso vittoria imponendo la sua legge nel Premio Zack Real, la prova sui 1650 metri per cavalli di 4 anni con i gentlemen in sediolo: il cavallo di Andrea Guzzinati (triplo da allenatore nel pomeriggio) al passaggio ha sorvolato il gruppo in terza ruota portandosi ai lati della battistrada Arizona Ek, ha attaccato duramente la rivale che però ha opposto resistenza fino in retta, dove Amur Ny Run è passato di forza a media di 1.15.2, mentre Arizona Ek ha pagato lo sforzo ed è stata battuta anche per il secondo posto dall’appostata Antares Three. In sediolo al vincitore Vittorio Bosia, che ha un feeling particolare con la pista de La Maura visto che ci ha vinto le ultime tre corse disputate.

L’ottimo finale di corsa di Follonica annunciava al top Zelig: la portacolori della Scuderia Wave, Erik Bondo al training e Giuseppe Prestipino alla guida, lo ha confermato nel Premio Gadames, la prova sui 1650 metri per femmine di 5 e 6 anni, industriandosi nell’ultimo giro ai lati della battistrada Samima Ferro per dominarla in retta e imporsi da cavalla superiore, a media di 1.14.6. Samima Ferro ha conservato il secondo posto su Zosima, riavvicinatasi nel finale dopo avere perso qualche battuta sull’accelerazione sul penultimo rettilineo.

Si è andato forte nel Premio Jabel, la prova sul miglio per cavalli di cat. G ma d’altronde Ze Doca è soggetto di caratura superiore e lo ha ribadito con una perentoria affermazione: il portacolori del signor Luciano Cirelli è sfilato al comando dopo 400 metri, ha completato il km in 1.14.6 e nel finale ha risposto all’attacco di Diabolo Castelets per staccare facilmente in retta e concludere a media di 1.13.6 sui 1650 metri, regalando a Holger Ehlert e a Roberto Vecchione il secondo successo del pomeriggio. Diabolo Castelets ha provato a tastare il polso al rivale ma si è dovuto adeguare alla piazza d’onore guardandosi dal ritorno di Ubi Jet: Ziara Del’Est ha accusato sul cambio di ritmo nel mezzo giro finale chiudendo al quarto posto.