NEWS
Espada si invola sicuro verso il traguardo, con Marco Smorgon in regia (Foto Dena - Snaitech)
Espada, rientro vincente
5 Febbraio 2023

In attesa del Gran Premio Locatelli, primo appuntamento clou del suo 2023 in programma domenica 12, l’ippodromo La Maura proponeva agli appassionati un convegno nel quale non mancava qualche spunto interessante. La prova tecnicamente più rilevante era il Premio Agilita, riservato a cavalli di tre anni sul miglio, nel quale si rivedeva Espada, assente da novembre: il figlio di Django Riff ripartiva esattamente da dove si era fermato prima della pausa invernale, ovvero imponendo la sua legge ai coetanei. Impiegato senza troppa pressione dal suo preparatore Marco Smorgon, il portacolori della Trotto Italia trovava schema favorevole e gli bastava entrare in azione nei 400 finali per passare netto in retta a media di 1.14.3. Every Time Winner si impegnava all’esterno per mettere a sedere il battistrada Eve Pal e così subiva l’affondo del vincitore in retta, finndo pure con lo sbagliare quando ancora era secondo. La piazza d’onore andava allora a Extra Wind, chiaramente davanti a Emerson. 

Gentlemen ad aprire il convegno nel Premio Soberania, dove Creso Risaia Trgf onorava il ruolo di favorito: con Matteo Zaccherini in sediolo, il cavallo di Mattia Ricci si impegnava all’esterno di Banff Mountain, costringeva il battistrada ad un primo km in 1.13, passava al termine della curva e si difendeva bene sino in fondo. Correva molto bene anche il penalizzato Zanza Frank, che malgrado un’ultima curva in quarta ruota sapeva terminare secondo su Velasquez Lux.

Arrivo modificato dalla giuria nel Premio Augusta, la prova sui 1650 metri per soggetti di cat. E/F: punito il “fallo” di Babymon e Pietro Gubellini che, scattati “cattivi” dalla terza pariglia al km, avevano danneggiato l’attaccante Aboli (proteso ai lati del battistrada Abano Cis) all’ingresso in retta prima di tagliare per primi il traguardo: il distanziamento scattava inevitabile e così era Abano Cis, con il suo preparatore Gianni Targhetta in sediolo, a ereditare il successo a media di 1.13.8, mentre la volata per il secondo posto era risolta da Bujumbura su Zaffiro Gzo.

Nel Premio Do It Wise, la prova sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, trovava finalmente la prima vittoria Elusive Ferm: con Giampaolo Minnucci in sediolo per il training di Mauro Baroncini, la figlia di Make It Happen sfruttava il lavoro sporco di Embaiador, che si occupava di demolire la resistenza del battistrada Excellent Msc, per prendere chiaramente la meglio nel finale a media di 1.15.3. Embaiador doveva arrendersi ma dopo corsa da protagonista, Edison Vez restava terzo a intervallo mentre l’atteso El Chapo Stecca dopo l’errore iniziale si faceva notare con un bell’inseguimento da squalificato.

La giornata di Pietro Gubellini, sino a quel momento amara, si “raddrizzava” nel Premio Valley Victory, la maratonina a resa di metri per cavalli di cat. D/E/F grazie all’atteso Capitano Pi: il cavallo di Fausto Barelli allo start non aveva difficoltà a monopolizzare la prova, completando al comando un miglio tranquillo in 2.02 ma poi volando il giro conclusivo in 1.12 e frazioni media finale di 1.15.5 sui 2700 metri) che naturalmente lo metteva al riparo da qualsiasi insidia. I rivali non riuscivano a farsi minacciosi: correva comunque bene Cupido Cup, che senza impensierire il vincitore emergeva chiaro secondo mentre più indietro Birkin Op vinceva la volata per il terzo posto su Boleo Bar e Cagliostro.

Il raddoppio del driver milanese arrivava in chiusura con Daiquiri Grif nel Premio intitolato a Mago D’Amore, il campione da Lemon Dra di cui PG è stato pilota nelle imprese più importanti: il cavallo di Fausto Barelli (anche lui al secondo centro del pomeriggio) confermava il “cambio di rotta” di questi mesi centrando la quarta vittoria nelle ultime cinque uscite: il portacolori di Daniele Zanardi agiva all’esterno, sul penultimo rettilineo muoveva deciso sul battistrada Damocle degli Dei, passava netto in retta e chiudeva a media di 1.13.9 migliorando di un decimo il precedente personale, mentre Damocle degli Dei cedeva anche il secondo posto all’appostata Duchessa Hp

Alla terza uscita per il training di Erik Bondo e oggi presentato per la prima volta senza i ferri anteriori, D Day As era autore di prestazione notevole nel Premio Donerail. Merito anche di Damaris Grif, perfetto nel ruolo di “lepre” in avanti con un km in 1.12.4 e poi a corto di argomenti nei 400 finali: e così D Day As, dopo averlo pedinato, quando spostava non trovava opposizione, liquidava in un amen il rivale e si involava verso il traguardo, tagliato al record di 1.12.1. Drogon Run si impegnava in un difficile percorso esterno, non riusciva a seguire il vincitore nell’allungo ma passava secondo, però in retta era superato dal più fresco Dynamic Flight Lf.